L'accezione letterale del termine "Società dell'informazione" implica considerare l'informazione alla base di ogni attività scientifica ed economica e analizzare l'effetto combinato di più fattori, quali: - il volume dell'informazione oggi disponibile; - la varietà di contenuti, formati, supporti e canali di distribuzione; - il prevalere di attività lavorative information-intensive; - le dinamiche del mercato del lavoro, che richiedono attitudine alla formazione permanente (lifelong learning); - la fruizione di massa di fonti e servizi informativi [Basili, 2003]. Rispetto all'ultimo elemento - l'informazione come fenomeno di massa - Internet ha giocato finora un ruolo fondamentale. La rete, infatti, ha svolto e continua a svolgere il ruolo di moltiplicatore, non tanto del volume dell'informazione, quanto della possibilità di accesso a essa. In altri termini, si vuole qui sottolineare non tanto che Internet ha influito sul tasso di produzione dell'informazione - di per sé già estremamente elevato molto prima della sua affermazione - quanto il fatto che la rete ha dilatato significativamente il numero degli individui i quali per la prima volta si trovano a dover fronteggiare un volume di informazione enorme e diversificato. Per ricercatori e studiosi Internet è solo una ulteriore fonte - tra l'altro di affidabilità non garantita - che si va ad aggiungere alle molteplici forme di informazione che questi soggetti sono avvezzi a dominare "per mestiere". Il pubblico, invece, manca spesso delle abilità indispensabili per orientarsi nei meandri dell'informazione in rete e per trarne beneficio. D'altra parte Internet ha portato a rapida maturazione elementi significativi della Società dell'informazione rimasti in nuce per anni - quali governo elettronico, formazione a distanza, telelavoro - costituendo il supporto tecnologico essenziale al loro avvio concreto. Questi investimenti intervengono sul versante dell'offerta dell'informazione al cittadino, ma rischiano di risultare vani se indirizzati a un pubblico impreparato e privo della capacità di usufruire efficacemente di questa poderosa e multiforme offerta di informazione. Adeguati investimenti si rendono dunque necessari per consentire l'uso efficace - oltre che diffuso nella popolazione - di risorse informative eterogenee per contenuto, supporto di registrazione, veicolo di distribuzione [Basili, 2001].

Verso una Patente europea dell'informazione: il Progetto EnIL

Carla Basili
2004

Abstract

L'accezione letterale del termine "Società dell'informazione" implica considerare l'informazione alla base di ogni attività scientifica ed economica e analizzare l'effetto combinato di più fattori, quali: - il volume dell'informazione oggi disponibile; - la varietà di contenuti, formati, supporti e canali di distribuzione; - il prevalere di attività lavorative information-intensive; - le dinamiche del mercato del lavoro, che richiedono attitudine alla formazione permanente (lifelong learning); - la fruizione di massa di fonti e servizi informativi [Basili, 2003]. Rispetto all'ultimo elemento - l'informazione come fenomeno di massa - Internet ha giocato finora un ruolo fondamentale. La rete, infatti, ha svolto e continua a svolgere il ruolo di moltiplicatore, non tanto del volume dell'informazione, quanto della possibilità di accesso a essa. In altri termini, si vuole qui sottolineare non tanto che Internet ha influito sul tasso di produzione dell'informazione - di per sé già estremamente elevato molto prima della sua affermazione - quanto il fatto che la rete ha dilatato significativamente il numero degli individui i quali per la prima volta si trovano a dover fronteggiare un volume di informazione enorme e diversificato. Per ricercatori e studiosi Internet è solo una ulteriore fonte - tra l'altro di affidabilità non garantita - che si va ad aggiungere alle molteplici forme di informazione che questi soggetti sono avvezzi a dominare "per mestiere". Il pubblico, invece, manca spesso delle abilità indispensabili per orientarsi nei meandri dell'informazione in rete e per trarne beneficio. D'altra parte Internet ha portato a rapida maturazione elementi significativi della Società dell'informazione rimasti in nuce per anni - quali governo elettronico, formazione a distanza, telelavoro - costituendo il supporto tecnologico essenziale al loro avvio concreto. Questi investimenti intervengono sul versante dell'offerta dell'informazione al cittadino, ma rischiano di risultare vani se indirizzati a un pubblico impreparato e privo della capacità di usufruire efficacemente di questa poderosa e multiforme offerta di informazione. Adeguati investimenti si rendono dunque necessari per consentire l'uso efficace - oltre che diffuso nella popolazione - di risorse informative eterogenee per contenuto, supporto di registrazione, veicolo di distribuzione [Basili, 2001].
2004
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/79445
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