La strada che il calcio ha dovuto percorrere per ottenere un riconoscimento da parte della letteratura e della poesia è stato lungo e irto di ostacoli, ma oggi - forse - nessuno più negherebbe che questa disciplina sportiva, quale attività umana, possa essere oggetto di racconti in prosa e di versi, sia in quanto narrazione di una vicenda dell'uomo, sempre più sentita nella vita attuale, anche come momento di svago, specie in Italia, sia in quanto metafora di problematiche più complesse che quotidianamente l'individuo è tenuto ad affrontare. Umberto Saba e Fernando Acitelli, seppur con modalità e in tempi diversi, ben rappresentano il legame che congiunge calcio e poesia. Entrambi parte della vita dell'uomo, calcio e poesia sono anche metafora della vicenda umana, immagine di un'esistenza che, come una partita di pallone, va giocata fino in fondo.
«Il portiere caduto alla difesa» Calcio e poesia nella letteratura italiana del Novecento
Fusco I
2020
Abstract
La strada che il calcio ha dovuto percorrere per ottenere un riconoscimento da parte della letteratura e della poesia è stato lungo e irto di ostacoli, ma oggi - forse - nessuno più negherebbe che questa disciplina sportiva, quale attività umana, possa essere oggetto di racconti in prosa e di versi, sia in quanto narrazione di una vicenda dell'uomo, sempre più sentita nella vita attuale, anche come momento di svago, specie in Italia, sia in quanto metafora di problematiche più complesse che quotidianamente l'individuo è tenuto ad affrontare. Umberto Saba e Fernando Acitelli, seppur con modalità e in tempi diversi, ben rappresentano il legame che congiunge calcio e poesia. Entrambi parte della vita dell'uomo, calcio e poesia sono anche metafora della vicenda umana, immagine di un'esistenza che, come una partita di pallone, va giocata fino in fondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


