Leonardo realizza l'"Uomo vitruviano" intorno al 1490 quando si dedica agli studi di anatomia. Il rimando esplicito all'opera di Vitruvio e al suo trattato "De Architectura", che per secoli sarà la "bibbia" degli architetti, è un omaggio al concetto di proporzione. Questa idea informerà l'intera opera leonardiana - l'Uomo vitruviano non è che un esempio (che ha avuto un certo seguito) - e non sarà che un tassello della visione olistica del genio toscano. A questo eclettismo sembra far da eco, oltre un secolo dopo, lo scienziato pisano Galileo Galilei i cui interessi non si limitano alla scienza. La celebre opera dell'uomo iscritto nel cerchio e nel quadrato costituisce quindi un primo ideale punto di contatto tra i due scienziati e artisti toscani, da cui partire per vedere i pochissimi gradi di separazione che ci conducono dall'uno all'altro. Leonardo sintetizza le due figure che Vitruvio tratta separatamente: l'"homo ad quadratum" e l'"homo ad circulum" citando inoltre l'iconografia medievale in cui il cerchio rappresentava il cielo e il quadrato la terra. Ma poi ci dice altro: l'uomo è al centro di tutto, è misurabile nelle sue proporzioni e diventa misura del tutto. L'uomo al centro di tutto è l'Umanesimo, l'uomo come misura del mondo e dell'universo è il Rinascimento. Galileo, che di quel Rinascimento può essere considerato figlio, compie gesti "rivoluzionari", a partire da quel "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" che gli costerà l'abiura, ma la cui poesia è viva ancora oggi.
Homo ad circulum et ad quadratum: Leonardo, Galileo e il 'libro della Natura'
Luciano Celi
2021
Abstract
Leonardo realizza l'"Uomo vitruviano" intorno al 1490 quando si dedica agli studi di anatomia. Il rimando esplicito all'opera di Vitruvio e al suo trattato "De Architectura", che per secoli sarà la "bibbia" degli architetti, è un omaggio al concetto di proporzione. Questa idea informerà l'intera opera leonardiana - l'Uomo vitruviano non è che un esempio (che ha avuto un certo seguito) - e non sarà che un tassello della visione olistica del genio toscano. A questo eclettismo sembra far da eco, oltre un secolo dopo, lo scienziato pisano Galileo Galilei i cui interessi non si limitano alla scienza. La celebre opera dell'uomo iscritto nel cerchio e nel quadrato costituisce quindi un primo ideale punto di contatto tra i due scienziati e artisti toscani, da cui partire per vedere i pochissimi gradi di separazione che ci conducono dall'uno all'altro. Leonardo sintetizza le due figure che Vitruvio tratta separatamente: l'"homo ad quadratum" e l'"homo ad circulum" citando inoltre l'iconografia medievale in cui il cerchio rappresentava il cielo e il quadrato la terra. Ma poi ci dice altro: l'uomo è al centro di tutto, è misurabile nelle sue proporzioni e diventa misura del tutto. L'uomo al centro di tutto è l'Umanesimo, l'uomo come misura del mondo e dell'universo è il Rinascimento. Galileo, che di quel Rinascimento può essere considerato figlio, compie gesti "rivoluzionari", a partire da quel "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" che gli costerà l'abiura, ma la cui poesia è viva ancora oggi.| File | Dimensione | Formato | |
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