Negli ultimi anni sono emerse con sempre maggiore evidenza le molte criticità che purtroppo da tempo caratterizzano il settore vivaistico toscano. Queste carenze strutturali sono in gran parte determinate dal ritardo nello sviluppo che il vivaismo ha registrato e che ha determinato una scarsa diffusione dell'innovazione, sia di prodotto che di processo, una progressiva vetusta delle attrezzature aziendali, l'assenza di referenze certificate, una non propensione delle aziende a lavorare insieme, a far squadra. Ed è stato per affrontare queste criticità, per dare un contributo al loro superamento, che è stato elaborato ed attuato, con la partecipazione diretta o indiretta di oltre 100 imprese, il presente Progetto Integrato di Filiera, denominato 3S Eco-nursery. L'acronimo 3 S sta ad indicare il riferimento alla Smart Specialisation Strategy, che è una scelta di sviluppo economico, sostenuta dalla Comunità Europea, che vede nella specializzazione produttiva non un elemento di impoverimento e di squilibrio del territorio ma piuttosto un fattore strategico che permette di avviare e sostenere lo sviluppo di tutte le altre componenti economiche, sociali ed ambientali di una determinata area. Questo infatti è il ruolo che deve rivestire il vivaismo all'interno della realtà pistoiese; ruolo alla cui affermazione il Progetto ha dato il proprio contributo positivo, rappresentando una concreta occasione per le aziende vivaistiche partecipanti di effettuare, tramite puntuali investimenti, un ammodernamento delle proprie strutture, con significative ricadute positive sull'ambiente e sulla capacità competitiva dell'azienda. L'altra componente del titolo, Eco-Nursery, e cioè vivaio ecocompatibile, è dovuto al fatto che il Progetto prende in considerazione le varie attività che si esercitano all'interno di un vivaio e, tramite la introduzione di più innovazioni, mira ad elevare la compatibilità ambientale del vivaismo nel suo complesso, facendo del rispetto ambientale un fattore di competitività economica e di attenzione sociale al benessere delle collettività insediate in prossimità alle aree vivaistiche. È indubbio infatti che la parte più saliente e pregnante del Progetto sia rappresentata dalle attività di sperimentazione condotte per mettere a punto le innovazioni utili a comprimere l'impatto ambientale delle attività produttive vivaistiche. Per poter attuare questo articolato programma di innovazioni (adozione di substrati alternativi alla torba, contenimento dell'erbe infestanti, sperimentazione di un vaso biodegradabile, Integrated Pest Management (IPM) ed impiego di bio-pesticidi, riduzione dell'apporto energetico nelle serre ed analisi del Ciclo di Vita LCA), il Progetto ha potuto avvalersi del contributo di sette soggetti scientifici che nel tempo hanno maturato specifiche competenze in merito. Infine, il Progetto ha dato ampio risalto all'attività di divulgazione dei risultati, di cui il Convegno conclusivo e questa pubblicazione rappresentano alcuni degli elementi più significative. A questa attività e stata affidata la capacità non solo di trasferire le conoscenze e di coinvolgere i soggetti di tutta la filiera, ma anche di avviare processi emulative da parte di altri operatori economici.

Integrated pest management (IPM) ed impiego di biopesticidi

Battista P;Rapi B;Romani M;Sabatini F;Luchi N;Michelozzi M;Raio A
2018

Abstract

Negli ultimi anni sono emerse con sempre maggiore evidenza le molte criticità che purtroppo da tempo caratterizzano il settore vivaistico toscano. Queste carenze strutturali sono in gran parte determinate dal ritardo nello sviluppo che il vivaismo ha registrato e che ha determinato una scarsa diffusione dell'innovazione, sia di prodotto che di processo, una progressiva vetusta delle attrezzature aziendali, l'assenza di referenze certificate, una non propensione delle aziende a lavorare insieme, a far squadra. Ed è stato per affrontare queste criticità, per dare un contributo al loro superamento, che è stato elaborato ed attuato, con la partecipazione diretta o indiretta di oltre 100 imprese, il presente Progetto Integrato di Filiera, denominato 3S Eco-nursery. L'acronimo 3 S sta ad indicare il riferimento alla Smart Specialisation Strategy, che è una scelta di sviluppo economico, sostenuta dalla Comunità Europea, che vede nella specializzazione produttiva non un elemento di impoverimento e di squilibrio del territorio ma piuttosto un fattore strategico che permette di avviare e sostenere lo sviluppo di tutte le altre componenti economiche, sociali ed ambientali di una determinata area. Questo infatti è il ruolo che deve rivestire il vivaismo all'interno della realtà pistoiese; ruolo alla cui affermazione il Progetto ha dato il proprio contributo positivo, rappresentando una concreta occasione per le aziende vivaistiche partecipanti di effettuare, tramite puntuali investimenti, un ammodernamento delle proprie strutture, con significative ricadute positive sull'ambiente e sulla capacità competitiva dell'azienda. L'altra componente del titolo, Eco-Nursery, e cioè vivaio ecocompatibile, è dovuto al fatto che il Progetto prende in considerazione le varie attività che si esercitano all'interno di un vivaio e, tramite la introduzione di più innovazioni, mira ad elevare la compatibilità ambientale del vivaismo nel suo complesso, facendo del rispetto ambientale un fattore di competitività economica e di attenzione sociale al benessere delle collettività insediate in prossimità alle aree vivaistiche. È indubbio infatti che la parte più saliente e pregnante del Progetto sia rappresentata dalle attività di sperimentazione condotte per mettere a punto le innovazioni utili a comprimere l'impatto ambientale delle attività produttive vivaistiche. Per poter attuare questo articolato programma di innovazioni (adozione di substrati alternativi alla torba, contenimento dell'erbe infestanti, sperimentazione di un vaso biodegradabile, Integrated Pest Management (IPM) ed impiego di bio-pesticidi, riduzione dell'apporto energetico nelle serre ed analisi del Ciclo di Vita LCA), il Progetto ha potuto avvalersi del contributo di sette soggetti scientifici che nel tempo hanno maturato specifiche competenze in merito. Infine, il Progetto ha dato ampio risalto all'attività di divulgazione dei risultati, di cui il Convegno conclusivo e questa pubblicazione rappresentano alcuni degli elementi più significative. A questa attività e stata affidata la capacità non solo di trasferire le conoscenze e di coinvolgere i soggetti di tutta la filiera, ma anche di avviare processi emulative da parte di altri operatori economici.
2018
Istituto di Biometeorologia - IBIMET - Sede Firenze
Istituto di Bioscienze e Biorisorse
Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - IPSP
Sistema di supporto
Fitosanitario
Integrated Pest Management (IPM)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/390653
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