Acidificazione e riscaldamento globale degli oceani rappresentano i drivers dei maggiori cambiamenti negli ecosistemi marini (Sabine et al. 2004), a danno soprattutto degli organismi calcificatori (Fabry et al. 2008). Le Isole Eolie rappresentano un laboratorio naturale idoneo per elaborare modelli e scenari per lo studio della Carbon Capture and Storage, degli effetti dell'acidificazione sull'ecosistema bentonico e della composizione chimica dei fluidi idrotermali Nel 2019, nel corso della Scientific Diving Summer School presso l'ECCSEL NatLab-Italy di Panarea è stata svolta una campionatura mirata ad implementare i dati raccolti nel 2018 sulle associazioni a foraminiferi bentonici (Louvari et al. 2019), ripetendo la campionatura nei siti campionati nel 2018 con l'aggiunta di 3 nuove stazioni. I vecchi dati avevano evidenziato un effetto buffering da parte del posidonieto, offrendo alle forme generalmente viventi sui fondali un microhabitat rifugio. La campagna del 2019 si è focalizzata sulle relazioni simbiotiche tra le associazioni epifite e la Posidonia oceanica in differenti contesti di pH e temperatura. Sono stati raccolti più di 45 fasci (240 foglie) e 27 rizomi di Posidonia. Il sedimento, prelevato con siringhe (3 repliche per sito), si presenta grossolano e caratterizzato da una prevalenza di plagioclasio ed anfibolo, fasi legate al vulcanismo eoliano a carattere dacitico. Le associazioni nel sedimento non presentano particolari cambiamenti rispetto al 2018. Le analisi effettuate sulle foglie di Posidonia evidenziano come la maggior parte delle forme epifite preferiscono la parte matura delle foglie. Le forme più frequenti ed abbondanti sono Neoconorbina posidonicola, Planorbulina mediterranensis e Rosalina bradyi. Nei siti con bassi valori di pH, l'associazione è costituita esclusivamente da forme agglutinanti con dominanza di Daitrona sp. Nei rizomi l'associazione è più diversificata e caratterizzata da miliolidi e nei siti con basso valore di pH si registra una riduzione della diversità specifica ed un'associazione prevalentemente agglutinante (Ammoglobigerina globigeriniformis, Eggerelloides scabrus e Daitrona sp.) Tra le specie ialine Rosalina bradyi è la più frequente e facilmente adattabile a condizioni di stress. Nel sito "hot" l'associazione dei rizomi è caratterizzata da frequenze significative di Spirillina vivipara, rara o totalmente assente negli altri siti. Osservazioni al SEM rivelano anomalie sui gusci, provenienti dai siti con intensa attività idrotermale, relative ad avvolgimento e spessore del guscio, morfologia delle camere, densità e grandezza dei pori. Questo studio conferma come gli effetti dell'idrotermalismo si traducano in associazioni a foraminiferi bentonici caratterizzate da riduzione della biodiversità, densità faunistica, cambiamenti nella composizione dell'associazione a vantaggio delle forme agglutinanti, ed alterazione dei meccanismi di biomineralizzazione.

La risposta delle associazioni a foraminiferi all'acidificazione delle acque: il caso dell'isola di Panarea (Arcipelago delle Isole Eolie, Mar Tirreno)

Conte;M C;Ingrassia M;
2021

Abstract

Acidificazione e riscaldamento globale degli oceani rappresentano i drivers dei maggiori cambiamenti negli ecosistemi marini (Sabine et al. 2004), a danno soprattutto degli organismi calcificatori (Fabry et al. 2008). Le Isole Eolie rappresentano un laboratorio naturale idoneo per elaborare modelli e scenari per lo studio della Carbon Capture and Storage, degli effetti dell'acidificazione sull'ecosistema bentonico e della composizione chimica dei fluidi idrotermali Nel 2019, nel corso della Scientific Diving Summer School presso l'ECCSEL NatLab-Italy di Panarea è stata svolta una campionatura mirata ad implementare i dati raccolti nel 2018 sulle associazioni a foraminiferi bentonici (Louvari et al. 2019), ripetendo la campionatura nei siti campionati nel 2018 con l'aggiunta di 3 nuove stazioni. I vecchi dati avevano evidenziato un effetto buffering da parte del posidonieto, offrendo alle forme generalmente viventi sui fondali un microhabitat rifugio. La campagna del 2019 si è focalizzata sulle relazioni simbiotiche tra le associazioni epifite e la Posidonia oceanica in differenti contesti di pH e temperatura. Sono stati raccolti più di 45 fasci (240 foglie) e 27 rizomi di Posidonia. Il sedimento, prelevato con siringhe (3 repliche per sito), si presenta grossolano e caratterizzato da una prevalenza di plagioclasio ed anfibolo, fasi legate al vulcanismo eoliano a carattere dacitico. Le associazioni nel sedimento non presentano particolari cambiamenti rispetto al 2018. Le analisi effettuate sulle foglie di Posidonia evidenziano come la maggior parte delle forme epifite preferiscono la parte matura delle foglie. Le forme più frequenti ed abbondanti sono Neoconorbina posidonicola, Planorbulina mediterranensis e Rosalina bradyi. Nei siti con bassi valori di pH, l'associazione è costituita esclusivamente da forme agglutinanti con dominanza di Daitrona sp. Nei rizomi l'associazione è più diversificata e caratterizzata da miliolidi e nei siti con basso valore di pH si registra una riduzione della diversità specifica ed un'associazione prevalentemente agglutinante (Ammoglobigerina globigeriniformis, Eggerelloides scabrus e Daitrona sp.) Tra le specie ialine Rosalina bradyi è la più frequente e facilmente adattabile a condizioni di stress. Nel sito "hot" l'associazione dei rizomi è caratterizzata da frequenze significative di Spirillina vivipara, rara o totalmente assente negli altri siti. Osservazioni al SEM rivelano anomalie sui gusci, provenienti dai siti con intensa attività idrotermale, relative ad avvolgimento e spessore del guscio, morfologia delle camere, densità e grandezza dei pori. Questo studio conferma come gli effetti dell'idrotermalismo si traducano in associazioni a foraminiferi bentonici caratterizzate da riduzione della biodiversità, densità faunistica, cambiamenti nella composizione dell'associazione a vantaggio delle forme agglutinanti, ed alterazione dei meccanismi di biomineralizzazione.
2021
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
foraminiferi bentonici
idrotermalismo
posidonieto
Panarea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/399449
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