In molte aree dell'Italia meridionale in cui è diffusa la coltivazione del carciofo (Cynara cardunculus [L.] subsp. scolymus Hayek), l'acqua impiegata per l'irrigazione presenta elevata salinità a causa della salinizzazione della falda per intrusione marina. Per limitare i danni da salinità sulle colture è necessario adottare appropriate strategie agronomiche tra cui la scelta dei genotipi più tolleranti. In considerazione del crescente interesse verso nuovi ibridi di carciofo propagati per 'seme', è stata realizzata un'attività di ricerca poliennale per valutarne il grado di tolleranza alla salinità, in confronto con il 'Violetto di Provenza' e il 'Catanese', le cultivar più diffuse in Puglia. Le prove sperimentali sono state realizzate in pien'aria presso il CDS 'E. Pantanelli' dell'Università di Bari Aldo Moro. Sono state valutate nove cultivar ibride (Orlando, Concerto, Tempo, Madrigal, Symphony, Opal, A106, Lorca, Violin), di cui sono state determinate le principali caratteristiche dei capolini (numero e peso, numero di capolini atrofici, sostanza secca). I genotipi più produttivi nel controllo non salino sono risultati 'Tempo', 'Concerto', 'A106' e 'Madrigal' (in media 2670 g pianta-1), i meno produttivi 'Catanese', 'Violin' e 'Lorca' (in media 1652 g pianta-1). In generale, la produzione di capolini si è ridotta progressivamente con l'aumento della salinità, in misura diversa in relazione alle cultivar, mentre la sostanza secca è aumentata con l'aumento della salinità. La riduzione di produzione si è manifestata principalmente per la diminuzione del peso medio dei capolini e, in secondo luogo, del loro numero. L'applicazione del modello di tolleranza alla salinità di Maas e Hoffman (1977) ha messo in evidenza la notevole variabilità tra le cultivar dei parametri caratteristici del modello che ne sintetizzano il grado di tolleranza: il livello di salinità oltre il quale comincia a manifestarsi una riduzione produttiva (soglia critica), la riduzione di produzione per ogni incremento unitario della ECe (pendenza), e il valore di ECe in corrispondenza del quale la produzione si dimezza (ECe50). I genotipi esaminati si suddividono in due gruppi in termini di soglia di tolleranza. Il primo gruppo ('Symphony', 'Tempo', 'A106', 'Opal' e 'Orlando') presenta un valore medio di 2,0 dS m-1, mentre il secondo 3,9 dS m-1. Combinando i valori di soglia con quelli relativi alla pendenza, molto variabile tra i genotipi, si ottengono valori di EC50 compresi tra 8,4 di 'Symphony', il genotipo meno tollerante la salinità, e 17,2 dS m-1 di 'Concerto', il genotipo più tollerante. Le informazioni ottenute possono essere utili agli agricoltori nella scelta dei genotipi di carciofo da coltivare in presenza di salinità. In particolare, la scelta deve essere orientata verso i genotipi con elevata soglia per valori di salinità moderati; in presenza di salinità elevata, invece, ci si dovrebbe orientare verso i genotipi con i più alti valori di ECe50.

Risposta alla salinità di genotipi di carciofo

Boari Francesca;Calabrese Nicola;Cantore Vito
2016

Abstract

In molte aree dell'Italia meridionale in cui è diffusa la coltivazione del carciofo (Cynara cardunculus [L.] subsp. scolymus Hayek), l'acqua impiegata per l'irrigazione presenta elevata salinità a causa della salinizzazione della falda per intrusione marina. Per limitare i danni da salinità sulle colture è necessario adottare appropriate strategie agronomiche tra cui la scelta dei genotipi più tolleranti. In considerazione del crescente interesse verso nuovi ibridi di carciofo propagati per 'seme', è stata realizzata un'attività di ricerca poliennale per valutarne il grado di tolleranza alla salinità, in confronto con il 'Violetto di Provenza' e il 'Catanese', le cultivar più diffuse in Puglia. Le prove sperimentali sono state realizzate in pien'aria presso il CDS 'E. Pantanelli' dell'Università di Bari Aldo Moro. Sono state valutate nove cultivar ibride (Orlando, Concerto, Tempo, Madrigal, Symphony, Opal, A106, Lorca, Violin), di cui sono state determinate le principali caratteristiche dei capolini (numero e peso, numero di capolini atrofici, sostanza secca). I genotipi più produttivi nel controllo non salino sono risultati 'Tempo', 'Concerto', 'A106' e 'Madrigal' (in media 2670 g pianta-1), i meno produttivi 'Catanese', 'Violin' e 'Lorca' (in media 1652 g pianta-1). In generale, la produzione di capolini si è ridotta progressivamente con l'aumento della salinità, in misura diversa in relazione alle cultivar, mentre la sostanza secca è aumentata con l'aumento della salinità. La riduzione di produzione si è manifestata principalmente per la diminuzione del peso medio dei capolini e, in secondo luogo, del loro numero. L'applicazione del modello di tolleranza alla salinità di Maas e Hoffman (1977) ha messo in evidenza la notevole variabilità tra le cultivar dei parametri caratteristici del modello che ne sintetizzano il grado di tolleranza: il livello di salinità oltre il quale comincia a manifestarsi una riduzione produttiva (soglia critica), la riduzione di produzione per ogni incremento unitario della ECe (pendenza), e il valore di ECe in corrispondenza del quale la produzione si dimezza (ECe50). I genotipi esaminati si suddividono in due gruppi in termini di soglia di tolleranza. Il primo gruppo ('Symphony', 'Tempo', 'A106', 'Opal' e 'Orlando') presenta un valore medio di 2,0 dS m-1, mentre il secondo 3,9 dS m-1. Combinando i valori di soglia con quelli relativi alla pendenza, molto variabile tra i genotipi, si ottengono valori di EC50 compresi tra 8,4 di 'Symphony', il genotipo meno tollerante la salinità, e 17,2 dS m-1 di 'Concerto', il genotipo più tollerante. Le informazioni ottenute possono essere utili agli agricoltori nella scelta dei genotipi di carciofo da coltivare in presenza di salinità. In particolare, la scelta deve essere orientata verso i genotipi con elevata soglia per valori di salinità moderati; in presenza di salinità elevata, invece, ci si dovrebbe orientare verso i genotipi con i più alti valori di ECe50.
2016
Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari - ISPA
9788894133226
Tolleranza alla salinità
soglia critica
pendenza
ECe50
Cynara cardunculus
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/317680
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