La definizione della specificità del Mezzogiorno nei secoli XVIII-XX passa attraverso forme di "misura" adottate da parte dello Stato pre e postunitario, che ne evidenziano la varietà delle regioni, in un quadro comparativo con altre zone d'Italia e d'Europa. La percezione degli aspetti geo-territoriali, configurata anche come modo di agire, di pensare, di partecipare alla vita amministrativa e politica, restituisce lo spazio umanizzato. Politica tributaria, demografia, alfabetizzazione, mobilità e demobilità, interventi straordinari, profili burocratici e professionali, dinamiche religiose ed elettorali, sono alcuni degli indicatori sociali ed economici scelti per inquadrare fenomeni che sembrano per la loro natura essere invece difficilmente inseribili in delimitazioni evidenti. La conoscenza del territorio, dalle modificazioni colturali alle risorse finanziarie e materiali, alle dinamiche fiscali e amministrative, è stata rivisitata nell'ottica di considerare non frontiere esterne, ma confini, fisici e mentali, cercando di darne una rappresentazione cartografica, anche tramite Gis. La centralità dell'aspetto "tecnico", di solito presente in forma ancillare, è elemento di aggregazione di una molteplicità di temi e di analisi; carte, atlanti, non sono solo i prodotti finali ricercati da una committenza pubblica o privata. Essi, elaborati sulle fonti, possono dar luogo a rappresentazioni che siano di chiarimento e di stimolo alla ricerca.

Misurare i boschi

Armiero Marco
2006

Abstract

La definizione della specificità del Mezzogiorno nei secoli XVIII-XX passa attraverso forme di "misura" adottate da parte dello Stato pre e postunitario, che ne evidenziano la varietà delle regioni, in un quadro comparativo con altre zone d'Italia e d'Europa. La percezione degli aspetti geo-territoriali, configurata anche come modo di agire, di pensare, di partecipare alla vita amministrativa e politica, restituisce lo spazio umanizzato. Politica tributaria, demografia, alfabetizzazione, mobilità e demobilità, interventi straordinari, profili burocratici e professionali, dinamiche religiose ed elettorali, sono alcuni degli indicatori sociali ed economici scelti per inquadrare fenomeni che sembrano per la loro natura essere invece difficilmente inseribili in delimitazioni evidenti. La conoscenza del territorio, dalle modificazioni colturali alle risorse finanziarie e materiali, alle dinamiche fiscali e amministrative, è stata rivisitata nell'ottica di considerare non frontiere esterne, ma confini, fisici e mentali, cercando di darne una rappresentazione cartografica, anche tramite Gis. La centralità dell'aspetto "tecnico", di solito presente in forma ancillare, è elemento di aggregazione di una molteplicità di temi e di analisi; carte, atlanti, non sono solo i prodotti finali ricercati da una committenza pubblica o privata. Essi, elaborati sulle fonti, possono dar luogo a rappresentazioni che siano di chiarimento e di stimolo alla ricerca.
2006
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
9788846485953
storia
boschi
Mezzogiorno
Italia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/94895
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