Nel prospettare, nel 1999, la revisione generale del quadro giuridico esistente a livello europeo per il settore delle telecomunicazioni, la Commissione evidenziava la necessità di garantire anche un elevato livello di tutela e riservatezza dei dati e della vita privata dei cittadini. Veniva proposta, pertanto, una normativa specifica, che adeguasse quella allora esistente - la dir. 97/66 relativa alle sole telecomunicazioni - agli sviluppi registratisi, negli anni Novanta del secolo scorso, nelle tecnologie e nei mercati nel settore delle comunicazioni elettroniche. Il nuovo quadro normativo delle comunicazioni elettroniche adottato nel 2002 ricomprende, perciò, anche una direttiva, la n. 2002/58 del 12 luglio 2002, dedicata al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata in questo specifico settore. La necessità di una specifica disciplina di settore deriva dai rischi peculiari per la sfera privata degli utenti connessi all'uso delle tecnologie della comunicazione: queste, per la natura e la quantità di dati personali che possono essere raccolti e trattati in occasione del loro utilizzo (si pensi alle registrazioni dei dati relativi alle chiamate telefoniche o alle connessioni ad Internet e alle visite ai diversi siti web effettuate da un utente) e per le modalità stesse del trattamento, possono consentire un controllo particolarmente penetrante sugli individui, anche sui loro spostamenti fisici, una più agevole ricostruzione di profili individuali (identificazione dei gusti e delle preferenze di ciascun utente), possono mettere a rischio alcune specifiche dimensioni del diritto alla riservatezza, quali il diritto all'anonimato ed il diritto alla tranquillità, a "non sapere" (quale diritto di escludere dalla propria sfera privata una determinata categoria di informazioni). Una specifica disciplina, seppure crea vincoli più stringenti per gli operatori economici, contribuisce allo sviluppo dei servizi forniti attraverso le reti di comunicazione elettronica; l'incremento di questi servizi appare, infatti, strettamente legato alla fiducia che gli utenti hanno in una corretta elaborazione ed utilizzazione dei dati che li riguardano. La dir. 2002/58 è stata recepita con il d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, "Codice in materia di protezione dei dati personali". Questo codice ingloba la disciplina generale dettata fino ad oggi dalla l. 675/1996, più volte modificata, e discipline specifiche di settore, fra cui appunto quella relativa alle comunicazioni elettroniche. Il saggio analizza in dettaglio le nuove regole poste dal legislatore, che vengono considerate con riferimento ai tre diversi profili di specificità del settore delle comunicazioni elettroniche che giustificano tali regole peculiari: le particolari modalità di raccolta e trattamento dei dati, le particolari caratteristiche tecniche delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, le particolari finalità della raccolta e del trattamento dei dati.

Trattamento dei dati personali e tutela della riservatezza nelle comunicazioni elettroniche

Faro S
2004

Abstract

Nel prospettare, nel 1999, la revisione generale del quadro giuridico esistente a livello europeo per il settore delle telecomunicazioni, la Commissione evidenziava la necessità di garantire anche un elevato livello di tutela e riservatezza dei dati e della vita privata dei cittadini. Veniva proposta, pertanto, una normativa specifica, che adeguasse quella allora esistente - la dir. 97/66 relativa alle sole telecomunicazioni - agli sviluppi registratisi, negli anni Novanta del secolo scorso, nelle tecnologie e nei mercati nel settore delle comunicazioni elettroniche. Il nuovo quadro normativo delle comunicazioni elettroniche adottato nel 2002 ricomprende, perciò, anche una direttiva, la n. 2002/58 del 12 luglio 2002, dedicata al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata in questo specifico settore. La necessità di una specifica disciplina di settore deriva dai rischi peculiari per la sfera privata degli utenti connessi all'uso delle tecnologie della comunicazione: queste, per la natura e la quantità di dati personali che possono essere raccolti e trattati in occasione del loro utilizzo (si pensi alle registrazioni dei dati relativi alle chiamate telefoniche o alle connessioni ad Internet e alle visite ai diversi siti web effettuate da un utente) e per le modalità stesse del trattamento, possono consentire un controllo particolarmente penetrante sugli individui, anche sui loro spostamenti fisici, una più agevole ricostruzione di profili individuali (identificazione dei gusti e delle preferenze di ciascun utente), possono mettere a rischio alcune specifiche dimensioni del diritto alla riservatezza, quali il diritto all'anonimato ed il diritto alla tranquillità, a "non sapere" (quale diritto di escludere dalla propria sfera privata una determinata categoria di informazioni). Una specifica disciplina, seppure crea vincoli più stringenti per gli operatori economici, contribuisce allo sviluppo dei servizi forniti attraverso le reti di comunicazione elettronica; l'incremento di questi servizi appare, infatti, strettamente legato alla fiducia che gli utenti hanno in una corretta elaborazione ed utilizzazione dei dati che li riguardano. La dir. 2002/58 è stata recepita con il d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, "Codice in materia di protezione dei dati personali". Questo codice ingloba la disciplina generale dettata fino ad oggi dalla l. 675/1996, più volte modificata, e discipline specifiche di settore, fra cui appunto quella relativa alle comunicazioni elettroniche. Il saggio analizza in dettaglio le nuove regole poste dal legislatore, che vengono considerate con riferimento ai tre diversi profili di specificità del settore delle comunicazioni elettroniche che giustificano tali regole peculiari: le particolari modalità di raccolta e trattamento dei dati, le particolari caratteristiche tecniche delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, le particolari finalità della raccolta e del trattamento dei dati.
2004
Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica - ITTIG - Sede Firenze
Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari - IGSG
9788814109997
Trattamento dei dati personali
tutela della riservatezza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/89107
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