Ventilatori che assordano, il reostato esclude numeri di resistenze ohmiche che, come preghiera, si narrano sempre nella medesima sequenza. La velocità aumenta. Gli assorbimenti sui motori raggiungono le tacche rosse: 3.000 volt (nominali) per 400 ampere fanno 1.200.000 watt. I motori delle ferrovie italiane sono per la maggior parte tutti in corrente continua. L'elettrotecnica insegna che non c'è sfasamento tra tensione e corrente: è tutta potenza attiva. Ogni volta che si parte mi viene in mente quante case, con tutte le luci accese, si possono alimentare. La 655 239 con mille tonnellate attaccate al gancio è bruco lanciato a 100 km/h che solca fedele il mare immoto delle colline circostanti: siamo lampo di pantografo che sfiamma sui sezionamenti del macramè di fili, agli ingressi delle stazioni; siamo tuono differito di ruote e assi che ciabattano cadenzati sull'acciaio degli scambi.
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Luciano Celi
2007
Abstract
Ventilatori che assordano, il reostato esclude numeri di resistenze ohmiche che, come preghiera, si narrano sempre nella medesima sequenza. La velocità aumenta. Gli assorbimenti sui motori raggiungono le tacche rosse: 3.000 volt (nominali) per 400 ampere fanno 1.200.000 watt. I motori delle ferrovie italiane sono per la maggior parte tutti in corrente continua. L'elettrotecnica insegna che non c'è sfasamento tra tensione e corrente: è tutta potenza attiva. Ogni volta che si parte mi viene in mente quante case, con tutte le luci accese, si possono alimentare. La 655 239 con mille tonnellate attaccate al gancio è bruco lanciato a 100 km/h che solca fedele il mare immoto delle colline circostanti: siamo lampo di pantografo che sfiamma sui sezionamenti del macramè di fili, agli ingressi delle stazioni; siamo tuono differito di ruote e assi che ciabattano cadenzati sull'acciaio degli scambi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.