La relativa inefficacia di alcune risposte immunitarie in età pediatrica ed il fenomeno di "senescenza" del sistema immunitario nell'anziano, rappresentano delle condizioni immunologiche strettamente correlate con l'osservazione di infezioni batteriche ricorrenti delle vie respiratorie in queste particolari popolazioni di pazienti. La loro vulnerabilità verso gli agenti infettivi, fa quindi emergere l'esigenza di individuare opportune strategie vaccinali indirizzate a pre-attivare il sistema immunitario, stimolandone la risposta nella sua globalità (immunità innata e specifica). Valutando i differenti meccanismi di intervento delle diverse cellule impegnate nella risposta immunitaria dopo aggressione da parte di un patogeno, si evince come l'obiettivo principale di un'efficace strategia di vaccinoprofilassi possa tradursi nel potenziamento della funzione delle cellule dendritiche, importante tramite fra le cellule fagocitiche e l'attivazione dei linfociti e quindi interfaccia tra immunità innata e specifica. Recenti studi clinico-sperimentali hanno permesso di identificare le basi molecolari dell'effetto immunostimolante di un nuovo vaccino, commercialmente noto come Ismigen, somministrabile per via sublinguale e ottenuto per lisi meccanica di otto diversi ceppi batterici, selezionati tra quelli principalmente responsabili delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie. Dai test in vitro questo preparato si è rivelato in grado di indurre una significativa attivazione delle cellule dendritiche, evidenziata dall'incremento dell'espressione di membrana di alcune molecole costimolatorie, quali CD83, CD80 e CD86 (Cangemi G. et al 2004), e l'induzione della produzione di citochine (IL-2, IFN gamma, IL-10), elementi cruciali per l'attivazione dei linfociti T e B (Lanzilli G et al., 2005). La capacità di Ismigen di attivare il sistema immunitario quando somministrato in vivo è stata esaminata in modo più approfondito in un recente studio (Lanzilli G et al, 2006). Lo studio ha evidenziato un'espansione numerica di una sottopopolazione di cellule B della memoria: tali cellule sono responsabili di una più veloce ed efficiente risposta anticorpale in caso di un successivo incontro con lo stesso antigene. Il riscontro clinico della capacità del vaccino orale, di attivare il sistema immunitario risulta dall'innalzamento dei livelli delle principali classi di immunoglobuline seriche (IgM, IgG e IgA) e delle IgA secretorie salivari in pazienti particolarmente suscettibili alle infezioni respiratorie. L'attivazione della risposta immunitaria è risultata strettamente correlata ad una riduzione della frequenza degli episodi infettivi nei pazienti trattati rispetto al placebo. Nel loro complesso, gli studi indicano che la somministrazione per via sublinguale del lisato batterico ottenuto per lisi meccanica è in grado di promuovere l'attivazione delle risposte immunitarie innate e specifiche sia in vitro che in vivo.

Attivazione delle risposte immunitarie mediante vaccini batterici

Fuggetta MP;Lanzilli G
2007

Abstract

La relativa inefficacia di alcune risposte immunitarie in età pediatrica ed il fenomeno di "senescenza" del sistema immunitario nell'anziano, rappresentano delle condizioni immunologiche strettamente correlate con l'osservazione di infezioni batteriche ricorrenti delle vie respiratorie in queste particolari popolazioni di pazienti. La loro vulnerabilità verso gli agenti infettivi, fa quindi emergere l'esigenza di individuare opportune strategie vaccinali indirizzate a pre-attivare il sistema immunitario, stimolandone la risposta nella sua globalità (immunità innata e specifica). Valutando i differenti meccanismi di intervento delle diverse cellule impegnate nella risposta immunitaria dopo aggressione da parte di un patogeno, si evince come l'obiettivo principale di un'efficace strategia di vaccinoprofilassi possa tradursi nel potenziamento della funzione delle cellule dendritiche, importante tramite fra le cellule fagocitiche e l'attivazione dei linfociti e quindi interfaccia tra immunità innata e specifica. Recenti studi clinico-sperimentali hanno permesso di identificare le basi molecolari dell'effetto immunostimolante di un nuovo vaccino, commercialmente noto come Ismigen, somministrabile per via sublinguale e ottenuto per lisi meccanica di otto diversi ceppi batterici, selezionati tra quelli principalmente responsabili delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie. Dai test in vitro questo preparato si è rivelato in grado di indurre una significativa attivazione delle cellule dendritiche, evidenziata dall'incremento dell'espressione di membrana di alcune molecole costimolatorie, quali CD83, CD80 e CD86 (Cangemi G. et al 2004), e l'induzione della produzione di citochine (IL-2, IFN gamma, IL-10), elementi cruciali per l'attivazione dei linfociti T e B (Lanzilli G et al., 2005). La capacità di Ismigen di attivare il sistema immunitario quando somministrato in vivo è stata esaminata in modo più approfondito in un recente studio (Lanzilli G et al, 2006). Lo studio ha evidenziato un'espansione numerica di una sottopopolazione di cellule B della memoria: tali cellule sono responsabili di una più veloce ed efficiente risposta anticorpale in caso di un successivo incontro con lo stesso antigene. Il riscontro clinico della capacità del vaccino orale, di attivare il sistema immunitario risulta dall'innalzamento dei livelli delle principali classi di immunoglobuline seriche (IgM, IgG e IgA) e delle IgA secretorie salivari in pazienti particolarmente suscettibili alle infezioni respiratorie. L'attivazione della risposta immunitaria è risultata strettamente correlata ad una riduzione della frequenza degli episodi infettivi nei pazienti trattati rispetto al placebo. Nel loro complesso, gli studi indicano che la somministrazione per via sublinguale del lisato batterico ottenuto per lisi meccanica è in grado di promuovere l'attivazione delle risposte immunitarie innate e specifiche sia in vitro che in vivo.
2007
NEUROBIOLOGIA E MEDICINA MOLECOLARE
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/78319
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact