Si può continuare a parlare e a scrivere di un sistema bancario arretrato per il Mezzogiorno al momento dell'Unità? Carlo De Cesare - fortemente critico nei confronti della piemontesizzazione, ovvero della sudditanza al Piemonte, delle province italiane - alla vigilia dell'applicazione del corso forzoso nel 1866 presenta un'analisi imparziale delle condizioni del credito in Italia. Sottolinea che "le vere condizioni del credito in Italia" non potevano reputarsi "né liete, né soddisfacenti rispetto al loro concorso nella produzione nazionale, e soprattutto per alcuni rami di produzione che po[teva]no dirsi principali". In questo mio intervento si tratterà dell'organizzazione del credito nel Mezzogiorno preunitario, con la prospettiva di dimostrare che al momento dell'Unità tale organizzazione non si discostava molto dalla visione complessiva che De Cesare aveva per l'Italia sei anni dopo l'unificazione. Si analizzeranno tre diverse tipologie di istituzioni che offrivano servizi creditizi: quella sostenuta dal governo e con una lunga tradizione alle spalle (banco pubblico); quelle a carattere privato (società di assicurazione) che affiancarono alle loro attività principali anche quelle creditizie; quelle che in qualche modo cercarono di combattere la piaga dell'usura in provincia (casse di risparmio, monti di pietà e frumentari).

Credito e assicurazioni

Avallone Paola
2011

Abstract

Si può continuare a parlare e a scrivere di un sistema bancario arretrato per il Mezzogiorno al momento dell'Unità? Carlo De Cesare - fortemente critico nei confronti della piemontesizzazione, ovvero della sudditanza al Piemonte, delle province italiane - alla vigilia dell'applicazione del corso forzoso nel 1866 presenta un'analisi imparziale delle condizioni del credito in Italia. Sottolinea che "le vere condizioni del credito in Italia" non potevano reputarsi "né liete, né soddisfacenti rispetto al loro concorso nella produzione nazionale, e soprattutto per alcuni rami di produzione che po[teva]no dirsi principali". In questo mio intervento si tratterà dell'organizzazione del credito nel Mezzogiorno preunitario, con la prospettiva di dimostrare che al momento dell'Unità tale organizzazione non si discostava molto dalla visione complessiva che De Cesare aveva per l'Italia sei anni dopo l'unificazione. Si analizzeranno tre diverse tipologie di istituzioni che offrivano servizi creditizi: quella sostenuta dal governo e con una lunga tradizione alle spalle (banco pubblico); quelle a carattere privato (società di assicurazione) che affiancarono alle loro attività principali anche quelle creditizie; quelle che in qualche modo cercarono di combattere la piaga dell'usura in provincia (casse di risparmio, monti di pietà e frumentari).
2011
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
credito
Mezzogiorno
storia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/91861
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