Il presente saggio, redatto da Andreottola e Guadalupi (all'interno del lavoro è specificata la suddivisione dei paragrafi tra i due Autori) pur focalizzandosi sulla regione Campania, adotta una metodologia di indagine replicabile in altri contesti regionali ed ha, come obiettivo specifico, quello di descrivere, attraverso alcuni dati statistici reperiti da fonti secondarie, provenienti da enti istituzionali, enti privati ed enti scientifici, sia nazionali sia internazionali, le caratteristiche principali dei settori strategici per lo sviluppo economico della Campania. I settori strategici sono individuati prendendo in esame elementi provenienti sia dalla la letteratura di riferimento sui settori science-based, sia dai vari documenti di programmazione adottati nel corso degli anni dalla Regione Campania. I settori oggetto di indagine sono: agroindustria, biotecnologie, trasporti, aerospazio, fonti energetiche rinnovabili, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nuovi materiali. Di ogni settore, al fine di dare un quadro sia del mondo delle imprese sia del mondo della ricerca, sono stati considerati i seguenti dati: valore della produzione; numero delle imprese; numero degli occupati; ammontare della spesa in R&S sia privata sia pubblica; numero di ricercatori universitari. Il lavoro, in linea con le finalità del volume di cui è parte, presenta una lettura originale dei dati economico-statistici in funzione dello specifico obiettivo conoscitivo: valutare le capacità di ciascun settore ad esprimere condizioni favorevoli per la genesi e lo sviluppo di imprese spin-off da ricerca. La descrizione dei settori strategici è realizzata partendo da un inquadramento conoscitivo geograficamente ampio per poi focalizzarsi sull'ambito regionale. Tale impostazione è giustificata da due principali fattori: a) per cogliere approfonditamente le tendenze regionali non si può prescindere dall'evoluzione del contesto europeo; b) per alcuni settori manca la disponibilità di dati statistici di livello locale che non consente analisi più approfondite. Per ogni settore di attività economica analizzato viene riportato un giudizio sintetico circa la capacità del settore ad esprimere condizioni favorevoli alla nascita di spin-off da ricerca. Il lavoro, focalizzandosi su alcuni aspetti del sistema della ricerca della regione Campania, fornisce un supporto informativo sia ai policy maker, chiamati a dare risposte appropriate in termini di politiche dell'innovazione e dello sviluppo alle nuove sfide che i territori devono fronteggiare nel breve e medio periodo, sia agli attori dello sviluppo locale impegnati a riconsiderare le proprie strategie per riposizionarsi in uno scenario sempre più competitivo. Nell'attuale fase storica le linee di politica industriale dei vari Paesi pongono un accento crescente sulla conoscenza e sull'innovazione tecnologica, come driver principali della competitività delle imprese sui mercati internazionali e volano di un più ampio processo di modernizzazione dei sistemi economici. I settori knowledge intensive, caratterizzati da un elevato contenuto di ricerca e innovazione, sono al centro di tali cambiamenti, in considerazione del loro ruolo trainante svolto nel processo di sviluppo economico e del tradizionale carattere science-based che conferisce loro alcuni tratti distintivi peculiari: l'orizzonte temporale di lungo periodo sul quale si sviluppano i processi produttivi, la necessità di elevati investimenti in ricerca e sviluppo, il connesso elevato livello di rischio imprenditoriale e finanziario.

L'analisi dei settori prioritari di intervento per la promozione di spin-off da ricerca in Campania

Andreottola F;Guadalupi L
2010

Abstract

Il presente saggio, redatto da Andreottola e Guadalupi (all'interno del lavoro è specificata la suddivisione dei paragrafi tra i due Autori) pur focalizzandosi sulla regione Campania, adotta una metodologia di indagine replicabile in altri contesti regionali ed ha, come obiettivo specifico, quello di descrivere, attraverso alcuni dati statistici reperiti da fonti secondarie, provenienti da enti istituzionali, enti privati ed enti scientifici, sia nazionali sia internazionali, le caratteristiche principali dei settori strategici per lo sviluppo economico della Campania. I settori strategici sono individuati prendendo in esame elementi provenienti sia dalla la letteratura di riferimento sui settori science-based, sia dai vari documenti di programmazione adottati nel corso degli anni dalla Regione Campania. I settori oggetto di indagine sono: agroindustria, biotecnologie, trasporti, aerospazio, fonti energetiche rinnovabili, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nuovi materiali. Di ogni settore, al fine di dare un quadro sia del mondo delle imprese sia del mondo della ricerca, sono stati considerati i seguenti dati: valore della produzione; numero delle imprese; numero degli occupati; ammontare della spesa in R&S sia privata sia pubblica; numero di ricercatori universitari. Il lavoro, in linea con le finalità del volume di cui è parte, presenta una lettura originale dei dati economico-statistici in funzione dello specifico obiettivo conoscitivo: valutare le capacità di ciascun settore ad esprimere condizioni favorevoli per la genesi e lo sviluppo di imprese spin-off da ricerca. La descrizione dei settori strategici è realizzata partendo da un inquadramento conoscitivo geograficamente ampio per poi focalizzarsi sull'ambito regionale. Tale impostazione è giustificata da due principali fattori: a) per cogliere approfonditamente le tendenze regionali non si può prescindere dall'evoluzione del contesto europeo; b) per alcuni settori manca la disponibilità di dati statistici di livello locale che non consente analisi più approfondite. Per ogni settore di attività economica analizzato viene riportato un giudizio sintetico circa la capacità del settore ad esprimere condizioni favorevoli alla nascita di spin-off da ricerca. Il lavoro, focalizzandosi su alcuni aspetti del sistema della ricerca della regione Campania, fornisce un supporto informativo sia ai policy maker, chiamati a dare risposte appropriate in termini di politiche dell'innovazione e dello sviluppo alle nuove sfide che i territori devono fronteggiare nel breve e medio periodo, sia agli attori dello sviluppo locale impegnati a riconsiderare le proprie strategie per riposizionarsi in uno scenario sempre più competitivo. Nell'attuale fase storica le linee di politica industriale dei vari Paesi pongono un accento crescente sulla conoscenza e sull'innovazione tecnologica, come driver principali della competitività delle imprese sui mercati internazionali e volano di un più ampio processo di modernizzazione dei sistemi economici. I settori knowledge intensive, caratterizzati da un elevato contenuto di ricerca e innovazione, sono al centro di tali cambiamenti, in considerazione del loro ruolo trainante svolto nel processo di sviluppo economico e del tradizionale carattere science-based che conferisce loro alcuni tratti distintivi peculiari: l'orizzonte temporale di lungo periodo sul quale si sviluppano i processi produttivi, la necessità di elevati investimenti in ricerca e sviluppo, il connesso elevato livello di rischio imprenditoriale e finanziario.
2010
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
9788874315024
Spin-off da ricerca
Trasferimento ecnologico
Settori science-basede
Campania
Dati statistico-economici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/93980
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