Assieme ai metodi di conservazione naturale come alcol, aceto, sale, affumicamento, zucchero, le civiltà del passato utilizzavano anche estratti naturali per insaporire o conservare meglio i cibi. Tutte queste sostanze possono essere considerate precursori degli attuali additivi. Gli Egizi utilizzavano coloranti e aromi per rendere più appetitosi certi alimenti e i Romani usavano nitrato di potassio, le spezie e i coloranti per conservare e migliorare laspetto dei cibi. A partire dagli anni 50 gli sviluppi della scienza e della tecnologia alimentare hanno portato alla scoperta di molte nuove sostanze, chiamate additivi, che possono svolgere varie funzioni e che sono ora facilmente disponibili. Vi sono, per esempio, gli emulsionanti della margarina, i dolcificanti contenuti nei prodotti a basso contenuto calorico ed un ampio ventaglio di conservanti ed antiossidanti che permettono di rallentare il deterioramento e lirrancidimento del prodotto, conservandone integro il sapore. Poiché la definizione di additivo, può suscitare nel consumatore atteggiamenti di diffidenza occorre sottolineare che molti additivi sono costituenti naturali di alimenti: ad es. lacido citrico, la lecitina, le pectine, i tocoferoli.
Additivi alimentari: meglio non esagerare
Longo V
2010
Abstract
Assieme ai metodi di conservazione naturale come alcol, aceto, sale, affumicamento, zucchero, le civiltà del passato utilizzavano anche estratti naturali per insaporire o conservare meglio i cibi. Tutte queste sostanze possono essere considerate precursori degli attuali additivi. Gli Egizi utilizzavano coloranti e aromi per rendere più appetitosi certi alimenti e i Romani usavano nitrato di potassio, le spezie e i coloranti per conservare e migliorare laspetto dei cibi. A partire dagli anni 50 gli sviluppi della scienza e della tecnologia alimentare hanno portato alla scoperta di molte nuove sostanze, chiamate additivi, che possono svolgere varie funzioni e che sono ora facilmente disponibili. Vi sono, per esempio, gli emulsionanti della margarina, i dolcificanti contenuti nei prodotti a basso contenuto calorico ed un ampio ventaglio di conservanti ed antiossidanti che permettono di rallentare il deterioramento e lirrancidimento del prodotto, conservandone integro il sapore. Poiché la definizione di additivo, può suscitare nel consumatore atteggiamenti di diffidenza occorre sottolineare che molti additivi sono costituenti naturali di alimenti: ad es. lacido citrico, la lecitina, le pectine, i tocoferoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


