L'attività fotosintetica nella vite in molte aree del bacino mediterraneo è fortemente limitata dagli stress ambientali tipici del periodo estivo. In particolare, quando iniziano ad instaurarsi condizioni di carenza idrica nel suolo con valori di potenziale idrico fogliare intorno ai -1.3, -1.5 Mpa non ci sono marcati effetti sulla fotosintesi che si mantiene abbastanza stabile mentre superata questa soglia la chiusura stomatica fa si che essa declini rapidamente. Inoltre se la carenza idrica è associata anche ad alte temperature ed elevati livelli radiativi si verifica una riduzione dell'efficienza del fotosistema II e dell'attività biochimica della Rubisco con effetti dannosi sia sulla crescita che la produzione finale. Nel 2006 e' stata condotta una prova sperimentale in vaso su piantine di vite di tre anni (cv. Aglianico). I vasi, di dimensioni 80 x 35 x 25 cm con un volume di suolo pari circa 65 litri sono stati opportunamente divisi da una lastra di plexiglas forata. Durante la messa a dimora delle piantine le radici sono state divise in due parti ed inserite in due settori di suolo indipendenti a e b. Sono stati utilizzati per la prova tre trattamenti irrigui in modo da avere dei livelli di umidità del suolo riferibili ad una situazione di deficit idrico crescente. Il Controllo (CTRL) è stato irrigato due volte a settimana modo da mantenere l'umidità dei due settori di suolo sempre vicino ai valori di capacità di campo; il trattamento PRD(i) ha ricevuto due volte a settimana in maniera alternata nei settori di suolo a e b il 75% dell'acqua ricevuta dal controllo; il PRD(ii), con le stesse modalità di PRD(i) ha ricevuto il 50% dell'acqua rispetto al controllo. Il terreno dei vasi è stato opportunamente ricoperto da un telo di polietilene in modo da evitare l'intrusione di acqua piovana. I valori medi di umidità del suolo misurati con il TDR si sono mantenuti tra la fine di giugno e la fine di luglio intorno a valori del 28% nel controllo e del 14% ed 11% nel PRD(i) e PRD (ii) rispettivamente. In diverse circostanze uno dei due settori di suolo è stato a valori di umidità prossimi al punto di appassimento (7%). I dati di potenziale idrico e scambi gassosi hanno chiaramente identificato due differenti livelli di stress idrico con valori molto bassi di assimilazione e conduttanza stomatica nel PRD (ii). Inoltre sono state effettuate delle curve di risposta dell'assimilazione fotosintetica a livelli crescenti di CO2 ( A/Ci) associate ad un'analisi biochimica per la determinazione del contenuto di Rubisco. Dall'analisi delle curve ( A/Ci) risulta chiaramente evidente come in condizioni di stress idrico severo la principale limitazione alla fotosintesi sia dovuta a componenti non stomatiche.
Stomatal and biochemical limitation of photosynthesis of potted grapevine (cv.Aglianico) under water deficit
Giorio P.;Sorrentino G.;Soprano M.;La Cara F.;Ionata E.
2007
Abstract
L'attività fotosintetica nella vite in molte aree del bacino mediterraneo è fortemente limitata dagli stress ambientali tipici del periodo estivo. In particolare, quando iniziano ad instaurarsi condizioni di carenza idrica nel suolo con valori di potenziale idrico fogliare intorno ai -1.3, -1.5 Mpa non ci sono marcati effetti sulla fotosintesi che si mantiene abbastanza stabile mentre superata questa soglia la chiusura stomatica fa si che essa declini rapidamente. Inoltre se la carenza idrica è associata anche ad alte temperature ed elevati livelli radiativi si verifica una riduzione dell'efficienza del fotosistema II e dell'attività biochimica della Rubisco con effetti dannosi sia sulla crescita che la produzione finale. Nel 2006 e' stata condotta una prova sperimentale in vaso su piantine di vite di tre anni (cv. Aglianico). I vasi, di dimensioni 80 x 35 x 25 cm con un volume di suolo pari circa 65 litri sono stati opportunamente divisi da una lastra di plexiglas forata. Durante la messa a dimora delle piantine le radici sono state divise in due parti ed inserite in due settori di suolo indipendenti a e b. Sono stati utilizzati per la prova tre trattamenti irrigui in modo da avere dei livelli di umidità del suolo riferibili ad una situazione di deficit idrico crescente. Il Controllo (CTRL) è stato irrigato due volte a settimana modo da mantenere l'umidità dei due settori di suolo sempre vicino ai valori di capacità di campo; il trattamento PRD(i) ha ricevuto due volte a settimana in maniera alternata nei settori di suolo a e b il 75% dell'acqua ricevuta dal controllo; il PRD(ii), con le stesse modalità di PRD(i) ha ricevuto il 50% dell'acqua rispetto al controllo. Il terreno dei vasi è stato opportunamente ricoperto da un telo di polietilene in modo da evitare l'intrusione di acqua piovana. I valori medi di umidità del suolo misurati con il TDR si sono mantenuti tra la fine di giugno e la fine di luglio intorno a valori del 28% nel controllo e del 14% ed 11% nel PRD(i) e PRD (ii) rispettivamente. In diverse circostanze uno dei due settori di suolo è stato a valori di umidità prossimi al punto di appassimento (7%). I dati di potenziale idrico e scambi gassosi hanno chiaramente identificato due differenti livelli di stress idrico con valori molto bassi di assimilazione e conduttanza stomatica nel PRD (ii). Inoltre sono state effettuate delle curve di risposta dell'assimilazione fotosintetica a livelli crescenti di CO2 ( A/Ci) associate ad un'analisi biochimica per la determinazione del contenuto di Rubisco. Dall'analisi delle curve ( A/Ci) risulta chiaramente evidente come in condizioni di stress idrico severo la principale limitazione alla fotosintesi sia dovuta a componenti non stomatiche.File | Dimensione | Formato | |
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