L'intervento vuole analizzare il ricco patrimonio documentario conservato presso le biblioteche e l'Archivio Storico di Avellino relativo alla produzione e al consumo dei commestibili in area di Principato Ultra. In particolare alcuni documenti estrapolati da differenti fondi dell'Archivio di Stato offrono la possibilità di disegnare un quadro completo delle abitudini alimentari della popolazione irpina in generale e per ceto sociale, oltre a consentire un'approfondita conoscenza nel senso della quantità e/o qualità della dieta settimanale di categorie specifiche come gli allievi del Grazie poi al fondo della Reale Società Economica e alle relazioni dei soci di ciascun distretto è possibile inquadrare l'alimentazione nel contesto ambientale: in una società prevalentemente agro-pastorale, dove le manifatture erano essenzialmente legate al settore tessile e siderurgico, per l'abbondante quantità di corsi d'acqua, le malattie - al di là delle grandi epidemie - scaturivano in primo luogo dalla mancanza dei nutrienti alimentari, dall'abuso di vino di bassa qualità per le classi sociali più povere, così come dalla scarsa igiene e dalle precarie condizioni di vita all'interno e all'esterno delle abitazioni, dalle pratiche di macerazione della canapa e del lino. In relazione a tale contesto vanno pertanto analizzate le leggi dei governanti ottocenteschi atte alla prevenzione delle malattie e al miglioramento delle condizioni di vita raggiungibili anche grazie all'inserimento di colture alternative e nuove attività produttive.

Cibo e istituzioni in Irpinia nell'Ottocento

Daniela Stroffolino
2015

Abstract

L'intervento vuole analizzare il ricco patrimonio documentario conservato presso le biblioteche e l'Archivio Storico di Avellino relativo alla produzione e al consumo dei commestibili in area di Principato Ultra. In particolare alcuni documenti estrapolati da differenti fondi dell'Archivio di Stato offrono la possibilità di disegnare un quadro completo delle abitudini alimentari della popolazione irpina in generale e per ceto sociale, oltre a consentire un'approfondita conoscenza nel senso della quantità e/o qualità della dieta settimanale di categorie specifiche come gli allievi del Grazie poi al fondo della Reale Società Economica e alle relazioni dei soci di ciascun distretto è possibile inquadrare l'alimentazione nel contesto ambientale: in una società prevalentemente agro-pastorale, dove le manifatture erano essenzialmente legate al settore tessile e siderurgico, per l'abbondante quantità di corsi d'acqua, le malattie - al di là delle grandi epidemie - scaturivano in primo luogo dalla mancanza dei nutrienti alimentari, dall'abuso di vino di bassa qualità per le classi sociali più povere, così come dalla scarsa igiene e dalle precarie condizioni di vita all'interno e all'esterno delle abitazioni, dalle pratiche di macerazione della canapa e del lino. In relazione a tale contesto vanno pertanto analizzate le leggi dei governanti ottocenteschi atte alla prevenzione delle malattie e al miglioramento delle condizioni di vita raggiungibili anche grazie all'inserimento di colture alternative e nuove attività produttive.
2015
Istituto di Scienze dell'Alimentazione - ISA
Istituzioni
cibo
Ottocento
Irpinia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/305283
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