Le principali alterazioni e quindi impatti riscontrati riguardano principalmente: la perdita di biodiversità, legata all'alterazione e alla diminuzione di habitat, soprattutto litorali, dovuti all'aumento di artificializzazioni e di attività antropiche e alla presenza di specie invasive; la diminuzione della resilienza dell'ecosistema alle variazioni naturali e antropiche indotte, come l'aumento di fenomeni estremi e le conseguenti aumentate quantità di nutrienti ed altre sostanze veicolate a lago durante questi eventi; tali alterazioni portano nel complesso ad una diminuzione di qualità ecologica e di efficienza dei servizi ecosistemici ad essa legati. La diversità degli habitat è alla base della biodiversità e della buona qualità ecologica, ad esempio: la presenza, la complessità e l'abbondanza di macrofite nella zona litorale aumenta la ricchezza e densità dei macroinvertebrati e della fauna ittica ed è legata al tipo di substrato, alla presenza o meno di vegetazione spondale e risente notevolmente delle elevate fluttuazioni di livello. Infatti le pressioni presenti nella zona litorale causano un impatto diretto sulle biocenosi ad essa legate. Le conoscenze acquisite durante lo sviluppo delle attività del progetto INHABIT, legate agli aspetti biologici, idromorfologici e di habitat, hanno permesso di definire modalità di implementazione di misure efficaci, all'interno dei Piani di Bacino, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. In particolare risulta necessario implementare il monitoraggio per tutti gli elementi di qualità e per gli aspetti idromorfologici; promuovere l'installazione di strumentazione meteo-idrologica se non presente, per la misura delle fluttuazioni dei livelli dei laghi e delle piogge nel bacino imbrifero; approfondire la valutazione delle relazioni tra le pressioni e gli impatti sulle biocenosi. Si auspica che lavori e approfondimenti così come sviluppati all'interno del progetto INHABIT possano essere realizzati anche su altri ambienti lacustri, sia nell'area Alpina che Mediterranea in modo da colmare le lacune conoscitive ancora presenti e a superare le criticità evidenziate.
Alterazioni idromorfologiche e di habitat: quali impatti sugli elementi di qualit? e quali misure efficaci da mettere in atto. Le conoscenze di INHABIT a supporto dei futuri piani di bacino
Marzia Ciampittiello;Aldo Marchetto;Angela Boggero;Pietro Volta;Giuseppe Morabito;Martina Austoni;Paolo Sala;Silvia Zaupa;Michela Rogora;Gabriele Tartari;Igorio Cerutti;Claudia Dresti;Helmi Saidi;
2013
Abstract
Le principali alterazioni e quindi impatti riscontrati riguardano principalmente: la perdita di biodiversità, legata all'alterazione e alla diminuzione di habitat, soprattutto litorali, dovuti all'aumento di artificializzazioni e di attività antropiche e alla presenza di specie invasive; la diminuzione della resilienza dell'ecosistema alle variazioni naturali e antropiche indotte, come l'aumento di fenomeni estremi e le conseguenti aumentate quantità di nutrienti ed altre sostanze veicolate a lago durante questi eventi; tali alterazioni portano nel complesso ad una diminuzione di qualità ecologica e di efficienza dei servizi ecosistemici ad essa legati. La diversità degli habitat è alla base della biodiversità e della buona qualità ecologica, ad esempio: la presenza, la complessità e l'abbondanza di macrofite nella zona litorale aumenta la ricchezza e densità dei macroinvertebrati e della fauna ittica ed è legata al tipo di substrato, alla presenza o meno di vegetazione spondale e risente notevolmente delle elevate fluttuazioni di livello. Infatti le pressioni presenti nella zona litorale causano un impatto diretto sulle biocenosi ad essa legate. Le conoscenze acquisite durante lo sviluppo delle attività del progetto INHABIT, legate agli aspetti biologici, idromorfologici e di habitat, hanno permesso di definire modalità di implementazione di misure efficaci, all'interno dei Piani di Bacino, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. In particolare risulta necessario implementare il monitoraggio per tutti gli elementi di qualità e per gli aspetti idromorfologici; promuovere l'installazione di strumentazione meteo-idrologica se non presente, per la misura delle fluttuazioni dei livelli dei laghi e delle piogge nel bacino imbrifero; approfondire la valutazione delle relazioni tra le pressioni e gli impatti sulle biocenosi. Si auspica che lavori e approfondimenti così come sviluppati all'interno del progetto INHABIT possano essere realizzati anche su altri ambienti lacustri, sia nell'area Alpina che Mediterranea in modo da colmare le lacune conoscitive ancora presenti e a superare le criticità evidenziate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.