Lo studio che si intende presentare ed illustrare sulle aree portuali di Marghera e Gioia Tauro, mira ad evidenziare come il telerilevamento con dato MIVIS (Multispectral Infrared Visibile Imaging Spectrometer), rappresenta un'interessante alternativa ai metodi tradizionali per lo studio e per il monitoraggio e la gestione delle aree portuali. Infatti, il sistema di analisi di immagine di dati MIVIS, permette la comprensione di fenomeni in altro modo non investigabili e rappresenta un moderno ed efficace strumento di controllo ambientale, di realtà complesse e diversificate come appunto le aree portuali. Il porto marittimo, qualsiasi sia il suo profilo funzionale, è causa di un elevato e complesso impatto ambientale. Elevato per la concentrazione di attività che vi ha luogo; complesso per la pluralità di fattori inquinanti che vi agiscono; ad esempio l'inquinamento delle acque, inquinamento di tipo fognario o proveniente dai processi produttivi delle aree industriali associate al porto, la presenza di coperture in cemento-amianto, ecc. A questi fattori si aggiungono la coesistenza con insediamenti urbani tutto questo spesso diventa conflittuale determinando grossi rischi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. Il lavoro qui presentato è parte di un progetto di ricerca finanziato dall'ISPESL, DIPIA, svolto nell'ottica di approfondire e sviluppare la conoscenza scientifica sulle aree portuali. Infatti, intende anche rivolgersi alle amministrazioni pubbliche dei territori esaminati, agli uffici relativi alla gestione e pianificazione del territorio, alle organizzazioni atte a tutelare la salute pubblica. Lo scopo è di dimostrare che è possibile ricavare informazioni dal dato telerilevato su aree antropizzate a supporto di programmi mirati ad interventi di recupero e tutela ambientale anche al fine di mirare interventi di bonifica, aprendo nuove prospettive nel settore delle indagini territoriali.
Il telerilevamento a supporto delle analisi ambientali nelle aree portuali. Due casi di studio: Gioia Tauro e Porto Marghera
Fiumi L;
2009
Abstract
Lo studio che si intende presentare ed illustrare sulle aree portuali di Marghera e Gioia Tauro, mira ad evidenziare come il telerilevamento con dato MIVIS (Multispectral Infrared Visibile Imaging Spectrometer), rappresenta un'interessante alternativa ai metodi tradizionali per lo studio e per il monitoraggio e la gestione delle aree portuali. Infatti, il sistema di analisi di immagine di dati MIVIS, permette la comprensione di fenomeni in altro modo non investigabili e rappresenta un moderno ed efficace strumento di controllo ambientale, di realtà complesse e diversificate come appunto le aree portuali. Il porto marittimo, qualsiasi sia il suo profilo funzionale, è causa di un elevato e complesso impatto ambientale. Elevato per la concentrazione di attività che vi ha luogo; complesso per la pluralità di fattori inquinanti che vi agiscono; ad esempio l'inquinamento delle acque, inquinamento di tipo fognario o proveniente dai processi produttivi delle aree industriali associate al porto, la presenza di coperture in cemento-amianto, ecc. A questi fattori si aggiungono la coesistenza con insediamenti urbani tutto questo spesso diventa conflittuale determinando grossi rischi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. Il lavoro qui presentato è parte di un progetto di ricerca finanziato dall'ISPESL, DIPIA, svolto nell'ottica di approfondire e sviluppare la conoscenza scientifica sulle aree portuali. Infatti, intende anche rivolgersi alle amministrazioni pubbliche dei territori esaminati, agli uffici relativi alla gestione e pianificazione del territorio, alle organizzazioni atte a tutelare la salute pubblica. Lo scopo è di dimostrare che è possibile ricavare informazioni dal dato telerilevato su aree antropizzate a supporto di programmi mirati ad interventi di recupero e tutela ambientale anche al fine di mirare interventi di bonifica, aprendo nuove prospettive nel settore delle indagini territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.