Il concetto di resilienza venne inizialmente definito come «capacità di un sistema di ritornare a uno stato di equilibrio dopo un disturbo temporaneo» (Stanley Holling, 1973). Ma quali sono i limiti di durata sottesi all'aggettivo 'temporaneo' quando i tempi sono quelli millenari degli insediamenti urbani antichi? Nell'ambito della ricerca sulla resilienza assume allora uno specifico campo di approfondimento quello rappresentato dalla capacità di rinnovarsi dei centri storici, luoghi in cui diffusissimi e lenti processi di museificazione assecondano le logiche della conservazione, ma non quelle della vivibilità. In relazione a tali aspetti critici e attraverso l'introduzione del termine 'smart', possono essere affrontati gli aspetti di economy, people, governance, mobility, environment, living per sintetizzare e orientare una prospettiva complessa di sviluppo urbano e orientare la progettazione contemporanea degli 'open spaces' dei centri storici affinché la loro trasformazione possa consentire ad un 'durable past' di proiettarsi in uno 'smart future'. Questo lavoro analizza nuovi percorsi di ricerca e recenti esperienze di interventi compatibili, capaci di radicare soluzioni smart alla morfologia e ai caratteri identitari di luoghi consolidati. Partendo da una precisa strutturazione dei temi, viene approfondito il quadro internazionale di strategie integrate e transcalari, per raccogliere e sistematizzare un panorama di soluzioni dalle quali partire per declinare di volta in volta azioni smart per centri storici dalle caratteristiche specifiche.
Smart Ancient City. Nuove Prospettive Del Progetto Urbano per i Centri Storici
Gigliarelli E;Cessari L;
2017
Abstract
Il concetto di resilienza venne inizialmente definito come «capacità di un sistema di ritornare a uno stato di equilibrio dopo un disturbo temporaneo» (Stanley Holling, 1973). Ma quali sono i limiti di durata sottesi all'aggettivo 'temporaneo' quando i tempi sono quelli millenari degli insediamenti urbani antichi? Nell'ambito della ricerca sulla resilienza assume allora uno specifico campo di approfondimento quello rappresentato dalla capacità di rinnovarsi dei centri storici, luoghi in cui diffusissimi e lenti processi di museificazione assecondano le logiche della conservazione, ma non quelle della vivibilità. In relazione a tali aspetti critici e attraverso l'introduzione del termine 'smart', possono essere affrontati gli aspetti di economy, people, governance, mobility, environment, living per sintetizzare e orientare una prospettiva complessa di sviluppo urbano e orientare la progettazione contemporanea degli 'open spaces' dei centri storici affinché la loro trasformazione possa consentire ad un 'durable past' di proiettarsi in uno 'smart future'. Questo lavoro analizza nuovi percorsi di ricerca e recenti esperienze di interventi compatibili, capaci di radicare soluzioni smart alla morfologia e ai caratteri identitari di luoghi consolidati. Partendo da una precisa strutturazione dei temi, viene approfondito il quadro internazionale di strategie integrate e transcalari, per raccogliere e sistematizzare un panorama di soluzioni dalle quali partire per declinare di volta in volta azioni smart per centri storici dalle caratteristiche specifiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.