La popolazione del Lazio

Il primo capitolo e? dedicato all'analisi del territorio regionale, ove con il termine «territorio»;il secondo capitolo e? dedicato alla rappresentazione della societa? del Lazio, trattando anche alcuni aspetti dell'intervento pubblico in campo socia le. In questa edizione del Rapporto si e? voluto approfondire le specificita? di genere che caratterizzano la societa? regionale. Il capitolo e? suddiviso in cinque sezioni: la prima propone una introduzione e la motivazione del- l'approfondimento di genere; la seconda un approfondimento, sempre in una ottica di genere, sulla popolazione regionale e sui suoi aspetti salienti; nella terza sezione viene proposta una analisi della societa? laziale per capa- bilities; la quarta sezione conclude l'analisi della societa? laziale nell'ottica di genere. La quinta sezione arricchisce l'analisi fornendo dati ed indicatori del sistema di istruzione regionale, distinguendo tra scuole nei diversi li- velli e universita?. Il terzo capitolo contiene l'analisi della dinamica e della struttura del mercato del lavoro regionale. Il quarto capitolo e? dedicato alla descrizione dei caratteri salienti delle attivita? di impresa operanti sul territorio regionale, il quinto capitolo intro- duce all'analisi macroeconomica della produzione regionale. Il sesto capitolo e? dedicato all'analisi degli impieghi del reddito. L'ana- lisi si svolge in sei sezioni. Il settimo capitolo e? dedicato all'analisi della distribuzione funzionale e personale dei redditi e comprende un'analisi di approfondimento sulla distribuzione e la disuguaglianza dei redditi personali, distinguendo rispetto a settore, genere, eta?, e tipologia lavorativa. L'analisi sulla disuguaglianza si basa sull'indicatore di Gini e il rapporto tra quantili. L'ottavo capitolo conclude il Rapporto, proponendo un'analisi che af- fronta, muovendo dai risultati sottolineati nei diversi capitoli, la questione delle prospettive di crescita di medio lungo termine. Viene evidenziato che le dinamiche redistributive in atto da molti anni non sono compatibili con l'obiettivo dello sviluppo economico di lungo periodo, che richiede che le diverse fasi del processo economico - produzione, distribuzione e impieghi del reddito - crescano in modo bilanciato.