Nel Regno di Napoli già dagli inizi del '700 era in uso il passaporto per poter entrare ed uscire dal regno. Questo documento, assimilabile oggi sia nel nome sia nei contenuti al nostro passaporto, ebbe una gestazione piuttosto lunga, legata soprattutto alla necessità dello stato napoletano di controllare il vagabondaggio e quindi l'ordine pubblico. Ma nella sua istituzione si riconosce la presenza di un principio di identificazione governato dallo Stato, attraverso le sue articolazioni diplomatiche (gli agenti consolari) e territoriali (le fedi di Regno carte di identità ante litteram). Il controllo degli stranieri che entravano nel Regno, oltre che con l'esibizione del passaporto era poi approfondito soprattutto nei casi in cui questi decidevano di restare per un periodo più o meno lungo. Ecco quindi i controlli fiscali su eventuali attività da loro svolte o patrimoni accumulati nel tempo, salvo che avessero acquisito la cittadinanza napoletana. E non mancavano tutta una serie di categorie privilegiate che legalmente sfuggivano a questi controlli.

Viaggiare per terra. Forestieri nel Regno di Napoli tra XVII-XVIII secolo

Avallone Paola
2007

Abstract

Nel Regno di Napoli già dagli inizi del '700 era in uso il passaporto per poter entrare ed uscire dal regno. Questo documento, assimilabile oggi sia nel nome sia nei contenuti al nostro passaporto, ebbe una gestazione piuttosto lunga, legata soprattutto alla necessità dello stato napoletano di controllare il vagabondaggio e quindi l'ordine pubblico. Ma nella sua istituzione si riconosce la presenza di un principio di identificazione governato dallo Stato, attraverso le sue articolazioni diplomatiche (gli agenti consolari) e territoriali (le fedi di Regno carte di identità ante litteram). Il controllo degli stranieri che entravano nel Regno, oltre che con l'esibizione del passaporto era poi approfondito soprattutto nei casi in cui questi decidevano di restare per un periodo più o meno lungo. Ecco quindi i controlli fiscali su eventuali attività da loro svolte o patrimoni accumulati nel tempo, salvo che avessero acquisito la cittadinanza napoletana. E non mancavano tutta una serie di categorie privilegiate che legalmente sfuggivano a questi controlli.
2007
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
978-88-4649-211-1
forestieri
Regno di Napoli
frontiera
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/94900
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