Dalla banca dati del case study sulle specie aliene di LIFEWATCH, l'Ingrastuttura Europea di Ricerca su biodiversita' ed ecosistemi, sono stati estratti i dati relativi a quattro laghi italiani, due profondi (Lago Maggiore e Lago d'Orta) e due poco profondi (Lago Trasimeno e Lago di Candia). Questi laghi sono stati scelti sulla base della disponibilita' di serie pluriennali di dati rilevati su alcune delle principali componenti biologiche lacustri (fitoplancton, macrofite, zooplancton, macrozoobenthos, pesci). Utilizzando i dati di presenza delle specie native ed aliene, e' stato possibile operare un confronto della distribuzione delle specie aliene, o sospette tali, nei diversi gruppi sistematici. Inoltre si e' cercato di valutare in quali periodi si sia avuto il maggior numero di segnalazioni di specie aliene nei diversi gruppi. il confronto tra le frequenze di specie aliene nei diversi gruppi sistematici suggerisce che la penetrazione di specie e' determinata da due principali tipologie di cause: una legata alle caratteristiche ecologiche delle specie/taxon (es. facilita' di trasferimento, capacita' adattativa), l'altra ricondicubile all'intervento umano (es. introduzioni intenzionali, presenza di corridoi/vettori di invasione). Alcuni aspetti, come la facilita' di percezione della specie aliena, sono stati sottovalutati, e difficilmente oggettivabili in quanto determinati da un complesso di fattori sia biotici (es. cospicuita' e/o nocivita' della specie, tipo di ambienti colonizzati, cripticita' della specie) che antropici (disponibilita' di esperti e di studi sui diversi tipi di habitat/gruppi sistematici). L'aspetto forse meno studiato del fenomeno delle invasioni e' quello relativo all'impatto sugli ecosistemi, spesso difficilmente documentabile a causa della mancanza di studi pregressi sugli ecosistemi invasie// sulle componenti influenzate dalla specie aliena. A titolo esemplicifativo, viene presentata la progressione spaziale e temporale di due specie invasive di molluschi, Corbicula fluminea e Sinanodonta woodiana, e la documentazione del loro impatto sulle specie native in un'area campione del Lago Maggiore.
Case study LifeWatch sulle specie aliene: risultati preliminari relativi ad alcuni laghi italiani
Boggero Angela;Austoni Martina;Fontaneto Diego;Manca Marina;Marchetto Aldo;Morabito Giuseppe;Oggioni Alessandro;Riccardi Nicoletta;
2012
Abstract
Dalla banca dati del case study sulle specie aliene di LIFEWATCH, l'Ingrastuttura Europea di Ricerca su biodiversita' ed ecosistemi, sono stati estratti i dati relativi a quattro laghi italiani, due profondi (Lago Maggiore e Lago d'Orta) e due poco profondi (Lago Trasimeno e Lago di Candia). Questi laghi sono stati scelti sulla base della disponibilita' di serie pluriennali di dati rilevati su alcune delle principali componenti biologiche lacustri (fitoplancton, macrofite, zooplancton, macrozoobenthos, pesci). Utilizzando i dati di presenza delle specie native ed aliene, e' stato possibile operare un confronto della distribuzione delle specie aliene, o sospette tali, nei diversi gruppi sistematici. Inoltre si e' cercato di valutare in quali periodi si sia avuto il maggior numero di segnalazioni di specie aliene nei diversi gruppi. il confronto tra le frequenze di specie aliene nei diversi gruppi sistematici suggerisce che la penetrazione di specie e' determinata da due principali tipologie di cause: una legata alle caratteristiche ecologiche delle specie/taxon (es. facilita' di trasferimento, capacita' adattativa), l'altra ricondicubile all'intervento umano (es. introduzioni intenzionali, presenza di corridoi/vettori di invasione). Alcuni aspetti, come la facilita' di percezione della specie aliena, sono stati sottovalutati, e difficilmente oggettivabili in quanto determinati da un complesso di fattori sia biotici (es. cospicuita' e/o nocivita' della specie, tipo di ambienti colonizzati, cripticita' della specie) che antropici (disponibilita' di esperti e di studi sui diversi tipi di habitat/gruppi sistematici). L'aspetto forse meno studiato del fenomeno delle invasioni e' quello relativo all'impatto sugli ecosistemi, spesso difficilmente documentabile a causa della mancanza di studi pregressi sugli ecosistemi invasie// sulle componenti influenzate dalla specie aliena. A titolo esemplicifativo, viene presentata la progressione spaziale e temporale di due specie invasive di molluschi, Corbicula fluminea e Sinanodonta woodiana, e la documentazione del loro impatto sulle specie native in un'area campione del Lago Maggiore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.