La salvaguardia e gestione in maniera sostenibile delle biorisorse nei settori agrario, alimentare, ambientale e della tutela della salute, insieme all'aumento delle conoscenze di biologia di base sono gli obiettivi istituzionali dell'Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Bari. Il nucleo di questa attività è rappresentato dalla banca del germoplasma che dal 1970 custodisce oltre 65.000 accessioni di 524 specie di piante agrarie di interesse mediterraneo, 73 delle quali appartengono alle leguminose. Negli ultimi due decenni l'IBBR ha partecipato e coordinato numerosi progetti di ricerca, finalizzati al reperimento, caratterizzazione e promozione di centinaia di ecotipi italiani di leguminose. Queste attività sono state condotte in collaborazione con diverse Università, Istituti del CREA, assessorati regionali all'agricoltura, provincie, comuni e associazioni di agricoltori. Le ricerche svolte hanno consentito di definire le caratteristiche agronomiche, genetiche e nutrizionali degli ecotipi studiati. Inoltre, l'IBBR ha supportato da un punto di vista scientifico l'iter burocratico per l'ottenimento di marchi comunitari (IGP e DOP) e non (es. marchio De.C.O.) o l'iscrizione al registro dei prodotti tipici regionali per alcuni ecotipi di particolare pregio. A titolo di esempio dell'attività svolta sono presentati i risultati ottenuti in collaborazione col CREA-ORT di Pontecagnano, con l'ALSIA A.A.S.S.D. 'Pollino' di Rotonda (PZ), e quelli del progetto PSR "SaVeGRaINPuglia" attualmente in corso, che vede l'IBBR impegnato nel ruolo di capofila. La Campania è una delle regioni più ricche di biodiversità vegetale. Con la Misura 214 del PSR 2007-2013, sono stati finanziati due importanti progetti, Agrigenet e Salve, che hanno coinvolto Istituzioni universitarie e di ricerca (CREA, CNR) campane. Queste Istituzioni si sono impegnate nella caratterizzazione agronomica, morfo-fisiologica, biochimica, chimico-nutrizionale, organolettica e molecolare, di un elevato numero di varietà locali campane di ortive, fruttiferi e vitigni. Tra i legumi, sono stati caratterizzati 16 ecotipi di fagiolo, 9 di cicerchia, 7 di cece e 2 di lenticchia. Le caratterizzazioni eseguite ai vari livelli sopra menzionati, hanno consentito di confermare o individuare diversi legumi locali sicuramente degni di essere inseriti in percorsi di valorizzazione dei prodotti tipici, per i quali la Regione Campania sta molto investendo, al fine di creare opportunità di reddito e di presidio degli areali interni svantaggiati.
I legumi nella biodiversità mediterranea
LAGHETTI G;PIERGIOVANNI AR;LIOI L;
2016
Abstract
La salvaguardia e gestione in maniera sostenibile delle biorisorse nei settori agrario, alimentare, ambientale e della tutela della salute, insieme all'aumento delle conoscenze di biologia di base sono gli obiettivi istituzionali dell'Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Bari. Il nucleo di questa attività è rappresentato dalla banca del germoplasma che dal 1970 custodisce oltre 65.000 accessioni di 524 specie di piante agrarie di interesse mediterraneo, 73 delle quali appartengono alle leguminose. Negli ultimi due decenni l'IBBR ha partecipato e coordinato numerosi progetti di ricerca, finalizzati al reperimento, caratterizzazione e promozione di centinaia di ecotipi italiani di leguminose. Queste attività sono state condotte in collaborazione con diverse Università, Istituti del CREA, assessorati regionali all'agricoltura, provincie, comuni e associazioni di agricoltori. Le ricerche svolte hanno consentito di definire le caratteristiche agronomiche, genetiche e nutrizionali degli ecotipi studiati. Inoltre, l'IBBR ha supportato da un punto di vista scientifico l'iter burocratico per l'ottenimento di marchi comunitari (IGP e DOP) e non (es. marchio De.C.O.) o l'iscrizione al registro dei prodotti tipici regionali per alcuni ecotipi di particolare pregio. A titolo di esempio dell'attività svolta sono presentati i risultati ottenuti in collaborazione col CREA-ORT di Pontecagnano, con l'ALSIA A.A.S.S.D. 'Pollino' di Rotonda (PZ), e quelli del progetto PSR "SaVeGRaINPuglia" attualmente in corso, che vede l'IBBR impegnato nel ruolo di capofila. La Campania è una delle regioni più ricche di biodiversità vegetale. Con la Misura 214 del PSR 2007-2013, sono stati finanziati due importanti progetti, Agrigenet e Salve, che hanno coinvolto Istituzioni universitarie e di ricerca (CREA, CNR) campane. Queste Istituzioni si sono impegnate nella caratterizzazione agronomica, morfo-fisiologica, biochimica, chimico-nutrizionale, organolettica e molecolare, di un elevato numero di varietà locali campane di ortive, fruttiferi e vitigni. Tra i legumi, sono stati caratterizzati 16 ecotipi di fagiolo, 9 di cicerchia, 7 di cece e 2 di lenticchia. Le caratterizzazioni eseguite ai vari livelli sopra menzionati, hanno consentito di confermare o individuare diversi legumi locali sicuramente degni di essere inseriti in percorsi di valorizzazione dei prodotti tipici, per i quali la Regione Campania sta molto investendo, al fine di creare opportunità di reddito e di presidio degli areali interni svantaggiati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.