Nell'ambito della comprensione dei processi chiave e di rischio potenziale per la fascia costiera si inserisce la problematica dell'ingressione dell'acqua di mare in area continentali (cuneo salino) con la relativa contaminazione della falda idrica dolce. Le cause possono essere diverse; generalmente l'intrusione è determinata da un eccessivo emungimento della falda dolce di un acquifero costiero, dalle variazioni climatiche, dalle modificazioni antropiche del territorio, oppure in seguito ad erosione costiera con arretramento della linea di costa. Questo può apportare importanti modifiche all'ecosistema costiero ed indurre gravi danni al sistema colturale creando seri problemi per la fertilità del suolo fino a giungere alla desertificazione costiera. L'azione di monitoraggio, ovvero la caratterizzazione spaziale e temporale del cuneo salino, è quindi di fondamentale importanza per la valutazione di tali sistemi. Per fornire un importante contributo sulla comprensione del problema sono state effettuate misure di resistività, in aree campione ubicate presso la foce del fiume Volturno e nella piana costiera di Sibari. Per tali surveys sono state utilizzate geometrie con configurazioni sperimentali ad alta risoluzione 2D e 3D. La resistività del terreno infatti, è anche funzione della presenza di acqua e della quantità' di ioni disciolti in essa. La differenza di resistività tra acqua dolce e salata è di un ordine di grandezza e quindi facilmente distinguibile nei rilievi geoelettrici. I risultati di questo studio consentiranno una ricostruzione tridimensionale dei corpi idrici presenti nelle aree di piana al fine di comprendere l'entità del fenomeno nel tempo e nello spazio, valutarne gli effetti sugli ecosistemi vegetali e predisporre possibili rimedi. Tale monitoraggio, utile per la valutazione degli effetti derivanti dall'infiltrazione nelle falde acquifere di componenti idrosaline provenienti dalle vicine aree costiere, accompagnato ad un attento programma di gestione delle risorse eviterebbero l'accentuarsi dell'intrusione del cuneo con difficili possibilità di ritorno alle condizioni di equilibrio iniziali.

Valutazione dell'ingressione marina in aree costiere: esempi di ricostruzioni 2D e 3D attraverso prospezioni ERT

D Tarallo;A Angelino;G Cavuoto;V Di Fiore;M Iavarone;E Marsella;N Pelosi;M Punzo;P Scotto di Vettimo
2013

Abstract

Nell'ambito della comprensione dei processi chiave e di rischio potenziale per la fascia costiera si inserisce la problematica dell'ingressione dell'acqua di mare in area continentali (cuneo salino) con la relativa contaminazione della falda idrica dolce. Le cause possono essere diverse; generalmente l'intrusione è determinata da un eccessivo emungimento della falda dolce di un acquifero costiero, dalle variazioni climatiche, dalle modificazioni antropiche del territorio, oppure in seguito ad erosione costiera con arretramento della linea di costa. Questo può apportare importanti modifiche all'ecosistema costiero ed indurre gravi danni al sistema colturale creando seri problemi per la fertilità del suolo fino a giungere alla desertificazione costiera. L'azione di monitoraggio, ovvero la caratterizzazione spaziale e temporale del cuneo salino, è quindi di fondamentale importanza per la valutazione di tali sistemi. Per fornire un importante contributo sulla comprensione del problema sono state effettuate misure di resistività, in aree campione ubicate presso la foce del fiume Volturno e nella piana costiera di Sibari. Per tali surveys sono state utilizzate geometrie con configurazioni sperimentali ad alta risoluzione 2D e 3D. La resistività del terreno infatti, è anche funzione della presenza di acqua e della quantità' di ioni disciolti in essa. La differenza di resistività tra acqua dolce e salata è di un ordine di grandezza e quindi facilmente distinguibile nei rilievi geoelettrici. I risultati di questo studio consentiranno una ricostruzione tridimensionale dei corpi idrici presenti nelle aree di piana al fine di comprendere l'entità del fenomeno nel tempo e nello spazio, valutarne gli effetti sugli ecosistemi vegetali e predisporre possibili rimedi. Tale monitoraggio, utile per la valutazione degli effetti derivanti dall'infiltrazione nelle falde acquifere di componenti idrosaline provenienti dalle vicine aree costiere, accompagnato ad un attento programma di gestione delle risorse eviterebbero l'accentuarsi dell'intrusione del cuneo con difficili possibilità di ritorno alle condizioni di equilibrio iniziali.
2013
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - IAMC - Sede Napoli
Prospezioni Geoelettriche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/8322
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