I lavori presentati dai ragazzi nell'ambito del progetto "Il linguaggio della ricerca" hanno superato spesso le nostre aspettative. Infatti, sebbene come "oggetto" divulgativo, la nostra prioritaria richiesta sia sempre stata quella della stesura di un articolo giornalistico, e di tale natura abbiamo raccolto negli anni prodotti di ottima qualità come contenuti ed impostazione, altri mezzi divulgativi utilizzati dagli studenti sono risultati di maggiore impatto. I ragazzi, seguendo l'indicazione di utilizzare un linguaggio accattivante, semplice e chiaro, rivolto a lettori non esperti, ma esatto nell'uso del bilinguismo, hanno risposto proponendo anche l'utilizzo di moderni metodi di comunicazione quali fumetti e filmati, poster, diapositive, animazioni, interi giornalini, libri o addirittura libroni e completi siti web. Spesso approfondendo un argomento di scienza hanno finalizzato le loro competenze per realizzazioni veramente originali. Tantissimi i lavori che ci hanno stupito per la loro creatività, ma anche per la loro accuratezza scientifica e organizzazione nella presentazione delle idee. Con i fumetti i ragazzi hanno raccontato la scienza, coniugando la scrittura con l'immagine per esemplificare teorie molto complesse. Argomenti come la relazione tra salute e nutrizione sono stati presentati ricorrendo a notissime strisce di Super-Eroi o a favole. L'importanza di una corretta alimentazione nella difesa della salute è stata raffigurata, per esempio, da studenti del Rambaldi-Valeriani di Imola utilizzando la favola dei tre porcellini: le specie radicaliche aggressive e dannose al corpo umano sono state rappresentate dalla figura del lupo, il fumo e un'alimentazione ricca di grassi e dolci si sono trasformate nelle casette dei due porcellini in pericolo, mentre frutta e verdura, che costituiscono la casetta del terzo porcellino, sono in grado di mettere al sicuro quest'ultimo da tutti i pericoli. I ragazzi dell'ITAS Garibaldi di Cesena hanno invece descritto un esperimento con vignette così calzanti da lasciare senza parole: concetti complessi, come l'irradiamento di campioni e l'analisi dei risultati sono raccontati con disegni che risultano di grande impatto esplicativo. Le ricerche esposte ai ragazzi hanno ispirato anche la creazione di cartoon. E così l'attacco dei radicali liberi alle cellule e ai loro componenti proteici è stato trasformato da studenti del Rambaldi-Valeriani in una divertentissima guerra spaziale, "Protein Wars" rifacendosi al celebre film Star Wars, in cui le specie dannose sono degli extraterrestri che vogliono invadere la Terra, cioè la cellula, che però viene difesa grazie alla "forza" di abilissimi combattenti "Jedi" (sostanze antiossidanti). La favola come genere letterario è stata utilizzata anche ne "La favola del principe OH", un video animato da studenti del Liceo Galvani di Bologna con vera maestria e accompagnato da una scelta adeguata di brani musicali. La storia è quella fantastica dell'amore fra gli ioni OH- ed H+, che danno luogo alla felice unione di una molecola d'acqua, scissa poi dalle "cattive" radiazioni che distruggono la serenità del regno della chimica. Nel finale a sorpresa la vitamina C arriva a portare via il radicale OH, che capisce che anche un grande amore può finire per una giusta causa: per impedire "l'ossidazione del regno".

Dalla Scuola e dalla Ricerca nuovi linguaggi per parlare di scienza. I teenager diventano protagonisti della divulgazione

S Albertazzi;A Degli Esposti;A Zanelli
2009

Abstract

I lavori presentati dai ragazzi nell'ambito del progetto "Il linguaggio della ricerca" hanno superato spesso le nostre aspettative. Infatti, sebbene come "oggetto" divulgativo, la nostra prioritaria richiesta sia sempre stata quella della stesura di un articolo giornalistico, e di tale natura abbiamo raccolto negli anni prodotti di ottima qualità come contenuti ed impostazione, altri mezzi divulgativi utilizzati dagli studenti sono risultati di maggiore impatto. I ragazzi, seguendo l'indicazione di utilizzare un linguaggio accattivante, semplice e chiaro, rivolto a lettori non esperti, ma esatto nell'uso del bilinguismo, hanno risposto proponendo anche l'utilizzo di moderni metodi di comunicazione quali fumetti e filmati, poster, diapositive, animazioni, interi giornalini, libri o addirittura libroni e completi siti web. Spesso approfondendo un argomento di scienza hanno finalizzato le loro competenze per realizzazioni veramente originali. Tantissimi i lavori che ci hanno stupito per la loro creatività, ma anche per la loro accuratezza scientifica e organizzazione nella presentazione delle idee. Con i fumetti i ragazzi hanno raccontato la scienza, coniugando la scrittura con l'immagine per esemplificare teorie molto complesse. Argomenti come la relazione tra salute e nutrizione sono stati presentati ricorrendo a notissime strisce di Super-Eroi o a favole. L'importanza di una corretta alimentazione nella difesa della salute è stata raffigurata, per esempio, da studenti del Rambaldi-Valeriani di Imola utilizzando la favola dei tre porcellini: le specie radicaliche aggressive e dannose al corpo umano sono state rappresentate dalla figura del lupo, il fumo e un'alimentazione ricca di grassi e dolci si sono trasformate nelle casette dei due porcellini in pericolo, mentre frutta e verdura, che costituiscono la casetta del terzo porcellino, sono in grado di mettere al sicuro quest'ultimo da tutti i pericoli. I ragazzi dell'ITAS Garibaldi di Cesena hanno invece descritto un esperimento con vignette così calzanti da lasciare senza parole: concetti complessi, come l'irradiamento di campioni e l'analisi dei risultati sono raccontati con disegni che risultano di grande impatto esplicativo. Le ricerche esposte ai ragazzi hanno ispirato anche la creazione di cartoon. E così l'attacco dei radicali liberi alle cellule e ai loro componenti proteici è stato trasformato da studenti del Rambaldi-Valeriani in una divertentissima guerra spaziale, "Protein Wars" rifacendosi al celebre film Star Wars, in cui le specie dannose sono degli extraterrestri che vogliono invadere la Terra, cioè la cellula, che però viene difesa grazie alla "forza" di abilissimi combattenti "Jedi" (sostanze antiossidanti). La favola come genere letterario è stata utilizzata anche ne "La favola del principe OH", un video animato da studenti del Liceo Galvani di Bologna con vera maestria e accompagnato da una scelta adeguata di brani musicali. La storia è quella fantastica dell'amore fra gli ioni OH- ed H+, che danno luogo alla felice unione di una molecola d'acqua, scissa poi dalle "cattive" radiazioni che distruggono la serenità del regno della chimica. Nel finale a sorpresa la vitamina C arriva a portare via il radicale OH, che capisce che anche un grande amore può finire per una giusta causa: per impedire "l'ossidazione del regno".
2009
Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattivita' - ISOF
ricerca-scuola
divulgazione scientifica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/8177
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