La sezione cerealicola del progetto SaVeGralNPuglia che ha coinvolto 14 dei 21 partner, pubblici/ privati previsti dal programma operativo, nel biennio 2016/2017 ha integrato e ampliato i risultati ottenuti nella pregressa fase progettuale e in particolare definito alcuni caratteri distintivi relativi alle varietà locali più rappresentative tra quelle reperite nel progetto. Le informazioni storiche raccolte, hanno confermato la presenza di un considerevole numero di sinonimi ed omonimi e di eterogeneità morfologica per alcune delle risorse cerealicole raccolte. Per i grani duri (Saragolla, Carlantino, Dauno lii, Terminillo, Cento a Tomolo, Cannulino, Grano Ricco, San Pasquale, Grano Buono di Rutigliano) ed i teneri (Bianchetta, Carosella, Gentil Rosso, Maiorca, Risciola e 47 Conti) reperiti negli ambiti territoriali del Gargano, Monti Dauni, Alta Murgia, Murgia dei Trulli ed Arco Jonico Tarantino, per la secale (Jurmana) reperita nell'ambito dei Monti Dauni, orzo ed avena prevalentemente nel Tavoliere salentino e Salento delle Serre, sono state predisp'oste schede descrittive sintetiche, in cui sono stati riportati i principali caratteri morfologici, alcuni dati bio-agronomici, informazioni relative alla composizione proteica, documentazione fotografica relativa alle varie fasi fenologiche. Il grano duro Senatore Cappelli poiché prevale ,,.. come coltura cerealicola di antica tradizione in tutta la regione e in particolare nel Salento, è stato impiegato come varietà di riferimento nelle fasi di caratterizzazione morfologica, genetica, nutrizionale. Tutti i campioni sono stati predisposti per la propagazione a fini conservativi in campi catalogo, per la conservazione ex situ in celle a basse temperature (0° C, 5°C, -20° C), sottoposti a controlli per valutare lo stato fitosanitario. Al fine di verificare e definire alcuni caratteri distintivi e casi di sinonimie e omonimie un insieme rappresentativo dei campioni raccolti opportunamente selezionati in base a differenze di caratteri morfologici e composizione proteica, è stato valutata, nel biennio 2016 e 2017 sottoponendo a monitoraggio in campo ed in laboratorio, singole progenie pianta. E' stato ampliato inoltre il numero di schede digitali compilate seguendo le indicazioni riportate nei Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo (PNBA) e nei descrittori dell'lnternational Board for Plant Genetic Resources (IBPGR). Le informazioni raccolte sono state impiegate per implementare la banca dati di progetto (http:// bancadati.savegrainpuglia.it/biodiversity-samples).

VARIETA' LOCALI DI CEREALI PUGLIESI

Margiotta B;Colaprico G;Urbano M
2018

Abstract

La sezione cerealicola del progetto SaVeGralNPuglia che ha coinvolto 14 dei 21 partner, pubblici/ privati previsti dal programma operativo, nel biennio 2016/2017 ha integrato e ampliato i risultati ottenuti nella pregressa fase progettuale e in particolare definito alcuni caratteri distintivi relativi alle varietà locali più rappresentative tra quelle reperite nel progetto. Le informazioni storiche raccolte, hanno confermato la presenza di un considerevole numero di sinonimi ed omonimi e di eterogeneità morfologica per alcune delle risorse cerealicole raccolte. Per i grani duri (Saragolla, Carlantino, Dauno lii, Terminillo, Cento a Tomolo, Cannulino, Grano Ricco, San Pasquale, Grano Buono di Rutigliano) ed i teneri (Bianchetta, Carosella, Gentil Rosso, Maiorca, Risciola e 47 Conti) reperiti negli ambiti territoriali del Gargano, Monti Dauni, Alta Murgia, Murgia dei Trulli ed Arco Jonico Tarantino, per la secale (Jurmana) reperita nell'ambito dei Monti Dauni, orzo ed avena prevalentemente nel Tavoliere salentino e Salento delle Serre, sono state predisp'oste schede descrittive sintetiche, in cui sono stati riportati i principali caratteri morfologici, alcuni dati bio-agronomici, informazioni relative alla composizione proteica, documentazione fotografica relativa alle varie fasi fenologiche. Il grano duro Senatore Cappelli poiché prevale ,,.. come coltura cerealicola di antica tradizione in tutta la regione e in particolare nel Salento, è stato impiegato come varietà di riferimento nelle fasi di caratterizzazione morfologica, genetica, nutrizionale. Tutti i campioni sono stati predisposti per la propagazione a fini conservativi in campi catalogo, per la conservazione ex situ in celle a basse temperature (0° C, 5°C, -20° C), sottoposti a controlli per valutare lo stato fitosanitario. Al fine di verificare e definire alcuni caratteri distintivi e casi di sinonimie e omonimie un insieme rappresentativo dei campioni raccolti opportunamente selezionati in base a differenze di caratteri morfologici e composizione proteica, è stato valutata, nel biennio 2016 e 2017 sottoponendo a monitoraggio in campo ed in laboratorio, singole progenie pianta. E' stato ampliato inoltre il numero di schede digitali compilate seguendo le indicazioni riportate nei Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo (PNBA) e nei descrittori dell'lnternational Board for Plant Genetic Resources (IBPGR). Le informazioni raccolte sono state impiegate per implementare la banca dati di progetto (http:// bancadati.savegrainpuglia.it/biodiversity-samples).
2018
Istituto di Bioscienze e Biorisorse
978-88-99823-24-5
ambiti territoriali
conservazione ex situ ed in situ
risorse cerealicole
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/347721
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