L'origine e l'affermazione dei banchi pubblici napoletani, che operarono fra la fine del XVI secolo e l'inizio del XIX secolo, sono strettamente collegate alla diffusione della fede di credito. Considerata dalla letteratura più accreditata come il "certificato di nascita" dei banchi di Napoli, la fede di credito era titolo apodissario per eccellenza, e consisteva in una carta, prima manoscritta, e poi, più tardi, a Settecento inoltrato, stampata, "nella quale il Banco con suo chirografo, emblema, bollo e sugello e con la sottoscrizione del Cassiere dichiarava suo creditore il depositante" al quale, in qualsiasi momento, il banco su richiesta doveva restituire l'equivalente in denaro (il tantundem e non l'eadem res). La fede di credito era un titolo che risultò utilissimo nell'economia pubblica, in quanto funzionò, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, come carta moneta fin allora non ancora conosciuta, essendo la circolazione monetaria a Napoli, come altrove in Europa, basata sulla moneta metallica d'oro, d'argento e di rame o di altro metallo vile. In una ricostruzione dell'origine e dell'essenza economico- giuridica della fede di credito, non si può non accennare anche alle origini degli istituti che si avvalsero per la loro attività ditale titolo, cioè alle origini dei banchi pubblici.
Paper money in the Kingdom of Naples. The Neapolitan public banks between 16th and 18th centuries
Avallone Paola
2008
Abstract
L'origine e l'affermazione dei banchi pubblici napoletani, che operarono fra la fine del XVI secolo e l'inizio del XIX secolo, sono strettamente collegate alla diffusione della fede di credito. Considerata dalla letteratura più accreditata come il "certificato di nascita" dei banchi di Napoli, la fede di credito era titolo apodissario per eccellenza, e consisteva in una carta, prima manoscritta, e poi, più tardi, a Settecento inoltrato, stampata, "nella quale il Banco con suo chirografo, emblema, bollo e sugello e con la sottoscrizione del Cassiere dichiarava suo creditore il depositante" al quale, in qualsiasi momento, il banco su richiesta doveva restituire l'equivalente in denaro (il tantundem e non l'eadem res). La fede di credito era un titolo che risultò utilissimo nell'economia pubblica, in quanto funzionò, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, come carta moneta fin allora non ancora conosciuta, essendo la circolazione monetaria a Napoli, come altrove in Europa, basata sulla moneta metallica d'oro, d'argento e di rame o di altro metallo vile. In una ricostruzione dell'origine e dell'essenza economico- giuridica della fede di credito, non si può non accennare anche alle origini degli istituti che si avvalsero per la loro attività ditale titolo, cioè alle origini dei banchi pubblici.File | Dimensione | Formato | |
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