Lo studio della risposta sismica locale (RSL) permette di quantificare le modifiche locali di un segnale sismico di riferimento (registrato all'affioramento della formazione rocciosa). In genere, lo studio della risposta sismica locale richiede un'adeguata conoscenza delle seguenti condizioni (Kramer, 1996): 1) risposta dinamica dei terreni quando sollecitati da un'azione ciclica; 2) successione stratigrafica dei terreni di copertura sino al contatto con la formazione rocciosa di base (bedrock sismico); 3) geometria dei passaggi di strato e del piano campagna. È opportuno osservare che, in presenza di piano campagna e contatti stratigrafici orizzontali (condizione mono-dimensionale) è possibile quantificare il cosiddetto effetto stratigrafico sulla RSL. Infine, lo studio della RSL può essere valutato attraverso soluzioni analitiche in forma chiusa, approcci numerici (mono, bi, tri-dimensionali) o procedure semplificate la cui affidabilità dipende sia dal livello di dettaglio dei dati di input, sia dalla complessità delle condizioni locali. Ad esempio, in via preliminare, è possibile adottare una procedura semplificata per la produzione di carte di pericolosità locale che siano di supporto alla pianificazione e alla gestione del territorio per la mitigazione del rischio sismico su area vasta. In questo lavoro, quindi, si propone una procedura semplificata per lo studio dell'effetto stratigrafico sulla RSL in condizioni monodimensionali. La conoscenza delle condizioni locali è definita attraverso la determinazione della velocità media di propagazione delle onde di taglio nei primi 30 metri di profondità (VS30) dal database globale USGS (Allen and Wald, 2007), mentre la quantificazione dell'effetto stratigrafico è basata sull'approccio riportato nelle Norme Tecniche delle Costruzioni (ItBC, 2018). La procedura semplificata è stata applicata ai siti relativi alle stazioni accelerometriche (Luzi et al., 2016, http://itaca.mi.ingv.it) distribuiti su tutto il territorio italiano (in seguito definiti siti RETE_ITALIA) per la validazione della procedura stessa. In seguito, l'applicazione è stata estesa a tutto il territorio nazionale per la quantificazione dell'amplificazione stratigrafica in quelle aree dove non sono disponibili dati sito-specifici.

Valutazione della pericolosità sismica locale su area vasta mediante un approccio semplificato.

G Falcone;A Mendicelli;F Mori;S Fabozzi;M Moscatelli;G Occhipinti;E Peronace
2019

Abstract

Lo studio della risposta sismica locale (RSL) permette di quantificare le modifiche locali di un segnale sismico di riferimento (registrato all'affioramento della formazione rocciosa). In genere, lo studio della risposta sismica locale richiede un'adeguata conoscenza delle seguenti condizioni (Kramer, 1996): 1) risposta dinamica dei terreni quando sollecitati da un'azione ciclica; 2) successione stratigrafica dei terreni di copertura sino al contatto con la formazione rocciosa di base (bedrock sismico); 3) geometria dei passaggi di strato e del piano campagna. È opportuno osservare che, in presenza di piano campagna e contatti stratigrafici orizzontali (condizione mono-dimensionale) è possibile quantificare il cosiddetto effetto stratigrafico sulla RSL. Infine, lo studio della RSL può essere valutato attraverso soluzioni analitiche in forma chiusa, approcci numerici (mono, bi, tri-dimensionali) o procedure semplificate la cui affidabilità dipende sia dal livello di dettaglio dei dati di input, sia dalla complessità delle condizioni locali. Ad esempio, in via preliminare, è possibile adottare una procedura semplificata per la produzione di carte di pericolosità locale che siano di supporto alla pianificazione e alla gestione del territorio per la mitigazione del rischio sismico su area vasta. In questo lavoro, quindi, si propone una procedura semplificata per lo studio dell'effetto stratigrafico sulla RSL in condizioni monodimensionali. La conoscenza delle condizioni locali è definita attraverso la determinazione della velocità media di propagazione delle onde di taglio nei primi 30 metri di profondità (VS30) dal database globale USGS (Allen and Wald, 2007), mentre la quantificazione dell'effetto stratigrafico è basata sull'approccio riportato nelle Norme Tecniche delle Costruzioni (ItBC, 2018). La procedura semplificata è stata applicata ai siti relativi alle stazioni accelerometriche (Luzi et al., 2016, http://itaca.mi.ingv.it) distribuiti su tutto il territorio italiano (in seguito definiti siti RETE_ITALIA) per la validazione della procedura stessa. In seguito, l'applicazione è stata estesa a tutto il territorio nazionale per la quantificazione dell'amplificazione stratigrafica in quelle aree dove non sono disponibili dati sito-specifici.
2019
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
Area vasta
mitigazione del rischio sismico
pericolosità sismica locale
approccio semplificato
norme tecniche delle costruzioni
rete accelerometrica nazionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/391420
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