Il volume é centrato sulla conoscenza, indagine critica e valorizzazione del Paesaggio Culturale Costa d'Amalfi; l'assunto teorico che funge da tessuto connettivo del lavoro, è quello della analisi congiunta del Patrimonio Materiale ed Immateriale, che evidenzia la stretta interconnessione tra le diverse strutture che compongono il Paesaggio UNESCO, facendo emergere le sue effettive opportunità di sviluppo e valorizzazione. In coerenza con le linee guida adottate dall'UNESCO nelle varie convenzioni internazionali dalla Comunità Europea e dai vari organismi internazionali, il superamento di logiche separate tra patrimonio culturale ed identitario, e tra materiale ed immateriale, deriva dalla consapevolezza della sostanziale unità ed unitarietà di una stessa cultura che per manifestarsi compiutamente utilizza nel tempo e nello spazio forme diverse, ma tutte riconducibili ad un unico codice espressivo. Il metodo di analisi adottato fa sì che le azioni di valorizzazione individuate risultino coerenti con l'identità locale, le vocazioni e lo sviluppo sostenibile dell'area. La Costa d'Amalfi, inclusa nella WHL nel 1997 in quanto esempio di Paesaggio Culturale di valore mondiale... "sintesi di civiltà romana, influenze orientali, tradizioni popolari e trasformazioni armoniose del paesaggio per mano dell'uomo", comprende 15 Comuni compresi tra Positano ad ovest e Vietri sul Mare ad est: Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Corbara, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, S. Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare. Il lavoro, partendo dall'analisi della domanda e dell'offerta culturale della Costa d'Amalfi, ne identifica le criticità e potenzialità, per formulare azioni di valorizzazione ideate tenendo conto della duplice necessità di dover adottare una strategia di rivitalizzazione unitaria per migliorare la vita e la competitività di tutti i Comuni coinvolti (proponendo, ad esempio, itinerari di visita distribuiti su più Comuni e tematiche che legano le risorse distintive di più territori), ma suggerendo nel contempo soluzioni differenziate e incentrate sia sulle diverse risorse presenti, che sulle differenti esigenze dei target di visitatori e residenti. Il volume si articola in cinque Capitoli. Nel primo vengono definiti a livello concettuale le categorie e le linee guida adottate dall'UNESCO, nonché il percorso che ha portato alla progressiva inclusione del Patrimonio Immateriale nei criteri di riconoscimento per l'iscrizione dei siti nella WHL. Il secondo è dedicato al Paesaggio Culturale Costa d'Amalfi; partendo dai criteri e dalle motivazioni in base alle quali il sito è stato iscritto nella WHL, vengono approfonditi a livello metodologico e citando esempi concreti le ragioni che conducono ad impostare l'analisi secondo logiche di stretta integrazione tra Patrimonio Culturale Materiale ed Immateriale; vengono inoltre esaminati il contesto socio-economico e l'offerta turistica dell'area. Nei due Capitoli successivi, vengono rispettivamente analizzate l'offerta e la domanda del patrimonio identitario e culturale, per arrivare a definire corrette e coerenti proposte di gestione e valorizzazione. In particolare, il terzo capitolo analizza l'offerta; si è proceduto al censimento del patrimonio culturale di ogni singolo Comune dell'area e sono state redatte schede analitiche suddivise in quattro sezioni che riportano la sintesi dei risultati (Sez. I), il patrimonio materiale (Sez. II), quello immateriale (Sez. III) e gli eventi non riconducibili all'identità locale ma creati ai fini turistici (Sez. IV) che spesso, proprio per questa ragione, non sopravvivono nel tempo. Nel quarto capitolo vengono riportati i risultati di una indagine empirica condotta sulla domanda per analizzare la percezione che residenti e turisti hanno del patrimonio culturale ed identitario della Costa di Amalfi. L'indagine è stata condotta a mezzo questionario su un campione di 498 intervistati in quattro Comuni selezionati come rappresentativi dell'intera area: Amalfi, Ravello, Cetara, Praiano. Lo studio congiunto dei risultati derivanti dall'analisi dell'offerta e della domanda ha permesso di definire, nel quinto capitolo, linee strategiche di sviluppo e di valorizzazione delle risorse culturali ed identitarie, coerenti con le specificità dell'area. La valorizzazione del patrimonio culturale costituisce infatti una leva strategica per raggiungere obiettivi di sviluppo locale sia economico che turistico, purché, però, sia basata sulle caratteristiche distintive ed identitarie del territorio. Gli interventi di valorizzazione proposti - che hanno tenuto conto anche dei punti di forza e debolezza, nonché delle opportunità e minacce della Costa d'Amalfi - non solo sono orientati a migliorarne l'immagine e la competitività turistica internazionale, ma anche a creare uno sviluppo virtuoso del sistema locale nel suo complesso.

Analisi della domanda: l'indagine empirica "Identità e valore del patrimonio culturale della Costa di Amalfi".

Simeon M I;Buonincontri P;Di Trapani G
2010-01-01

Abstract

Il volume é centrato sulla conoscenza, indagine critica e valorizzazione del Paesaggio Culturale Costa d'Amalfi; l'assunto teorico che funge da tessuto connettivo del lavoro, è quello della analisi congiunta del Patrimonio Materiale ed Immateriale, che evidenzia la stretta interconnessione tra le diverse strutture che compongono il Paesaggio UNESCO, facendo emergere le sue effettive opportunità di sviluppo e valorizzazione. In coerenza con le linee guida adottate dall'UNESCO nelle varie convenzioni internazionali dalla Comunità Europea e dai vari organismi internazionali, il superamento di logiche separate tra patrimonio culturale ed identitario, e tra materiale ed immateriale, deriva dalla consapevolezza della sostanziale unità ed unitarietà di una stessa cultura che per manifestarsi compiutamente utilizza nel tempo e nello spazio forme diverse, ma tutte riconducibili ad un unico codice espressivo. Il metodo di analisi adottato fa sì che le azioni di valorizzazione individuate risultino coerenti con l'identità locale, le vocazioni e lo sviluppo sostenibile dell'area. La Costa d'Amalfi, inclusa nella WHL nel 1997 in quanto esempio di Paesaggio Culturale di valore mondiale... "sintesi di civiltà romana, influenze orientali, tradizioni popolari e trasformazioni armoniose del paesaggio per mano dell'uomo", comprende 15 Comuni compresi tra Positano ad ovest e Vietri sul Mare ad est: Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Corbara, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, S. Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare. Il lavoro, partendo dall'analisi della domanda e dell'offerta culturale della Costa d'Amalfi, ne identifica le criticità e potenzialità, per formulare azioni di valorizzazione ideate tenendo conto della duplice necessità di dover adottare una strategia di rivitalizzazione unitaria per migliorare la vita e la competitività di tutti i Comuni coinvolti (proponendo, ad esempio, itinerari di visita distribuiti su più Comuni e tematiche che legano le risorse distintive di più territori), ma suggerendo nel contempo soluzioni differenziate e incentrate sia sulle diverse risorse presenti, che sulle differenti esigenze dei target di visitatori e residenti. Il volume si articola in cinque Capitoli. Nel primo vengono definiti a livello concettuale le categorie e le linee guida adottate dall'UNESCO, nonché il percorso che ha portato alla progressiva inclusione del Patrimonio Immateriale nei criteri di riconoscimento per l'iscrizione dei siti nella WHL. Il secondo è dedicato al Paesaggio Culturale Costa d'Amalfi; partendo dai criteri e dalle motivazioni in base alle quali il sito è stato iscritto nella WHL, vengono approfonditi a livello metodologico e citando esempi concreti le ragioni che conducono ad impostare l'analisi secondo logiche di stretta integrazione tra Patrimonio Culturale Materiale ed Immateriale; vengono inoltre esaminati il contesto socio-economico e l'offerta turistica dell'area. Nei due Capitoli successivi, vengono rispettivamente analizzate l'offerta e la domanda del patrimonio identitario e culturale, per arrivare a definire corrette e coerenti proposte di gestione e valorizzazione. In particolare, il terzo capitolo analizza l'offerta; si è proceduto al censimento del patrimonio culturale di ogni singolo Comune dell'area e sono state redatte schede analitiche suddivise in quattro sezioni che riportano la sintesi dei risultati (Sez. I), il patrimonio materiale (Sez. II), quello immateriale (Sez. III) e gli eventi non riconducibili all'identità locale ma creati ai fini turistici (Sez. IV) che spesso, proprio per questa ragione, non sopravvivono nel tempo. Nel quarto capitolo vengono riportati i risultati di una indagine empirica condotta sulla domanda per analizzare la percezione che residenti e turisti hanno del patrimonio culturale ed identitario della Costa di Amalfi. L'indagine è stata condotta a mezzo questionario su un campione di 498 intervistati in quattro Comuni selezionati come rappresentativi dell'intera area: Amalfi, Ravello, Cetara, Praiano. Lo studio congiunto dei risultati derivanti dall'analisi dell'offerta e della domanda ha permesso di definire, nel quinto capitolo, linee strategiche di sviluppo e di valorizzazione delle risorse culturali ed identitarie, coerenti con le specificità dell'area. La valorizzazione del patrimonio culturale costituisce infatti una leva strategica per raggiungere obiettivi di sviluppo locale sia economico che turistico, purché, però, sia basata sulle caratteristiche distintive ed identitarie del territorio. Gli interventi di valorizzazione proposti - che hanno tenuto conto anche dei punti di forza e debolezza, nonché delle opportunità e minacce della Costa d'Amalfi - non solo sono orientati a migliorarne l'immagine e la competitività turistica internazionale, ma anche a creare uno sviluppo virtuoso del sistema locale nel suo complesso.
2010
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
978-88-89677-70-4
Indagine Empirica; Patrimonio culturale; Costa di Amalfi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/93979
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