A completamento delle ricerche multidisciplinari condotte nella Sacrestia Nuova della Certosa di Pavia, le tre sculture lignee policrome, raffiguranti Gesù Crocifisso, la Madonna e lapostolo San Giovanni, posizionate su un trave alla base del soffitto a volta di detto locale, sono state analizzate sia dal un punto di vista del degrado ligneo indotto da attacco entomofago, sia dal punto di vista della composizione e della struttura della pellicola pittorica stesa sulla superficie delle sculture stesse. Complessivamente lopera risulta oggetto di attacco xilofago ancora attivo con differenti tassi di infestazione correlabili alle diverse essenze utilizzate nella realizzazione del manufatto, alla sua protezione ad opera dei trattamenti pittorici e alle condizioni microclimatiche dellambiente. La composizione della pellicola pittorica è stata caratterizzata su piccoli frammenti prelevati dalle sculture, per quanto riguarda sia i pigmenti che i leganti. Nel primo caso si è fatto ricorso allanalisi della fluorescenza X mediante microsonda elettronica, nel secondo caso è stata utilizzata lanalisi microspettrofluorimetrica per eccitazione a 366 nm.
Ricerche sulle sculture lignee sovrastanti l altare della Sagrestia Nuova della Certosa di Pavia: Stato di conservazione del manufatto e caratterizzazione della pellicola pittorica.
Bottiroli G
2006
Abstract
A completamento delle ricerche multidisciplinari condotte nella Sacrestia Nuova della Certosa di Pavia, le tre sculture lignee policrome, raffiguranti Gesù Crocifisso, la Madonna e lapostolo San Giovanni, posizionate su un trave alla base del soffitto a volta di detto locale, sono state analizzate sia dal un punto di vista del degrado ligneo indotto da attacco entomofago, sia dal punto di vista della composizione e della struttura della pellicola pittorica stesa sulla superficie delle sculture stesse. Complessivamente lopera risulta oggetto di attacco xilofago ancora attivo con differenti tassi di infestazione correlabili alle diverse essenze utilizzate nella realizzazione del manufatto, alla sua protezione ad opera dei trattamenti pittorici e alle condizioni microclimatiche dellambiente. La composizione della pellicola pittorica è stata caratterizzata su piccoli frammenti prelevati dalle sculture, per quanto riguarda sia i pigmenti che i leganti. Nel primo caso si è fatto ricorso allanalisi della fluorescenza X mediante microsonda elettronica, nel secondo caso è stata utilizzata lanalisi microspettrofluorimetrica per eccitazione a 366 nm.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


