Il tema dell'uso di simulazioni informatiche per la didattica del diritto appare del tutto nuovo per l'Italia, sia con riferimento all'insegnamento universitario e post-universitario, sia con riferimento all'aggiornamento ed alla formazione continua di chi esercita le professioni legali o più in generale "lavora con il diritto". Questa caratteristica di novità non sorprende se si considerano due dati. Da un lato, in Italia l'applicazione delle nuove tecnologie alla didattica giuridica, in termini generali, è ancora molto poco esplorata e praticata, sicuramente per ragioni culturali, prima ancora che tecniche. Dall'altro lato, comunque, il tema risulta in parte nuovo anche in quei contesti, le law schools dei paesi di common law più tecnologicamente evoluti (Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia principalmente), nei quali l'insegnamento del diritto con strumenti informatici e telematici è molto più sviluppato di quanto non sia in Italia. Con riguardo proprio a queste più avanzate esperienze, in un recente studio di Widdison, dal significativo titolo "Learning Law in the Twenty-First Century", la realizzazione di simulazioni informatiche è vista non come una realtà attuale ma piuttosto come il prossimo passo nell'evoluzione dell'on-line learning con riguardo al diritto. Un ulteriore segnale di attenzione al tema è fornito dall'americano Cali, l'esperienza forse più avanzata di didattica giuridica assistita dal computer, che, fra le sue circa seicento lessons informatiche riguardanti trentadue aree giuridiche, ne offre almeno una decina predisposte in forma di simulazioni (più o meno) interattive. Nel momento in cui in Italia si avvia una riflessione sul tema e si progettano le prime realizzazioni, il saggio presenta una analisi di quanto esiste in queste esperienze sia sotto il profilo della riflessione teorica sia sotto il profilo delle sperimentazioni e delle applicazioni concrete, con l'obiettivo di trarne indicazioni quantomeno di metodo, pur se i contesti ordinamentali e le tradizioni didattiche alle quali si deve fare riferimento sono (notevolmente) differenti dai nostri.
La simulazione informatica per la didattica del diritto: le esperienze straniere
Faro S
2007
Abstract
Il tema dell'uso di simulazioni informatiche per la didattica del diritto appare del tutto nuovo per l'Italia, sia con riferimento all'insegnamento universitario e post-universitario, sia con riferimento all'aggiornamento ed alla formazione continua di chi esercita le professioni legali o più in generale "lavora con il diritto". Questa caratteristica di novità non sorprende se si considerano due dati. Da un lato, in Italia l'applicazione delle nuove tecnologie alla didattica giuridica, in termini generali, è ancora molto poco esplorata e praticata, sicuramente per ragioni culturali, prima ancora che tecniche. Dall'altro lato, comunque, il tema risulta in parte nuovo anche in quei contesti, le law schools dei paesi di common law più tecnologicamente evoluti (Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia principalmente), nei quali l'insegnamento del diritto con strumenti informatici e telematici è molto più sviluppato di quanto non sia in Italia. Con riguardo proprio a queste più avanzate esperienze, in un recente studio di Widdison, dal significativo titolo "Learning Law in the Twenty-First Century", la realizzazione di simulazioni informatiche è vista non come una realtà attuale ma piuttosto come il prossimo passo nell'evoluzione dell'on-line learning con riguardo al diritto. Un ulteriore segnale di attenzione al tema è fornito dall'americano Cali, l'esperienza forse più avanzata di didattica giuridica assistita dal computer, che, fra le sue circa seicento lessons informatiche riguardanti trentadue aree giuridiche, ne offre almeno una decina predisposte in forma di simulazioni (più o meno) interattive. Nel momento in cui in Italia si avvia una riflessione sul tema e si progettano le prime realizzazioni, il saggio presenta una analisi di quanto esiste in queste esperienze sia sotto il profilo della riflessione teorica sia sotto il profilo delle sperimentazioni e delle applicazioni concrete, con l'obiettivo di trarne indicazioni quantomeno di metodo, pur se i contesti ordinamentali e le tradizioni didattiche alle quali si deve fare riferimento sono (notevolmente) differenti dai nostri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.