Il Fiume Tresa origina dal L. di Lugano, funge da confine tra Svizzera ed Italia nel primo tratto del suo percorso e sfocia nel L. Maggiore. L'interesse comune dei due Stati ha permesso l'avvio di ricerche per evidenziarne l'idro-morfologia, la chimica e la biologia, considerando i macroinvertebrati, essenziali per il mantenimento della fauna ittica. Sono stati esaminati 4 siti lungo l'asta fluviale, posti a valle di punti d'interesse per il loro impatto o di pregio naturalistico, ed uno alla foce. Sono stati prelevati 10 campioni per valutare gli aspetti chimici e 28 campioni per gli aspetti faunistici, raccolti con retino Surber (fiume) o draga Ponar (foce), da cui si evidenzia una comunità costituita principalmente da Oligocheti (58%) e da Ditteri (28%) e sono stati indagati 9.5 km su 13, per quanto riguarda gli aspetti idromorfologici. I singoli siti presentano generalmente densità superiori a 50000 ind m2, tranne alla foce e a valle di una diga dove sono rispettivamente minori di 30000 e 15000 ind m2, ed anche l'Indice di Shannon decresce rispetto ai siti posti a monte dell'invaso. Le caratteristiche idro-morfologiche sono state valutate applicando il metodo CARAVAGGIO, attraverso il quale è stato possibile rilevare uno stato morfologico alterato nei pressi della diga e di uno sbarramento a valle del L. di Lugano, ed una buona qualità di habitat nel tratto tra l'isola e l'invaso. Lo stato ecologico del fiume è stato valutato con il metodo MacrOper, secondo il quale il F. Tresa ha uno stato idromorfologico sufficiente, l'idrochimica e la comunità biologica evidenziano una moderata alterazione. Solo il sito a valle della diga registra uno stato biologico scarso.
Stato qualitativo del Fiume Tresa ai sensi della Direttiva 2000/60/CE
Irene Guarneri;Angela Boggero;Marzia Ciampittiello
2011
Abstract
Il Fiume Tresa origina dal L. di Lugano, funge da confine tra Svizzera ed Italia nel primo tratto del suo percorso e sfocia nel L. Maggiore. L'interesse comune dei due Stati ha permesso l'avvio di ricerche per evidenziarne l'idro-morfologia, la chimica e la biologia, considerando i macroinvertebrati, essenziali per il mantenimento della fauna ittica. Sono stati esaminati 4 siti lungo l'asta fluviale, posti a valle di punti d'interesse per il loro impatto o di pregio naturalistico, ed uno alla foce. Sono stati prelevati 10 campioni per valutare gli aspetti chimici e 28 campioni per gli aspetti faunistici, raccolti con retino Surber (fiume) o draga Ponar (foce), da cui si evidenzia una comunità costituita principalmente da Oligocheti (58%) e da Ditteri (28%) e sono stati indagati 9.5 km su 13, per quanto riguarda gli aspetti idromorfologici. I singoli siti presentano generalmente densità superiori a 50000 ind m2, tranne alla foce e a valle di una diga dove sono rispettivamente minori di 30000 e 15000 ind m2, ed anche l'Indice di Shannon decresce rispetto ai siti posti a monte dell'invaso. Le caratteristiche idro-morfologiche sono state valutate applicando il metodo CARAVAGGIO, attraverso il quale è stato possibile rilevare uno stato morfologico alterato nei pressi della diga e di uno sbarramento a valle del L. di Lugano, ed una buona qualità di habitat nel tratto tra l'isola e l'invaso. Lo stato ecologico del fiume è stato valutato con il metodo MacrOper, secondo il quale il F. Tresa ha uno stato idromorfologico sufficiente, l'idrochimica e la comunità biologica evidenziano una moderata alterazione. Solo il sito a valle della diga registra uno stato biologico scarso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.