La Juglans regia (L.) è una specie arborea multi-funzionale, nota per il legno pregiato e i frutti di qualità, che cresce in Italia da 0 a 1500 m s.l.m.. Nelle aree montane e marginali ha svolto a lungo un ruolo importante per la sussistenza della famiglia rurale e per la connotazione paesaggistica e idrogeologica del territorio. In tali aree ancor'oggi esistono molte varietà locali e/o ecotipi, scarsamente conosciuti o negletti, degni di essere riscoperti e valorizzati. Il progetto FIMONT, finanziato dal MiUR, tra i cinque case studies affrontati, ha considerato il "Noce di Montagna" per suggerire informazioni, metodi e strategie che possano incrementare il valore del germoplasma montano di noce. A tal fine si è proceduto a: 1) l'individuazione di una macroarea di studio rappresentativa dei territori montani d'Italia vocati alla nocicoltura; 2) l'analisi dello stato dell'arte delle dinamiche di filiera, delle noci e della frutta secca, all'interno della macroarea di studio; 3) la messa a punto di metodologie per il controllo di provenienza del Noce di Montagna (marcatori molecolari); 4) lo sviluppo di strategie per la valorizzazione del prodotto. L'analisi degli aspetti di filiera ha evidenziato diversi punti critici. Sul mercato tradizionale le produzioni non specializzate di Noci di Montagna non sono economicamente e tecnologicamente competitive nei confronti di produzioni specializzate e internazionali. Le analisi genetiche, però, hanno evidenziato delle particolarità che sembrano collegare le popolazioni di noce, campionate nelle aree appenniniche interne, all'antichissima pratica della transumanza delle greggi. Ulteriori analisi su gruppi di noci campionati lungo il percorso del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela sembrano rafforzare l'ipotesi. Gli spostamenti operati dall'uomo nel corso dei secoli hanno influenzato la naturale dinamica di diffusione del noce e hanno determinato, insieme ai fattori ambientali, la selezione di ecotipi genetici particolari che si distinguono nettamente dalle varietà più diffuse nel sud Italia. La ricerca ha così legato il Noce di Montagna al Regio Tratturo e alla transumanza, fornendo una caratteristica fortemente utile a connotare il prodotto Noce di Montagna. Il caso studio Noce di Montagna è un interessante esempio di come metodologie analitiche di laboratorio di tipo genetico e molecolare possano rappresentare uno strumento utile per il controllo e la caratterizzazione del prodotto. I metodi e le strategie seguite possono essere applicati con successo in altre realtà.
Metodi e sistemi per aumentare il valore aggiunto degli alimenti tradizionali ed a vocazione territoriale:Il caso studio del noce di montagna o ""Noce del TratturoNoce Tratturo""
Malvolti ME;Pollegioni P;Cannata F
2010
Abstract
La Juglans regia (L.) è una specie arborea multi-funzionale, nota per il legno pregiato e i frutti di qualità, che cresce in Italia da 0 a 1500 m s.l.m.. Nelle aree montane e marginali ha svolto a lungo un ruolo importante per la sussistenza della famiglia rurale e per la connotazione paesaggistica e idrogeologica del territorio. In tali aree ancor'oggi esistono molte varietà locali e/o ecotipi, scarsamente conosciuti o negletti, degni di essere riscoperti e valorizzati. Il progetto FIMONT, finanziato dal MiUR, tra i cinque case studies affrontati, ha considerato il "Noce di Montagna" per suggerire informazioni, metodi e strategie che possano incrementare il valore del germoplasma montano di noce. A tal fine si è proceduto a: 1) l'individuazione di una macroarea di studio rappresentativa dei territori montani d'Italia vocati alla nocicoltura; 2) l'analisi dello stato dell'arte delle dinamiche di filiera, delle noci e della frutta secca, all'interno della macroarea di studio; 3) la messa a punto di metodologie per il controllo di provenienza del Noce di Montagna (marcatori molecolari); 4) lo sviluppo di strategie per la valorizzazione del prodotto. L'analisi degli aspetti di filiera ha evidenziato diversi punti critici. Sul mercato tradizionale le produzioni non specializzate di Noci di Montagna non sono economicamente e tecnologicamente competitive nei confronti di produzioni specializzate e internazionali. Le analisi genetiche, però, hanno evidenziato delle particolarità che sembrano collegare le popolazioni di noce, campionate nelle aree appenniniche interne, all'antichissima pratica della transumanza delle greggi. Ulteriori analisi su gruppi di noci campionati lungo il percorso del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela sembrano rafforzare l'ipotesi. Gli spostamenti operati dall'uomo nel corso dei secoli hanno influenzato la naturale dinamica di diffusione del noce e hanno determinato, insieme ai fattori ambientali, la selezione di ecotipi genetici particolari che si distinguono nettamente dalle varietà più diffuse nel sud Italia. La ricerca ha così legato il Noce di Montagna al Regio Tratturo e alla transumanza, fornendo una caratteristica fortemente utile a connotare il prodotto Noce di Montagna. Il caso studio Noce di Montagna è un interessante esempio di come metodologie analitiche di laboratorio di tipo genetico e molecolare possano rappresentare uno strumento utile per il controllo e la caratterizzazione del prodotto. I metodi e le strategie seguite possono essere applicati con successo in altre realtà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


