Numerosi studi epidemiologici e clinici hanno valutato la relazione tra i possibili effetti dei singoli nutrienti, di alcuni tipi di alimenti e di modelli alimentari sul rischio cardiovascolare. I risultati di questi studi indicano chiaramente che la sostituzione dei grassi saturi e trans con quelli mono e polinsaturi, lincremento del consumo di acidi grassi polinsaturi n-3 attraverso lassunzione di pesce o vegetali e laumento del consumo di legumi, frutta, verdure e cereali integrali riduce il rischio cardiovascolare. La combinazione di questi approcci è più efficace rispetto all approccio singolo in quanto lideale combinazione dei diversi componenti della dieta massimalizza leffetto sulla maggior parte dei meccanismi coinvolti nel processo di aterogenesi.
Nutrizione e malattie cardiovascolari
Giacco R
2005
Abstract
Numerosi studi epidemiologici e clinici hanno valutato la relazione tra i possibili effetti dei singoli nutrienti, di alcuni tipi di alimenti e di modelli alimentari sul rischio cardiovascolare. I risultati di questi studi indicano chiaramente che la sostituzione dei grassi saturi e trans con quelli mono e polinsaturi, lincremento del consumo di acidi grassi polinsaturi n-3 attraverso lassunzione di pesce o vegetali e laumento del consumo di legumi, frutta, verdure e cereali integrali riduce il rischio cardiovascolare. La combinazione di questi approcci è più efficace rispetto all approccio singolo in quanto lideale combinazione dei diversi componenti della dieta massimalizza leffetto sulla maggior parte dei meccanismi coinvolti nel processo di aterogenesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.