'No hugging, dear, I'm British': i viaggi di Sir Arthur Evans nel Mediterraneo fra natura, archeologia e coinvolgimenti (an-) emozionali

Sir Arthur Evans is especially known for the excavation of the Minoan palace at Knossos, in Crete, started in March 1900 and continuing after his death in 1941 until today. Before Knossos, Evans did other efforts to achieve the desired celebrity. As a British correspondent, he first went to the Balkans, where he lived with his wife in a front sea house, and then in Italy, Greece, north Africa and finally Crete. In his reports, that are not just a precise account of facts and politics, but also a look to ethnography, religions, history, and archaeology, it is possible to identify specific traits of his personality and strong attention for the countries he visited and their inhabitants. In the continuous alternation between a predictable Victorian superiority attitude and a genuine curiosity, Evans rarely lets himself going in other directions, looking at nature, landscapes, people, and archaeology with an apparently (an-) emotional attitude, but actually imbued of human participation and sensitivity for nature.

Sir Arthur Evans è noto soprattutto per lo scavo del palazzo di Cnosso a Creta, iniziato nel marzo del 1900 e proseguito oltre la sua morte, avvenuta nel 1941, fino a oggi. Prima di Cnosso, Evans fece altri tentativi di raggiungere una certa celebrità. Come corrispondente britannico, viaggiò prima nei Balcani, dove visse con sua moglie in una casa sul mare, e in seguito visitò l'Italia, la Grecia, il nord Africa e, finalmente, Creta. Nei suoi rendiconti, che non sono soltanto dei report su eventi e politica, ma guardano anche all'etnografia, le religioni, la storia e l'archeologia, è possibile riconoscere dei precisi tratti della sua personalità e una grande attenzione nei confronti dei paesi che visitava e dei suoi abitanti.