In Italia, da più di vent'anni, sono stati fatti massici investimenti in innovazione tecnologica con la promessa di trasformare la giustizia in un servizio di qualità, incrementandone la capacità di agire in modo efficace, efficiente, trasparente e in linea con le concrete aspettative dei cittadini. Che i risultati non siano stati quelli attesi e che i processi di innovazione siano stati più tortuosi e costosi del previsto è un dato di fatto ormai evidente. "Innovazione" e "giustizia" non si sono (quasi) mai incontrate. Sono state e restano "soggetti smarriti". Perché? "Soggetti smarriti" perché il processo di innovazione tecnologica nella giustizia si è perso in meandri imperscrutabili. Molte applicazioni informatiche hanno fallito, sono scomparse, sono rinate con un nome diverso, magari hanno anche avuto successo per poi fallire nuovamente, sono state rigenerate e fuse, sublimate o rifinanziate. Alla fine, però, il risultato è stato comunque molto deludente. "Soggetti smarriti" perché innovazione e giustizia hanno vagato da sempre senza sapere come integrarsi. La concezione strumentale e gli interessi che hanno guidato l'introduzione delle innovazioni tecnologiche ha prodotto "artefatti" incompatibili con un contesto che è rimasto quello antico, progettato per la carta. Oltre agli strumenti, dovevano cambiare anche strutture, modalità operative e persone, ma ciò non è accaduto. Le applicazioni informatiche sono state sovrapposte a ciò che c'era prima: regole su regole, strumenti su strumenti, persone su persone. Più complessità, più costi e i risultati? Il volume presenta casi di studio e contributi teorici frutto di oltre vent'anni di lavoro sui processi di innovazione nel settore giustizia rilevati ed elaborati nell'ambito dell'attività internazionale dell'Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del CNR. Un'attività di ricerca che ha prodotto in prevalenza contributi in inglese. Pertanto, questo libro può offrire un'occasione di riflessione e approfondimento su queste tematiche per operatori del settore, studenti e policy maker.

I sistemi informativi come assemblaggi. Dalla giustizia un nuovo schema interpretativo

Carnevali D;Velicogna M
2010

Abstract

In Italia, da più di vent'anni, sono stati fatti massici investimenti in innovazione tecnologica con la promessa di trasformare la giustizia in un servizio di qualità, incrementandone la capacità di agire in modo efficace, efficiente, trasparente e in linea con le concrete aspettative dei cittadini. Che i risultati non siano stati quelli attesi e che i processi di innovazione siano stati più tortuosi e costosi del previsto è un dato di fatto ormai evidente. "Innovazione" e "giustizia" non si sono (quasi) mai incontrate. Sono state e restano "soggetti smarriti". Perché? "Soggetti smarriti" perché il processo di innovazione tecnologica nella giustizia si è perso in meandri imperscrutabili. Molte applicazioni informatiche hanno fallito, sono scomparse, sono rinate con un nome diverso, magari hanno anche avuto successo per poi fallire nuovamente, sono state rigenerate e fuse, sublimate o rifinanziate. Alla fine, però, il risultato è stato comunque molto deludente. "Soggetti smarriti" perché innovazione e giustizia hanno vagato da sempre senza sapere come integrarsi. La concezione strumentale e gli interessi che hanno guidato l'introduzione delle innovazioni tecnologiche ha prodotto "artefatti" incompatibili con un contesto che è rimasto quello antico, progettato per la carta. Oltre agli strumenti, dovevano cambiare anche strutture, modalità operative e persone, ma ciò non è accaduto. Le applicazioni informatiche sono state sovrapposte a ciò che c'era prima: regole su regole, strumenti su strumenti, persone su persone. Più complessità, più costi e i risultati? Il volume presenta casi di studio e contributi teorici frutto di oltre vent'anni di lavoro sui processi di innovazione nel settore giustizia rilevati ed elaborati nell'ambito dell'attività internazionale dell'Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del CNR. Un'attività di ricerca che ha prodotto in prevalenza contributi in inglese. Pertanto, questo libro può offrire un'occasione di riflessione e approfondimento su queste tematiche per operatori del settore, studenti e policy maker.
2010
Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari - IRSIG - Sede Bologna
Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari - IGSG
978-88-568-3585-4
ICT
gestione dell'innovazione
sistemi informativi
e-government
assemblaggi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/138642
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