The presence of contaminated sites in ever increasing numbers brings several management problems and often leads to a waste of important resources, such as soils and water which cannot be utilised. Remediation with conventional technologies is sometimes unfeasible due to economic reasons or for the opposition of the public opinion, but it is often the only available alternative. Since many years, biological techniques for remediation, bioremediation and phytoremediation, have been studied; they can give acceptable results with a lower environmental impact, even if with longer time periods. In particular, the use of higher plants in decontamination has been limited by legislation constraints, and also for lack of plant species, which can be really effective towards specific contaminants. In this paper the remediation potential of a short rotation coppicing with poplars selected for bioenergy production and for specific remediation needs of two national interest contaminated sites: 1) the agricultur- al soil polluted with lindane and isomers in the River Sacco valley in the roman province, 2) the soil of the industrial area of the ENI Oil Island by Porto Marghera, polluted by multiple heavy metals. It is also shown and evaluated an example of manure spreading on a poplar plantation by a farm of Torre in Pietra in the Agro Romano.

L'esistenza di siti contaminati, in numero sempre crescente, pone seri problemi di gestione e comporta spesso la perdita di risorse importanti, sotto forma di suoli e acque che non possono essere utilizzati. Il risanamento con tecnologie convenzionali è a volte proibitivo per motivi economici o per la resistenza dell'opinione pubblica, ma rimane spesso l'unica possibilità. Sono da diversi anni studiate tecnologie biologiche di risanamento, biorimedo e fitorimedio, che possono fornire risultati accettabili con un minore impatto ambientale, anche se a volte con tempi più lunghi. In particolare, l'uso di piante superiori per la decontaminazione è limitato per mancanze normative, ma anche per la mancanza di specie vegetali veramente efficaci nei confronti di determinati inquinanti. In questa pubblicazione è esaminata la potenzialità di risanamento ambientale attraverso la piantumazione a turno breve in di pioppi selezionati per la produzione di biomassa per energia e per l'esigenza specifica di contaminazione in due siti contaminate di interesse nazionale in Italia: 1) suolo agricolo inquinato da lindano e suoi isomeri nella Valle del Sacco in provincia di Roma e 2) suolo dell'area industriale dell'Isola dei Petroli (ENI) a Porto Marghera inquinato da metalli pesanti. È inoltre riportato e valutato un esempio di smaltimento di reflui zootecnici mediante spandimento in un impianto di pioppi presso un'azienda agricola di Torre in Pietra nell'Agro Romano.

Pioppicoltura a turno di taglio breve per bioenergia e fitorimedio

Angelo Massacci;Daniele Bianconi;Pierluigi Paris
2013

Abstract

The presence of contaminated sites in ever increasing numbers brings several management problems and often leads to a waste of important resources, such as soils and water which cannot be utilised. Remediation with conventional technologies is sometimes unfeasible due to economic reasons or for the opposition of the public opinion, but it is often the only available alternative. Since many years, biological techniques for remediation, bioremediation and phytoremediation, have been studied; they can give acceptable results with a lower environmental impact, even if with longer time periods. In particular, the use of higher plants in decontamination has been limited by legislation constraints, and also for lack of plant species, which can be really effective towards specific contaminants. In this paper the remediation potential of a short rotation coppicing with poplars selected for bioenergy production and for specific remediation needs of two national interest contaminated sites: 1) the agricultur- al soil polluted with lindane and isomers in the River Sacco valley in the roman province, 2) the soil of the industrial area of the ENI Oil Island by Porto Marghera, polluted by multiple heavy metals. It is also shown and evaluated an example of manure spreading on a poplar plantation by a farm of Torre in Pietra in the Agro Romano.
2013
Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale - IBAF - Sede Porano
L'esistenza di siti contaminati, in numero sempre crescente, pone seri problemi di gestione e comporta spesso la perdita di risorse importanti, sotto forma di suoli e acque che non possono essere utilizzati. Il risanamento con tecnologie convenzionali è a volte proibitivo per motivi economici o per la resistenza dell'opinione pubblica, ma rimane spesso l'unica possibilità. Sono da diversi anni studiate tecnologie biologiche di risanamento, biorimedo e fitorimedio, che possono fornire risultati accettabili con un minore impatto ambientale, anche se a volte con tempi più lunghi. In particolare, l'uso di piante superiori per la decontaminazione è limitato per mancanze normative, ma anche per la mancanza di specie vegetali veramente efficaci nei confronti di determinati inquinanti. In questa pubblicazione è esaminata la potenzialità di risanamento ambientale attraverso la piantumazione a turno breve in di pioppi selezionati per la produzione di biomassa per energia e per l'esigenza specifica di contaminazione in due siti contaminate di interesse nazionale in Italia: 1) suolo agricolo inquinato da lindano e suoi isomeri nella Valle del Sacco in provincia di Roma e 2) suolo dell'area industriale dell'Isola dei Petroli (ENI) a Porto Marghera inquinato da metalli pesanti. È inoltre riportato e valutato un esempio di smaltimento di reflui zootecnici mediante spandimento in un impianto di pioppi presso un'azienda agricola di Torre in Pietra nell'Agro Romano.
Siti contaminati
disinquinamento
piantagioni da biomassa
Populus
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/4214
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