The role of Cognitive Science and cognition is fundamental to see the social change. Drawing on different sources, this article analyzes aspects of the past and of the current world situation, where erroneous perception, and therefore cognition, of the dangers, has led to the extinction of entire civilizations. The analysis is initially carried out from a linguistic point of view and followed by a more strictly scientific point of view, highlighting in at least two cases the mathematical significance of some variables in play. In particular, we have focused on the depletion of non-renewable natural resources - such as minerals - and on certain cases of recycling that, even when conducted in the most virtuous way, never leads to a complete reuse of matter. This means that every recycle passage will lose a small but increasing proportion of materials that need to be reintegrated. So, even where our perception/cognition causes us not to disturb us, the problem is present, albeit unclear. The second case discussed here is the net recoverable energy from a source. We define the acronym Eroei (Energy Return on Energy Invested) and we show graphically that, even if we are near the limit of the load capacity of an (eco) system, net power is still high. This means walking unconscious close to the barracks - see the first part with linguistic examples - or, if you prefer, being among those who are celebrating on the Titanic dance hall, few minutes before the crash. Finally, a possible explanation, always graphic, of this modus operandi: in a chart that has close to the origin of the Cartesian axes the life closest to us in terms of space (family, city, neighborhood, race, country, world) and time (days, few years, life expectancy, future generations), human beings are all close to the origin of the axes.

Il ruolo della cognizione - e quindi delle Scienze Cognitive - in relazione al mutamento sociale risulta di fondamentale importanza. Attingendo da fonti diverse, nel presente articolo si analizzano aspetti del passato, e della situazione mondiale attuale, in cui una errata percezione, e quindi cognizione, dei pericoli ha condotto all'estinzione di intere civiltà. L'analisi è condotta inizialmente da un punto di vista linguistico e nel seguito da un punto di vista più strettamente scientifico, evidenziando in almeno due casi il significato matematico di alcune grandezze in gioco. In particolare ci si è concentrati sull'esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili - come i minerali - e su alcuni casi di riciclo che, anche quando condotto nel modo più virtuoso, non porta mai a un completo riuso della materia. Questo significa che a ogni passaggio del riciclo si perde una piccola ma sempre più consistente quota di materiali che devono essere reintegrati. Quindi: anche laddove la nostra percezione/cognizione ci induce a non allarmarci, il problema è presente, anche se poco evidente. Il secondo caso qui discusso è quello dell'energia netta recuperabile da una fonte. Si definisce l'acronimo Eroei (Energy Return on Energy Invested - resa energetica sull'investimento) e si mostra graficamente come, quand'anche prossimi al limite della capacità di carico di un (eco)sistema, l'energia netta sia ancora alta. Ciò significa camminare inconsapevoli vicini al baratro - esempi linguistici della prima parte - o, se si preferisce, essere tra coloro che stanno festeggiando sul ponte del Titanic a pochi minuti dallo schianto. Infine una possibile spiegazione, sempre grafica, di questo modus operandi: in un grafico che abbia vicino all'origine degli assi cartesiani la vita a noi più vicina in termini di spazio (famiglia, città, vicinato, razza, paese, mondo) e tempo (giorni, pochi anni, durata della vita, generazioni future), gli esseri umani si concentrano tutti vicino all'origine degli assi.

Lontani dal (senso dell') equilibrio: qualche aspetto cognitivo del nostro modo di vivere nel presente

Luciano Celi
2017

Abstract

The role of Cognitive Science and cognition is fundamental to see the social change. Drawing on different sources, this article analyzes aspects of the past and of the current world situation, where erroneous perception, and therefore cognition, of the dangers, has led to the extinction of entire civilizations. The analysis is initially carried out from a linguistic point of view and followed by a more strictly scientific point of view, highlighting in at least two cases the mathematical significance of some variables in play. In particular, we have focused on the depletion of non-renewable natural resources - such as minerals - and on certain cases of recycling that, even when conducted in the most virtuous way, never leads to a complete reuse of matter. This means that every recycle passage will lose a small but increasing proportion of materials that need to be reintegrated. So, even where our perception/cognition causes us not to disturb us, the problem is present, albeit unclear. The second case discussed here is the net recoverable energy from a source. We define the acronym Eroei (Energy Return on Energy Invested) and we show graphically that, even if we are near the limit of the load capacity of an (eco) system, net power is still high. This means walking unconscious close to the barracks - see the first part with linguistic examples - or, if you prefer, being among those who are celebrating on the Titanic dance hall, few minutes before the crash. Finally, a possible explanation, always graphic, of this modus operandi: in a chart that has close to the origin of the Cartesian axes the life closest to us in terms of space (family, city, neighborhood, race, country, world) and time (days, few years, life expectancy, future generations), human beings are all close to the origin of the axes.
2017
9788898138258
Il ruolo della cognizione - e quindi delle Scienze Cognitive - in relazione al mutamento sociale risulta di fondamentale importanza. Attingendo da fonti diverse, nel presente articolo si analizzano aspetti del passato, e della situazione mondiale attuale, in cui una errata percezione, e quindi cognizione, dei pericoli ha condotto all'estinzione di intere civiltà. L'analisi è condotta inizialmente da un punto di vista linguistico e nel seguito da un punto di vista più strettamente scientifico, evidenziando in almeno due casi il significato matematico di alcune grandezze in gioco. In particolare ci si è concentrati sull'esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili - come i minerali - e su alcuni casi di riciclo che, anche quando condotto nel modo più virtuoso, non porta mai a un completo riuso della materia. Questo significa che a ogni passaggio del riciclo si perde una piccola ma sempre più consistente quota di materiali che devono essere reintegrati. Quindi: anche laddove la nostra percezione/cognizione ci induce a non allarmarci, il problema è presente, anche se poco evidente. Il secondo caso qui discusso è quello dell'energia netta recuperabile da una fonte. Si definisce l'acronimo Eroei (Energy Return on Energy Invested - resa energetica sull'investimento) e si mostra graficamente come, quand'anche prossimi al limite della capacità di carico di un (eco)sistema, l'energia netta sia ancora alta. Ciò significa camminare inconsapevoli vicini al baratro - esempi linguistici della prima parte - o, se si preferisce, essere tra coloro che stanno festeggiando sul ponte del Titanic a pochi minuti dallo schianto. Infine una possibile spiegazione, sempre grafica, di questo modus operandi: in un grafico che abbia vicino all'origine degli assi cartesiani la vita a noi più vicina in termini di spazio (famiglia, città, vicinato, razza, paese, mondo) e tempo (giorni, pochi anni, durata della vita, generazioni future), gli esseri umani si concentrano tutti vicino all'origine degli assi.
social cognition
natural resource depletion
collapse
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Descrizione: Far from (the sense of) equilibrium: some cognitive aspects of our way of life in the present era
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/334566
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