Napoli, nel Seicento, era una capitale di un regno e una importante città mediterranea. Attraverso il suo porto transitavano imbarcazioni dedite a vari tipi di commerci e navi destinate a trasportare uomini e risorse per sostenere una più ampia politica internazionale. Napoli, infatti, era parte di quella che è stata chiamata una "monarchia composita", la Monarchia Cattolica, ed era quindi chiamata a sostenere la politica spagnola nei vari territori a essa soggetti. Chiudere Napoli e il suo porto verso l'esterno, impedirne comunicazioni e commerci significava non solo isolare una città dalle dimensioni enormi e punto di partenza e di arrivo di merci dirette in tutto il Mezzogiorno, con danni gravi per la popolazione meridionale, ma anche ostacolare la più ampia politica internazionale della Monarchia spagnola. Cosa accadeva, quindi, durante un'emergenza sanitaria? Vari elementi impedivano un totale isolamento di questa importante città mediterranea, con conseguenze gravi per la sua popolazione e per le altre località distribuite sull'intero territorio meridionale. E' di tali emergenze, scoppiate nel corso del Seicento, che intendiamo occuparci, mostrando gli elementi che limitavano un efficace controllo del territorio e le "politiche" adottate dal governo, volte a proteggere la popolazione e, al tempo stesso, a non bloccare del tutto i movimenti da e per la capitale.

Proteggere una capitale. Napoli, città mediterranea, e le politiche sanitarie nel Mediterraneo tra medioevo ed età moderna

Idamaria Fusco
2015

Abstract

Napoli, nel Seicento, era una capitale di un regno e una importante città mediterranea. Attraverso il suo porto transitavano imbarcazioni dedite a vari tipi di commerci e navi destinate a trasportare uomini e risorse per sostenere una più ampia politica internazionale. Napoli, infatti, era parte di quella che è stata chiamata una "monarchia composita", la Monarchia Cattolica, ed era quindi chiamata a sostenere la politica spagnola nei vari territori a essa soggetti. Chiudere Napoli e il suo porto verso l'esterno, impedirne comunicazioni e commerci significava non solo isolare una città dalle dimensioni enormi e punto di partenza e di arrivo di merci dirette in tutto il Mezzogiorno, con danni gravi per la popolazione meridionale, ma anche ostacolare la più ampia politica internazionale della Monarchia spagnola. Cosa accadeva, quindi, durante un'emergenza sanitaria? Vari elementi impedivano un totale isolamento di questa importante città mediterranea, con conseguenze gravi per la sua popolazione e per le altre località distribuite sull'intero territorio meridionale. E' di tali emergenze, scoppiate nel corso del Seicento, che intendiamo occuparci, mostrando gli elementi che limitavano un efficace controllo del territorio e le "politiche" adottate dal governo, volte a proteggere la popolazione e, al tempo stesso, a non bloccare del tutto i movimenti da e per la capitale.
2015
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
Napoli
Mediterraneo
politiche sanitarie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/319160
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