Geothermal high temperature springs (52°C to 65 °C) of sulphate-alkaline-earthy waters and the remains of Roman thermal baths of Viterbo are located along the Via Cassia road in the territory immediately west of this city, in a delimited area, the "Piano di Viterbo" or "Piano dei Bagni", characterized by extensive travertine formations. These baths were used between the Late Republican age and the Late Imperial times; in many cases, they were re-used during the late Medieval and Modern epochs. This peculiar amount of ancient installations is strictly linked to the geological setting of the area: a sector of the large volcanic plateau produced by the emplacement of lavas and pyroclastic deposits from three volcanic districts (Cimino, Vico, and Volsini), active between 1,35 Ma e 90 ka. This area corresponds to a buried structural high, interpreted mainly on geophysical data as a complex horst that was previously involved in thrust folds and later affected by the Plio-Quaternary extensional tectonics. The geothermal springs occur along the main structural discontinuity produced by polyphasic tectonics (extentional and/or transtensional) and by the subsequent volcano-tectonic activity. The results of field work, geomorphological and facies analyses of related continental carbonate deposits, as well as the interpretation of geophysical and drilling data, associated with the historical and archaeological data, were managed in a GIS model to define the complex interactions between all these aspects. The analysis has been integrated with the interpretation of historical and recent aerial photos that show some archaeological traces and remains nowadays not visible. This study allowed the reconstruction of the ancient topography of the area crossed by Via Cassia and the collection of new inter-disciplinary data for the knowledge of the monumental complexes and their features.

Sorgenti termominerali ad alta temperatura (da 52 ° C a 65 ° C) con acque solfato-alcaline-terrose e le terme romane di Viterbo si trovano lungo il percorso della Via Cassia nel territorio immediatamente ad ovest di questa città, in una ristretta area, "Piano di Viterbo" o "Piano dei Bagni", caratterizzata da estese formazioni di travertino. Queste terme furono usate tra la tarda età repubblicana e la tarda epoca imperiale; in molti casi, furono riutilizzate durante l'epoca tardo medievale e moderna. Questa singolare quantità di antiche installazioni è strettamente legata al contesto geologico dell'area: un settore del grande plateau vulcanico prodotto dalla messa in posto delle lave e dei depositi piroclastici di tre distretti vulcanici (Cimino, Vico e Volsini), attivi tra 1,35 Ma e 90 ka. Quest'area corrisponde a un alto strutturale sepolto, interpretato a partire principalmente da dati geofisici come un horst complesso che in precedenza era stato coinvolto nella tettonica compressiva e successivamente disarticolato dalla tettonica estensionale plioquaternaria. Le sorgenti termonerali sono ubicate lungo le principali discontinuità strutturali prodotte dalla tettonica polifasica (estensionale e / o transtensiva) e dalla successiva attività vulcano-tettonica. I rilievi di terreno, l'analisi geomorfologica e l'analisi di facies dei relativi depositi carbonatici continentali, nonché l'interpretazione dei dati geofisici e del sottosuolo, associati ai dati storici e archeologici, sono stati gestiti in un modello GIS per definire le complesse interazioni tra tutti questi aspetti. L'analisi è stata integrata con l'interpretazione di foto aeree storiche e recenti che mostrano alcune tracce archeologiche che oggi non sono visibili. Questo studio ha permesso la ricostruzione dell'antica topografia dell'area attraversata da Via Cassia e la raccolta di nuovi dati interdisciplinari per la conoscenza dei complessi monumentali e delle loro caratteristiche.

Le terme romane di Viterbo

Scardozzi G;Ditaranto I
2020

Abstract

Geothermal high temperature springs (52°C to 65 °C) of sulphate-alkaline-earthy waters and the remains of Roman thermal baths of Viterbo are located along the Via Cassia road in the territory immediately west of this city, in a delimited area, the "Piano di Viterbo" or "Piano dei Bagni", characterized by extensive travertine formations. These baths were used between the Late Republican age and the Late Imperial times; in many cases, they were re-used during the late Medieval and Modern epochs. This peculiar amount of ancient installations is strictly linked to the geological setting of the area: a sector of the large volcanic plateau produced by the emplacement of lavas and pyroclastic deposits from three volcanic districts (Cimino, Vico, and Volsini), active between 1,35 Ma e 90 ka. This area corresponds to a buried structural high, interpreted mainly on geophysical data as a complex horst that was previously involved in thrust folds and later affected by the Plio-Quaternary extensional tectonics. The geothermal springs occur along the main structural discontinuity produced by polyphasic tectonics (extentional and/or transtensional) and by the subsequent volcano-tectonic activity. The results of field work, geomorphological and facies analyses of related continental carbonate deposits, as well as the interpretation of geophysical and drilling data, associated with the historical and archaeological data, were managed in a GIS model to define the complex interactions between all these aspects. The analysis has been integrated with the interpretation of historical and recent aerial photos that show some archaeological traces and remains nowadays not visible. This study allowed the reconstruction of the ancient topography of the area crossed by Via Cassia and the collection of new inter-disciplinary data for the knowledge of the monumental complexes and their features.
2020
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
Sorgenti termominerali ad alta temperatura (da 52 ° C a 65 ° C) con acque solfato-alcaline-terrose e le terme romane di Viterbo si trovano lungo il percorso della Via Cassia nel territorio immediatamente ad ovest di questa città, in una ristretta area, "Piano di Viterbo" o "Piano dei Bagni", caratterizzata da estese formazioni di travertino. Queste terme furono usate tra la tarda età repubblicana e la tarda epoca imperiale; in molti casi, furono riutilizzate durante l'epoca tardo medievale e moderna. Questa singolare quantità di antiche installazioni è strettamente legata al contesto geologico dell'area: un settore del grande plateau vulcanico prodotto dalla messa in posto delle lave e dei depositi piroclastici di tre distretti vulcanici (Cimino, Vico e Volsini), attivi tra 1,35 Ma e 90 ka. Quest'area corrisponde a un alto strutturale sepolto, interpretato a partire principalmente da dati geofisici come un horst complesso che in precedenza era stato coinvolto nella tettonica compressiva e successivamente disarticolato dalla tettonica estensionale plioquaternaria. Le sorgenti termonerali sono ubicate lungo le principali discontinuità strutturali prodotte dalla tettonica polifasica (estensionale e / o transtensiva) e dalla successiva attività vulcano-tettonica. I rilievi di terreno, l'analisi geomorfologica e l'analisi di facies dei relativi depositi carbonatici continentali, nonché l'interpretazione dei dati geofisici e del sottosuolo, associati ai dati storici e archeologici, sono stati gestiti in un modello GIS per definire le complesse interazioni tra tutti questi aspetti. L'analisi è stata integrata con l'interpretazione di foto aeree storiche e recenti che mostrano alcune tracce archeologiche che oggi non sono visibili. Questo studio ha permesso la ricostruzione dell'antica topografia dell'area attraversata da Via Cassia e la raccolta di nuovi dati interdisciplinari per la conoscenza dei complessi monumentali e delle loro caratteristiche.
terme
Viterbo
fissure ridge
archaeological survey
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/426285
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