Oggetto di questa presentazione è la descrizione di alcuni casi di studio di monitoraggio in area vasta di pericolosità naturali che ricadono in aree archeologiche. La presentazione è stata realizzata insieme alla Dr.ssa Cristina di Salvo (CNR IGAG) ed il Dr. Emiliano Di Luzio (CNR ITABC). Vengono nel seguito descritte le metodologie e gli strumenti utilizzati per valutare le pericolosità legate a fenomeni naturali quali gli allagamenti pluviali, le cosiddette "bombe d'acqua", e le inondazioni, entrambe particolarmente gravose sulle aree archeologiche. Sono inoltre presentate tecniche per la valutazione del rischio sismico locale e per la pericolosità da instabilità di versante. Negli studi di pericolosità tra i prodotti finali sono di particolare importanza le carte tematiche di suscettibilità ai dissesti e i modelli numerici, nel caso ad esempio dello studio dell'instabilità di versanti. I prodotti sopra citati sono ottenuti dalla elaborazione di dati provenienti da strumenti di misura dei vari parametri fisici studiati, quali ad esempio i livelli idrometrici, i livelli piezometrici oppure le proprietà geofisiche dei terreni investigati, quali le frequenza di risonanza dei suoli in sito o la velocità delle onde di taglio nel sottosuolo. Tecniche e metodologie per la valutazione del rischio sono applicate a grandi aree di rilevante valore come l'area archeologica centrale di Roma, le zone dei centri storici delle città italiane e i parchi archeologici.
Studio e monitoraggio di area vasta delle pericolosità naturali in aree archeologiche
Marco Mancini;Cristina Di Salvo;Emiliano Di Luzio
2017
Abstract
Oggetto di questa presentazione è la descrizione di alcuni casi di studio di monitoraggio in area vasta di pericolosità naturali che ricadono in aree archeologiche. La presentazione è stata realizzata insieme alla Dr.ssa Cristina di Salvo (CNR IGAG) ed il Dr. Emiliano Di Luzio (CNR ITABC). Vengono nel seguito descritte le metodologie e gli strumenti utilizzati per valutare le pericolosità legate a fenomeni naturali quali gli allagamenti pluviali, le cosiddette "bombe d'acqua", e le inondazioni, entrambe particolarmente gravose sulle aree archeologiche. Sono inoltre presentate tecniche per la valutazione del rischio sismico locale e per la pericolosità da instabilità di versante. Negli studi di pericolosità tra i prodotti finali sono di particolare importanza le carte tematiche di suscettibilità ai dissesti e i modelli numerici, nel caso ad esempio dello studio dell'instabilità di versanti. I prodotti sopra citati sono ottenuti dalla elaborazione di dati provenienti da strumenti di misura dei vari parametri fisici studiati, quali ad esempio i livelli idrometrici, i livelli piezometrici oppure le proprietà geofisiche dei terreni investigati, quali le frequenza di risonanza dei suoli in sito o la velocità delle onde di taglio nel sottosuolo. Tecniche e metodologie per la valutazione del rischio sono applicate a grandi aree di rilevante valore come l'area archeologica centrale di Roma, le zone dei centri storici delle città italiane e i parchi archeologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


