Numerosi dati indicano, oggi, come famiglie di elementi mobili (TEs) si siano gradualmente accumulate nel tempo, fi no a costituire un' ampia frazione del DNA dei vertebrati, contribuendo sia alla struttura dei singoli geni che alle caratteristiche dei diversi genomi. Recentemente è stata isolata una nuova famiglia di DNA-trasposoni, gli Elitroni, ampiamente distribuiti tra i viventi, dai semplici protisti fi no ai mammiferi. Gli Elitroni si propagano nei genomi degli eucarioti mediante replicazione a circolo rotante. Sono infatti caratterizzati da una peculiare open reading frame, in grado di codifi care per un polipeptide che contiene i domini tipici per una replicazione di tipo rolling-circle: il rollingcircle replication initiatior (Rep) e la DNA elicasi. Questi TEs hanno probabilmente svolto un ruolo importante nell'evoluzione dei genomi che li ospitano; sono, infatti, in grado di catturarne i geni o loro porzioni, i quali possono, in seguito, evolvere in nuovi geni o diventare essenziali per la trasposizione dell'Elitrone stesso. Oggi, le specie appartenenti al gruppo dei Teleostei vengono frequentemente adoperate come modelli per studiare l'impatto evolutivo del DNA trasponibile nei vertebrati. I loro genomi, infatti, contengono numerose famiglie di TEs, probabilmente coinvolte nell'elevata diversità biologica di queste specie. Con il nostro lavoro di ricerca, abbiamo eff ettuato un'analisi di tipo molecolare sul sottordine dei Notothenioidei, un gruppo di Perciformi che dominano le acque dell'Antartide. Una serie di peculiari adattamenti morfo-funzionali ha permesso, infatti, a queste specie di adattarsi ad un ambiente permanentemente freddo. Abbiamo isolato e caratterizzato un Elitrone fortemente conservato, Heli Noto (8.9 kb), dal genoma dell'icefi sh Chionodraco hamatus, appartenente ai Channichthyidae, la famiglia più recente e derivata dei Notothenioidei. L'open reading frame ottenuta è stata analizzata e comparata con sequenze omologhe, identifi cate nel genoma di altre specie. È stata, infi ne, discussa la distribuzione e la presenza di questi elementi tra i Notothenioidei.
Elitroni nel genoma dei pesci antartici.
E Cocca;
2009
Abstract
Numerosi dati indicano, oggi, come famiglie di elementi mobili (TEs) si siano gradualmente accumulate nel tempo, fi no a costituire un' ampia frazione del DNA dei vertebrati, contribuendo sia alla struttura dei singoli geni che alle caratteristiche dei diversi genomi. Recentemente è stata isolata una nuova famiglia di DNA-trasposoni, gli Elitroni, ampiamente distribuiti tra i viventi, dai semplici protisti fi no ai mammiferi. Gli Elitroni si propagano nei genomi degli eucarioti mediante replicazione a circolo rotante. Sono infatti caratterizzati da una peculiare open reading frame, in grado di codifi care per un polipeptide che contiene i domini tipici per una replicazione di tipo rolling-circle: il rollingcircle replication initiatior (Rep) e la DNA elicasi. Questi TEs hanno probabilmente svolto un ruolo importante nell'evoluzione dei genomi che li ospitano; sono, infatti, in grado di catturarne i geni o loro porzioni, i quali possono, in seguito, evolvere in nuovi geni o diventare essenziali per la trasposizione dell'Elitrone stesso. Oggi, le specie appartenenti al gruppo dei Teleostei vengono frequentemente adoperate come modelli per studiare l'impatto evolutivo del DNA trasponibile nei vertebrati. I loro genomi, infatti, contengono numerose famiglie di TEs, probabilmente coinvolte nell'elevata diversità biologica di queste specie. Con il nostro lavoro di ricerca, abbiamo eff ettuato un'analisi di tipo molecolare sul sottordine dei Notothenioidei, un gruppo di Perciformi che dominano le acque dell'Antartide. Una serie di peculiari adattamenti morfo-funzionali ha permesso, infatti, a queste specie di adattarsi ad un ambiente permanentemente freddo. Abbiamo isolato e caratterizzato un Elitrone fortemente conservato, Heli Noto (8.9 kb), dal genoma dell'icefi sh Chionodraco hamatus, appartenente ai Channichthyidae, la famiglia più recente e derivata dei Notothenioidei. L'open reading frame ottenuta è stata analizzata e comparata con sequenze omologhe, identifi cate nel genoma di altre specie. È stata, infi ne, discussa la distribuzione e la presenza di questi elementi tra i Notothenioidei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.