Una scatola per costruzioni robotiche ci dà la possibilità di creare artefatti interattivi. Costruzioni che interagiscono con l'ambiente e hanno una loro intenzionalità. Queste costruzioni possono essere condivise, ammirate e ispezionate. Possono, soprattutto, diventare oggetti con cui pensare e riflettere per esempio sul concetto di animato e inanimato, sulle macchine e sugli artefatti intelligenti. Le scatole da costruzione robotiche LEGO hanno reso popolare questo modo di imparare giocando. Questi kit, però, sono difficili da usare per bambini dai 4 agli 8 anni. Le parti meccaniche sono troppo complesse da manipolare e quelle elettroniche opache nel loro funzionamento. La separazione tra costruzione fisica e definizione dei comportamenti del robot sullo schermo di un computer rafforza una divisione tra concreto e astratto che andrebbe superata. Si possono realizzare oggetti che contengono al loro interno tecnologia digitale e programmabili in modo tangibile, per esempio combinando tra di loro le tessere di un puzzle. I pezzi di un'interfaccia tangibile possono essere manipolati a più mani; quindi anche la definizione dei comportamenti dei robot, come la loro costruzione, può essere affrontata lavorando in gruppo. Una scatola da costruzioni per il gioco robotico può essere realizzata senza parti meccaniche complesse (da collegare più che da montare) e con un design che renda esplicita la funzionalità delle sue componenti, per esempio con sensori e attuatori che funzionano attivando comportamenti interattivi non appena collegati. Il futuro dell'interazione tra bambini e strumenti informatici sarà più ricco, socializzante e fisico dello scenario che prevede un laptop (tablet o smartphone) per ogni bambino.

Bambini che giocano a costruire e programmare robot

Augusto Chioccariello
2014

Abstract

Una scatola per costruzioni robotiche ci dà la possibilità di creare artefatti interattivi. Costruzioni che interagiscono con l'ambiente e hanno una loro intenzionalità. Queste costruzioni possono essere condivise, ammirate e ispezionate. Possono, soprattutto, diventare oggetti con cui pensare e riflettere per esempio sul concetto di animato e inanimato, sulle macchine e sugli artefatti intelligenti. Le scatole da costruzione robotiche LEGO hanno reso popolare questo modo di imparare giocando. Questi kit, però, sono difficili da usare per bambini dai 4 agli 8 anni. Le parti meccaniche sono troppo complesse da manipolare e quelle elettroniche opache nel loro funzionamento. La separazione tra costruzione fisica e definizione dei comportamenti del robot sullo schermo di un computer rafforza una divisione tra concreto e astratto che andrebbe superata. Si possono realizzare oggetti che contengono al loro interno tecnologia digitale e programmabili in modo tangibile, per esempio combinando tra di loro le tessere di un puzzle. I pezzi di un'interfaccia tangibile possono essere manipolati a più mani; quindi anche la definizione dei comportamenti dei robot, come la loro costruzione, può essere affrontata lavorando in gruppo. Una scatola da costruzioni per il gioco robotico può essere realizzata senza parti meccaniche complesse (da collegare più che da montare) e con un design che renda esplicita la funzionalità delle sue componenti, per esempio con sensori e attuatori che funzionano attivando comportamenti interattivi non appena collegati. Il futuro dell'interazione tra bambini e strumenti informatici sarà più ricco, socializzante e fisico dello scenario che prevede un laptop (tablet o smartphone) per ogni bambino.
2014
Istituto per le Tecnologie Didattiche - ITD - Sede Genova
robotica educativa
programmare per apprendere
infanzia
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