I metalli pesanti ed i policlorobifenili possono esercitare un elevato impatto sugli ecosistemi marini a causa della loro elevata persistenza e del loro effetto tossico anche a basse concentrazioni. Le informazioni sugli effetti di questi composti sul picoplancton sono scarse. In questo studio attraverso degli esperimenti di microcosmo sono stati studiati gli effetti di metalli pesanti (zinco e piombo) e di policlorobifenili (Aroclor 1260) sulla biomassa e composizione per taglie della comunità picoplanctonica di Bosco Marziotta (Mar Ionio). I nostri risultati suggeriscono che mentre l'aggiunta di piombo (100 mg L-1) aveva un impatto negativo sul picoplancton eterotrofo l'aggiunta di zinco (100 mg L-1) determinava un aumento di biomassa. Nessuno dei due metalli esercitava alcun effetto significativo sul picoplancton autotrofo. L'Aroclor 1260 aveva un impatto negativo sulla biomassa sia del picoplancton eterotrofo che autotrofo. Tre settimane dopo il trattamento con Aroclor 1260, soltanto il picoplancton eterotrofo mostrava un'evidente resilienza in termini di biomassa. Quando tutti gli inquinanti considerati venivano addizionati contemporaneamente ai microcosmi si osservava una riduzione della biomassa di entrambe le componenti del picoplancton. I risultati ottenuti in questo studio suggeriscono che l'inquinamento da policlorobifenili può avere un maggiore impatto sui produttori primari piuttosto che sulle componenti eterotrofe e che il picoplancton può rappresentare un utile indicatore dello stress dell'ambiente marino indotto da metalli pesanti e policlorobifenili.
Effetti di metalli pesanti e policlorobifenili sulle comunità picoplanctoniche.
Stabili L;Caroppo C;
2009
Abstract
I metalli pesanti ed i policlorobifenili possono esercitare un elevato impatto sugli ecosistemi marini a causa della loro elevata persistenza e del loro effetto tossico anche a basse concentrazioni. Le informazioni sugli effetti di questi composti sul picoplancton sono scarse. In questo studio attraverso degli esperimenti di microcosmo sono stati studiati gli effetti di metalli pesanti (zinco e piombo) e di policlorobifenili (Aroclor 1260) sulla biomassa e composizione per taglie della comunità picoplanctonica di Bosco Marziotta (Mar Ionio). I nostri risultati suggeriscono che mentre l'aggiunta di piombo (100 mg L-1) aveva un impatto negativo sul picoplancton eterotrofo l'aggiunta di zinco (100 mg L-1) determinava un aumento di biomassa. Nessuno dei due metalli esercitava alcun effetto significativo sul picoplancton autotrofo. L'Aroclor 1260 aveva un impatto negativo sulla biomassa sia del picoplancton eterotrofo che autotrofo. Tre settimane dopo il trattamento con Aroclor 1260, soltanto il picoplancton eterotrofo mostrava un'evidente resilienza in termini di biomassa. Quando tutti gli inquinanti considerati venivano addizionati contemporaneamente ai microcosmi si osservava una riduzione della biomassa di entrambe le componenti del picoplancton. I risultati ottenuti in questo studio suggeriscono che l'inquinamento da policlorobifenili può avere un maggiore impatto sui produttori primari piuttosto che sulle componenti eterotrofe e che il picoplancton può rappresentare un utile indicatore dello stress dell'ambiente marino indotto da metalli pesanti e policlorobifenili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.