In the Bronze Age, Apulia, like much of Southern Italy, was characterized by theApennine culture with its sub-Apennine developments, whose funerary ritualinvolved burial in "grotticella" tombs with collective inhumations. With the adventof the Late Bronze Age (12th-11th century BC), the region was shocked bya series of traumatic events, connected to the traditional arrival of Iapigian peoplefrom Illyria, which put an end to the existence of the villages of the BronzeAge. The new settlements have totally different characteristics, while the funeraryritual involves the abandonment of the traditional "grotticella" tombs andthe appearance of new types of burials (mound and pit tombs) that will remainin use throughout the Iron Age.Between the 6th and 5th centuries BC Northern Apulia is hit by a strong culturalcurrent from Etruscan Campania, which introduces numerous artifacts anda new type of burial, like the artificial grotticella tomb for multiple depositionsreserved for members of the same family. The oldest examples are attested inAscoli Satriano and Salapia and date back to the first half of the fifth century BC,although its wider use will only begin at the beginning of the fourth century. Inthis last phase, due to the influence of the Tarentine culture, the large chambertombs appear, which, in addition to presenting considerable architectural preparations,are decorated with elegant often figured paintings that on the one handrefer to the Etruscan-Campanian territory, from the other are inspired by Macedonianmodels of the great royal tombs.There are also innovations in the funerary ritual, because in addition to the traditionalburial appears the semi-cremation in situ, the meaning of which is stillunknown. The funerary assemblages yielded from these tombs are of extraordinaryrichness, as they also include, in addition to the traditional local pottery,many red-figure vases of exceptional workmanship, glass vessels, goldsmiths andother prestige goods coming from the most disparate cultural environments thatattest to the vitality of the aristocratic people of northern Apulia.

Nell'età del bronzo la Puglia, come gran parte dell'Italia meridionale, era contraddistintadalla cultura appenninica con i suoi sviluppi subappenninici, il cuirituale funerario prevedeva la sepoltura nelle tombe a grotticella con inumazionicollettive. Con l'avvento del Bronzo Finale (XII-XI secolo a.C.), la regione èsconvolta da una serie di eventi traumatici, collegabili al tradizionale arrivodelle genti iapigie dall'Illiria, che pongono fine all'esistenza dei villaggi dell'etàdel bronzo. I nuovi abitati si presentano con caratteristiche totalmente differenti,mentre il rituale funerario prevede l'abbandono delle tradizionali tombe agrotticella e la comparsa di nuove tipologie di sepolture (tombe a tumulo e afossa) che rimarranno in uso per tutta l'età del ferro.Tra VI e V secolo a.C. la Puglia settentrionale è investita da una forte correnteculturale proveniente dalla Campania etrusca, la quale introduce numerosi manufattie un nuovo tipo sepoltura, ossia la tomba a grotticella artificiale per deposizioniplurime riservate ai membri di una stessa famiglia. Gli esempi piùantichi sono attestati ad Ascoli Satriano e a Salapia e risalgono alla prima metàdel V secolo a.C., sebbene una sua utilizzazione più ampia si avrà solo a partiredall'inizio del IV secolo. In quest'ultima fase compaiono, per influenza dell'ambientetarantino, le grandi tombe a camera, le quali, oltre a presentare notevoliapprestamenti architettonici, sono decorate da eleganti pitture spesso figurateche da un lato rimandano all'ambiente etrusco-campano, dall'altro si ispiranoai modelli macedoni delle grandi tombe reali.Anche nel rituale funerario si hanno delle innovazioni, in quanto alla tradizionaleinumazione si riscontra la semicremazione in situ, il cui significato è ancorasconosciuto. I corredi restituiti da queste tombe sono di straordinaria ricchezza,in quanto comprendono oltre alle tradizionali ceramiche locali, anchevasi a figure rosse di eccezionale fattura, vasi in vetro, oreficerie e altri beni diprestigio provenienti dai più disparati ambienti culturali che attestano la vitalitàdelle genti aristocratiche della Puglia settentrionale.

Tombe a camera e a grotticella della Daunia tra V e III secolo a.C. Architettura, pitture funerarie e contesti

Montanaro A. C.
2022

Abstract

In the Bronze Age, Apulia, like much of Southern Italy, was characterized by theApennine culture with its sub-Apennine developments, whose funerary ritualinvolved burial in "grotticella" tombs with collective inhumations. With the adventof the Late Bronze Age (12th-11th century BC), the region was shocked bya series of traumatic events, connected to the traditional arrival of Iapigian peoplefrom Illyria, which put an end to the existence of the villages of the BronzeAge. The new settlements have totally different characteristics, while the funeraryritual involves the abandonment of the traditional "grotticella" tombs andthe appearance of new types of burials (mound and pit tombs) that will remainin use throughout the Iron Age.Between the 6th and 5th centuries BC Northern Apulia is hit by a strong culturalcurrent from Etruscan Campania, which introduces numerous artifacts anda new type of burial, like the artificial grotticella tomb for multiple depositionsreserved for members of the same family. The oldest examples are attested inAscoli Satriano and Salapia and date back to the first half of the fifth century BC,although its wider use will only begin at the beginning of the fourth century. Inthis last phase, due to the influence of the Tarentine culture, the large chambertombs appear, which, in addition to presenting considerable architectural preparations,are decorated with elegant often figured paintings that on the one handrefer to the Etruscan-Campanian territory, from the other are inspired by Macedonianmodels of the great royal tombs.There are also innovations in the funerary ritual, because in addition to the traditionalburial appears the semi-cremation in situ, the meaning of which is stillunknown. The funerary assemblages yielded from these tombs are of extraordinaryrichness, as they also include, in addition to the traditional local pottery,many red-figure vases of exceptional workmanship, glass vessels, goldsmiths andother prestige goods coming from the most disparate cultural environments thatattest to the vitality of the aristocratic people of northern Apulia.
2022
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
9788894712506
Nell'età del bronzo la Puglia, come gran parte dell'Italia meridionale, era contraddistintadalla cultura appenninica con i suoi sviluppi subappenninici, il cuirituale funerario prevedeva la sepoltura nelle tombe a grotticella con inumazionicollettive. Con l'avvento del Bronzo Finale (XII-XI secolo a.C.), la regione èsconvolta da una serie di eventi traumatici, collegabili al tradizionale arrivodelle genti iapigie dall'Illiria, che pongono fine all'esistenza dei villaggi dell'etàdel bronzo. I nuovi abitati si presentano con caratteristiche totalmente differenti,mentre il rituale funerario prevede l'abbandono delle tradizionali tombe agrotticella e la comparsa di nuove tipologie di sepolture (tombe a tumulo e afossa) che rimarranno in uso per tutta l'età del ferro.Tra VI e V secolo a.C. la Puglia settentrionale è investita da una forte correnteculturale proveniente dalla Campania etrusca, la quale introduce numerosi manufattie un nuovo tipo sepoltura, ossia la tomba a grotticella artificiale per deposizioniplurime riservate ai membri di una stessa famiglia. Gli esempi piùantichi sono attestati ad Ascoli Satriano e a Salapia e risalgono alla prima metàdel V secolo a.C., sebbene una sua utilizzazione più ampia si avrà solo a partiredall'inizio del IV secolo. In quest'ultima fase compaiono, per influenza dell'ambientetarantino, le grandi tombe a camera, le quali, oltre a presentare notevoliapprestamenti architettonici, sono decorate da eleganti pitture spesso figurateche da un lato rimandano all'ambiente etrusco-campano, dall'altro si ispiranoai modelli macedoni delle grandi tombe reali.Anche nel rituale funerario si hanno delle innovazioni, in quanto alla tradizionaleinumazione si riscontra la semicremazione in situ, il cui significato è ancorasconosciuto. I corredi restituiti da queste tombe sono di straordinaria ricchezza,in quanto comprendono oltre alle tradizionali ceramiche locali, anchevasi a figure rosse di eccezionale fattura, vasi in vetro, oreficerie e altri beni diprestigio provenienti dai più disparati ambienti culturali che attestano la vitalitàdelle genti aristocratiche della Puglia settentrionale.
Tombe a camera
pittura funeraria
Daunia antica
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
prod_472498-doc_192354.pdf

Open Access dal 28/10/2023

Descrizione: Tombe a camera e a grotticella della Daunia tra V e III secolo a.C. Architettura, pitture funerarie e contesti
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 10.06 MB
Formato Adobe PDF
10.06 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/414104
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact