La statua bronzea del Pugile è stata rinvenuta nel 1885 in via IV Novembre a Roma; si tratta, secondo le interpretazioni più accreditate, di un'opera tardo ellenistica. Dopo il ritrovamento, la statua fu sottoposta ad un primo intervento di restauro cui si deve l'assemblaggio delle parti fratturate, un disomogeneo trattamento di pulitura e l'applicazione di protettivi a base di cere, che ottundevano notevolmente il bronzo. Dal 1985 al 1987 l'opera fu sottoposta ad un accurato intervento conservativo, durante il quale si svolse anche un lavoro diagnostico mirato alla conoscenza dei materiali costitutivi e della tecnica di fabbricazione. Recentemente la ripresa dei processi di corrosione ha reso necessario un intervento di manutenzione, in occasione del quale si sta svolgendo un riesame delle informazioni disponibili sull'opera e un nuovo intervento diagnostico per ulteriori approfondimenti conoscitivi. Lo scopo di questo lavoro è di fornire un quadro della bibliografia tecnica disponibile e di riferire sui primi risultati della nuova campagna di indagini; si sono infatti svolte recentemente indagini non-distruttive sulle leghe della testa del Pugile, evidentemente utilizzate con intenti di policromia. Le analisi di fluorescenza X e le misure di conducibilità elettrica con il metodo delle correnti indotte (Eddy Currents) hanno entrambe confermato che l'ematoma sotto l'occhio destro, evidenziato nel corso dell'ultimo restauro e già commentato da diversi studiosi, è realizzato con una lega differente da quella della fusione principale; in particolare la fluorescenza X ha mostrato un più basso contenuto di stagno. Infine un'accurata osservazione endoscopica ha permesso di documentare due dettagli tecnici sulla parete interna della fusione: il sistema di fissaggio dei bulbi oculari e alcune 'spine' di riferimento in corrispondenza delle saldature.

Il Pugile del Museo Nazionale Romano: risultanze conoscitive dell'intervento di manutenzione

M Ferretti;
2004

Abstract

La statua bronzea del Pugile è stata rinvenuta nel 1885 in via IV Novembre a Roma; si tratta, secondo le interpretazioni più accreditate, di un'opera tardo ellenistica. Dopo il ritrovamento, la statua fu sottoposta ad un primo intervento di restauro cui si deve l'assemblaggio delle parti fratturate, un disomogeneo trattamento di pulitura e l'applicazione di protettivi a base di cere, che ottundevano notevolmente il bronzo. Dal 1985 al 1987 l'opera fu sottoposta ad un accurato intervento conservativo, durante il quale si svolse anche un lavoro diagnostico mirato alla conoscenza dei materiali costitutivi e della tecnica di fabbricazione. Recentemente la ripresa dei processi di corrosione ha reso necessario un intervento di manutenzione, in occasione del quale si sta svolgendo un riesame delle informazioni disponibili sull'opera e un nuovo intervento diagnostico per ulteriori approfondimenti conoscitivi. Lo scopo di questo lavoro è di fornire un quadro della bibliografia tecnica disponibile e di riferire sui primi risultati della nuova campagna di indagini; si sono infatti svolte recentemente indagini non-distruttive sulle leghe della testa del Pugile, evidentemente utilizzate con intenti di policromia. Le analisi di fluorescenza X e le misure di conducibilità elettrica con il metodo delle correnti indotte (Eddy Currents) hanno entrambe confermato che l'ematoma sotto l'occhio destro, evidenziato nel corso dell'ultimo restauro e già commentato da diversi studiosi, è realizzato con una lega differente da quella della fusione principale; in particolare la fluorescenza X ha mostrato un più basso contenuto di stagno. Infine un'accurata osservazione endoscopica ha permesso di documentare due dettagli tecnici sulla parete interna della fusione: il sistema di fissaggio dei bulbi oculari e alcune 'spine' di riferimento in corrispondenza delle saldature.
2004
Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali - ITABC - Sede Montelibretti
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
Fluorescenza a raggiX
Correnti Indotte
Endoscopia
Pugile
Grandi Bronzi Antichi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/84501
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