La degenerazione maculare senile (AMD, age-related macular degeneration), patologia degenerativa della macula, è la principale causa di cecità degli anziani nei paesi industrializzati. Non esiste ad oggi alcuna terapia risolutiva in grado di bloccare l'evoluzione di tale malattia. Sebbene la sua patogenesi rimanga in gran parte poco chiara, un ruolo chiave sembra essere svolto da meccanismi patogenetici comuni ad altre retinopatie e patologie neurodegenerative quali, stress ossidativo, infiammazione e angiogenesi. In un modello di AMD messo a punto recentemente da noi, abbiamo avviato studi sui possibili effetti neuroprotettivi di alcuni dipeptidi [Ciclo(His-His), Ciclo(Pro-His) e Ciclo(Met-His)] sintetizzati dall'IBB, appartenenti alla famiglia delle diketopiperazine con nota attività antiossidante (Minelli e coll., 2008; Cornacchia e coll., 2012). Noi dimostriamo mediante analisi istologiche e biochimiche che l'iniezione intraoculare di ferro solfato in ratti Wistar adulti causa degenerazione retinica con caratteristiche tipiche dell'AMD quali attivazione di stress ossidativo, astrogliosi reattiva, formazione di drusen e accumulo di ione ferrico nello strato dell'epitelio pigmento (RPE) e negli spazi subretinici, e di materiale autofluorescente (lipofuscina) e composti amiloidogenici nei diversi strati retinici. Questi parametri degenerativi vengono annullati dall'iniezione simultanea con ciascuno dei peptidi testati, confermandone l'azione neuroprotettiva anche nel modello di AMD. Inoltre, mostriamo che in una finestra temporale di 24 ore, i peptidi sono anche in grado di bloccare lo stress ossidativo, l'infiammazione e la morte apoptotica indotti dal pre-trattamento con il ferro solfato. Infine, un'indagine analitica degli effetti dei tre peptidi sull'accumulo dello ione ferrico suggerisce una loro possibile azione quali chelanti del ferro.

Effetti di nuove diketopiperazine in un modello in vivo di Degenerazione Maculare Senile

I Deidda;C Cascio;D Russo;G Pappalardo;P Guarneri
2013

Abstract

La degenerazione maculare senile (AMD, age-related macular degeneration), patologia degenerativa della macula, è la principale causa di cecità degli anziani nei paesi industrializzati. Non esiste ad oggi alcuna terapia risolutiva in grado di bloccare l'evoluzione di tale malattia. Sebbene la sua patogenesi rimanga in gran parte poco chiara, un ruolo chiave sembra essere svolto da meccanismi patogenetici comuni ad altre retinopatie e patologie neurodegenerative quali, stress ossidativo, infiammazione e angiogenesi. In un modello di AMD messo a punto recentemente da noi, abbiamo avviato studi sui possibili effetti neuroprotettivi di alcuni dipeptidi [Ciclo(His-His), Ciclo(Pro-His) e Ciclo(Met-His)] sintetizzati dall'IBB, appartenenti alla famiglia delle diketopiperazine con nota attività antiossidante (Minelli e coll., 2008; Cornacchia e coll., 2012). Noi dimostriamo mediante analisi istologiche e biochimiche che l'iniezione intraoculare di ferro solfato in ratti Wistar adulti causa degenerazione retinica con caratteristiche tipiche dell'AMD quali attivazione di stress ossidativo, astrogliosi reattiva, formazione di drusen e accumulo di ione ferrico nello strato dell'epitelio pigmento (RPE) e negli spazi subretinici, e di materiale autofluorescente (lipofuscina) e composti amiloidogenici nei diversi strati retinici. Questi parametri degenerativi vengono annullati dall'iniezione simultanea con ciascuno dei peptidi testati, confermandone l'azione neuroprotettiva anche nel modello di AMD. Inoltre, mostriamo che in una finestra temporale di 24 ore, i peptidi sono anche in grado di bloccare lo stress ossidativo, l'infiammazione e la morte apoptotica indotti dal pre-trattamento con il ferro solfato. Infine, un'indagine analitica degli effetti dei tre peptidi sull'accumulo dello ione ferrico suggerisce una loro possibile azione quali chelanti del ferro.
2013
Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare - IBIM - Sede Palermo
9788890580543
diketopiperazine
retina
neuroprotezione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/251595
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