Il presente lavoro è volto a esplorare alcune dinamiche acquisizionali relative ai processi di maturazione della competenza morfologica in apprendenti bambini. In quest"ottica, sono riportate due differenti simulazioni computazionali dei processi di apprendimento della morfologia flessiva in Italiano e in Inglese. La prima simulazione, propria di un quadro connessionista classico, dà conto in modo inadeguato delle differenti scale temporali nell"apprendimento di alcune forme flesse verbali in inglese e italiano. La letteratura sull"argomento (Pizzuto & Caselli 1992, Noccetti 2003) documenta in modo convergente una maggiore rapidità nell"apprendimento delle forme del presente indicativo da parte dei bambini italiani rispetto al ritmo di acquisizione delle forme verbali corrispondenti (la forma di base e la terza persona singolare in -s) da parte di bambini di madre lingua inglese. La seconda simulazione, basata su un modello di memorie associative ,,a cascata" addestrate tramite protocollo non-supervisionato, rende conto in maniera non banale del paradosso acquisizionale, confermato su base inter-linguistica da un recente studio di Dressler e colleghi (Bittner et al., 2003), secondo cui sistemi flessivi più complessi e completi sono appresi con maggiore facilità di sistemi flessivi più semplici ed estesamente sincretici.
Apprendimento morfologico, relazioni base-derivato e topologie paradigmatiche. Evidenze psico-computazionali a confronto
Pirrelli Vito
2012
Abstract
Il presente lavoro è volto a esplorare alcune dinamiche acquisizionali relative ai processi di maturazione della competenza morfologica in apprendenti bambini. In quest"ottica, sono riportate due differenti simulazioni computazionali dei processi di apprendimento della morfologia flessiva in Italiano e in Inglese. La prima simulazione, propria di un quadro connessionista classico, dà conto in modo inadeguato delle differenti scale temporali nell"apprendimento di alcune forme flesse verbali in inglese e italiano. La letteratura sull"argomento (Pizzuto & Caselli 1992, Noccetti 2003) documenta in modo convergente una maggiore rapidità nell"apprendimento delle forme del presente indicativo da parte dei bambini italiani rispetto al ritmo di acquisizione delle forme verbali corrispondenti (la forma di base e la terza persona singolare in -s) da parte di bambini di madre lingua inglese. La seconda simulazione, basata su un modello di memorie associative ,,a cascata" addestrate tramite protocollo non-supervisionato, rende conto in maniera non banale del paradosso acquisizionale, confermato su base inter-linguistica da un recente studio di Dressler e colleghi (Bittner et al., 2003), secondo cui sistemi flessivi più complessi e completi sono appresi con maggiore facilità di sistemi flessivi più semplici ed estesamente sincretici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.