Una statuetta, conservata nel Museo del Vicino Oriente all'Università di Roma "La Sapienza", presenta un'insolita iconografia della dea ippopotamo che tiene sulle ginocchia una figura regale; essa è probabilmente databile al periodo del Nuovo Regno successivo ad Amarna e si avvicina a moduli iconografici utilizzati al tempo di Sethi I. La statuetta offre l'opportunità per riflettere sulla divinità stessa come figura materna, particolarmente in rapporto con il sovrano; destinata probabilmente all'ambito del culto privato, essa esprime la devozione nei confronti della divinità e del sovrano stesso, richiamando il ruolo della dea rispetto all'elemento acquatico e all'inondazione.
Una statuetta della dea ippopotamo all'Università di Roma "La Sapienza"
2005
Abstract
Una statuetta, conservata nel Museo del Vicino Oriente all'Università di Roma "La Sapienza", presenta un'insolita iconografia della dea ippopotamo che tiene sulle ginocchia una figura regale; essa è probabilmente databile al periodo del Nuovo Regno successivo ad Amarna e si avvicina a moduli iconografici utilizzati al tempo di Sethi I. La statuetta offre l'opportunità per riflettere sulla divinità stessa come figura materna, particolarmente in rapporto con il sovrano; destinata probabilmente all'ambito del culto privato, essa esprime la devozione nei confronti della divinità e del sovrano stesso, richiamando il ruolo della dea rispetto all'elemento acquatico e all'inondazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.