Le malattie complesse e multifattoriali sono causate oltre che da fattori genetici anche dallinterazione di geni in associazione con fattori ambientali. Fino a poco tempo fa si è cercato di identificare tali componenti genetiche mediante lanalisi di linkage, un approccio statistico che ricerca regioni genomiche altamente condivise tra gli affetti. Questa metodologia, molto efficace per lo studio di malattie mendeliane, si è rivelata purtroppo inefficiente per lo studio di malattie complesse. Negli ultimi anni grazie al sequenziamento del genoma umano, alla realizzazione del progetto HapMap ed allo sviluppo della tecnologia dei microchip ha avuto un incredibile successo lutilizzo di un nuovo approccio, noto come studio di associazione dellintero genoma. Questo metodo ha permesso lidentificazione sia di fattori di suscettibilità di malattie complesse che di geni regolatori di tratti quantitativi, come il peso o la pressione del sangue, mediante lanalisi simultanea di migliaia di polimorfismi a singolo nucleotide distribuiti lungo il genoma. Una volta raccolti i dati genetici, lapplicazione di metodi statistici e strumenti informatici innovativi permette lidentificazione del corrispondente gene/variante genica in associazione con la malattia/tratto in esame. Lefficacia di questa strategia è dimostrata dal continuo susseguirsi di numerose pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali, riguardo alla genetica di diverse malattie/tratti complessi, fino a poco tempo fa scarsamente conosciuta. Uno dei punti di forza degli studi di associazione dellintero genoma è la possibilità di una ricerca sistematica sullintero genoma ad un livello di risoluzione che non ha precedenti, mettendo in evidenza associazioni che coinvolgono geni di cui spesso non si conosce nemmeno la funzione e che quindi non sarebbero collegabili a priori a quella specifica malattia/tratto. Come tutti i metodi di analisi, anche gli studi di associazione dellintero genoma presentano dei limiti oltre che dei vantaggi, tra cui la necessità di dover studiare un numero molto elevato di campioni per raggiungere un risultato attendibile. Questo articolo fornisce una visione dinsieme degli studi di associazione dellintero genoma, dei vantaggi e dei limiti, della loro applicazione, dei risultati finora ottenuti, e dellimportanza che hanno acquisito nellindividuazione delle componenti genetiche di patologie/tratti fenotipici complessi e nel migliorare le conoscenze attuali sulla struttura del genoma.
Gli studi di associazione dell'intero genoma
Serena Sanna;Manuela Uda
2009
Abstract
Le malattie complesse e multifattoriali sono causate oltre che da fattori genetici anche dallinterazione di geni in associazione con fattori ambientali. Fino a poco tempo fa si è cercato di identificare tali componenti genetiche mediante lanalisi di linkage, un approccio statistico che ricerca regioni genomiche altamente condivise tra gli affetti. Questa metodologia, molto efficace per lo studio di malattie mendeliane, si è rivelata purtroppo inefficiente per lo studio di malattie complesse. Negli ultimi anni grazie al sequenziamento del genoma umano, alla realizzazione del progetto HapMap ed allo sviluppo della tecnologia dei microchip ha avuto un incredibile successo lutilizzo di un nuovo approccio, noto come studio di associazione dellintero genoma. Questo metodo ha permesso lidentificazione sia di fattori di suscettibilità di malattie complesse che di geni regolatori di tratti quantitativi, come il peso o la pressione del sangue, mediante lanalisi simultanea di migliaia di polimorfismi a singolo nucleotide distribuiti lungo il genoma. Una volta raccolti i dati genetici, lapplicazione di metodi statistici e strumenti informatici innovativi permette lidentificazione del corrispondente gene/variante genica in associazione con la malattia/tratto in esame. Lefficacia di questa strategia è dimostrata dal continuo susseguirsi di numerose pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali, riguardo alla genetica di diverse malattie/tratti complessi, fino a poco tempo fa scarsamente conosciuta. Uno dei punti di forza degli studi di associazione dellintero genoma è la possibilità di una ricerca sistematica sullintero genoma ad un livello di risoluzione che non ha precedenti, mettendo in evidenza associazioni che coinvolgono geni di cui spesso non si conosce nemmeno la funzione e che quindi non sarebbero collegabili a priori a quella specifica malattia/tratto. Come tutti i metodi di analisi, anche gli studi di associazione dellintero genoma presentano dei limiti oltre che dei vantaggi, tra cui la necessità di dover studiare un numero molto elevato di campioni per raggiungere un risultato attendibile. Questo articolo fornisce una visione dinsieme degli studi di associazione dellintero genoma, dei vantaggi e dei limiti, della loro applicazione, dei risultati finora ottenuti, e dellimportanza che hanno acquisito nellindividuazione delle componenti genetiche di patologie/tratti fenotipici complessi e nel migliorare le conoscenze attuali sulla struttura del genoma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


