L'articolo presenta i primi risultati di un esperimento, svolto all'interno del Progetto FIRB-MIUR "Nuove tecnologie per la formazione permanente e reti nel sistema socioeconomico italiano", che si è proposto di valutare l'utilizzazione di Facce Parlanti ed Espressive (FPE) come interfacce uomo-macchina all'interno di un sistema e-learning. L'ipotesi di partenza prevedeva che risultasse preferita, rispetto alle interfacce grafiche e vocali, l'interfaccia costituita da una FPE in grado di riprodurre le condizioni di comunicazione multimodale e multicanale delle interazioni umane faccia-afaccia, in particolare per quanto riguarda l'espressione delle emozioni e degli stati affettivi e quindi di superare le limitazioni della CMC. Per confrontare le diverse strategie di mantenimento della social presence nei tre diversi tipi di interfaccia sono state analizzate innanzi tutto le modalità linguistiche e grafiche (scelte lessicali, morfologiche, interiezioni, segni di interpunzione, grafismi, emoticon) con cui nei messaggi scritti di chat e forum vengono trasmessi stati affettivi ed emozioni di studenti, docenti, tutor. L'individuazione di questi mezzi linguistici ha costituito un dato essenziale anche in funzione dell'etichettatura tramite l'Affective Presentation Mark-up Language (APML) dei testi da sintetizzare vocalmente e bimodalmente. Il materiale del test è stato creato con un sistema di risintesi basato sui programmi LUCIA, FESTIVAL, INTERFACE, EMOTION PLAYER, messi a punto presso la Sezione di Padova dell'ISTC. I risultati del test di valutazione confrontativa delle interfacce grafica, vocale e bimodale uditivo-visiva ai fini di una maggiore o minore motivazione all'e-learning hanno evidenziato una complessa interazione tra la tipologia dell'interfaccia e l'emozione veicolata.
Comunicazione multimodale nell'interazione faccia-a-faccia e social presence nella CMC: Interfacce grafiche, vocali e bimodali a confronto
Cosi P;
2006
Abstract
L'articolo presenta i primi risultati di un esperimento, svolto all'interno del Progetto FIRB-MIUR "Nuove tecnologie per la formazione permanente e reti nel sistema socioeconomico italiano", che si è proposto di valutare l'utilizzazione di Facce Parlanti ed Espressive (FPE) come interfacce uomo-macchina all'interno di un sistema e-learning. L'ipotesi di partenza prevedeva che risultasse preferita, rispetto alle interfacce grafiche e vocali, l'interfaccia costituita da una FPE in grado di riprodurre le condizioni di comunicazione multimodale e multicanale delle interazioni umane faccia-afaccia, in particolare per quanto riguarda l'espressione delle emozioni e degli stati affettivi e quindi di superare le limitazioni della CMC. Per confrontare le diverse strategie di mantenimento della social presence nei tre diversi tipi di interfaccia sono state analizzate innanzi tutto le modalità linguistiche e grafiche (scelte lessicali, morfologiche, interiezioni, segni di interpunzione, grafismi, emoticon) con cui nei messaggi scritti di chat e forum vengono trasmessi stati affettivi ed emozioni di studenti, docenti, tutor. L'individuazione di questi mezzi linguistici ha costituito un dato essenziale anche in funzione dell'etichettatura tramite l'Affective Presentation Mark-up Language (APML) dei testi da sintetizzare vocalmente e bimodalmente. Il materiale del test è stato creato con un sistema di risintesi basato sui programmi LUCIA, FESTIVAL, INTERFACE, EMOTION PLAYER, messi a punto presso la Sezione di Padova dell'ISTC. I risultati del test di valutazione confrontativa delle interfacce grafica, vocale e bimodale uditivo-visiva ai fini di una maggiore o minore motivazione all'e-learning hanno evidenziato una complessa interazione tra la tipologia dell'interfaccia e l'emozione veicolata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


